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Alessandra Spranzi – Cose che accadono
Alessandra Spranzi presenta Cose che accadono, fotografie realizzate fra il 2002 e il 2004.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alessandra Spranzi presenta Cose che accadono, fotografie realizzate fra il 2002 e il 2004.
Una ricerca su gesti e cose che non spiegano nulla, che possono o potrebbero accadere.
Quale è la verità di un gesto? E quale è la verità di un gesto fotografato? "Tutto accade continuamente, senza sosta, lasciando pochissime tracce", risponde l’artista. “Non si tratta di una serie, come nei precedenti progetti, non c’è modulazione, ma l’individuazione di un’atmosfera comune, di un senso che lega le foto, a prescindere dalla coerenza formale. Di comune c’è una stanza, un tavolo, e la messa in scena di alcuni oggetti quotidiani”.
Bicchieri vuoti rovesciati, un dito immerso nel burro, mani strette dietro la schiena, un’altra che stringe un pugno di latte, l’ombra di una persona sul tavolo, un pettine che calamita fogli di carta, un piatto in fiamme…
"Sono degli incidenti, noi e le cose siamo dei complici o delle vittime, il Caso precipita dentro la realtà e la modifica."
Ogni immagine contiene una narrazione, un turbamento delle cose, e un’improbabilità dei gesti. I nessi tra funzione degli oggetti e gesto non corrispondono: ognuno partecipa in forma autonoma all’invenzione di una figura inconsueta. La fotografia non registra ciò che accade o che è accaduto, è piuttosto un’ipotesi di visione o un incantamento.
Una ricerca su gesti e cose che non spiegano nulla, che possono o potrebbero accadere.
Quale è la verità di un gesto? E quale è la verità di un gesto fotografato? "Tutto accade continuamente, senza sosta, lasciando pochissime tracce", risponde l’artista. “Non si tratta di una serie, come nei precedenti progetti, non c’è modulazione, ma l’individuazione di un’atmosfera comune, di un senso che lega le foto, a prescindere dalla coerenza formale. Di comune c’è una stanza, un tavolo, e la messa in scena di alcuni oggetti quotidiani”.
Bicchieri vuoti rovesciati, un dito immerso nel burro, mani strette dietro la schiena, un’altra che stringe un pugno di latte, l’ombra di una persona sul tavolo, un pettine che calamita fogli di carta, un piatto in fiamme…
"Sono degli incidenti, noi e le cose siamo dei complici o delle vittime, il Caso precipita dentro la realtà e la modifica."
Ogni immagine contiene una narrazione, un turbamento delle cose, e un’improbabilità dei gesti. I nessi tra funzione degli oggetti e gesto non corrispondono: ognuno partecipa in forma autonoma all’invenzione di una figura inconsueta. La fotografia non registra ciò che accade o che è accaduto, è piuttosto un’ipotesi di visione o un incantamento.
17
marzo 2005
Alessandra Spranzi – Cose che accadono
Dal 17 marzo all'undici maggio 2005
arte contemporanea
Location
FOTOGRAFIA ITALIANA
Milano, Corso Venezia, 22, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 22, (Milano)
Orario di apertura
dalle 15 alle 19. Chiuso domenica e lunedì – sabato su appuntamento dalle 15 alle 19
Vernissage
17 Marzo 2005, su invito dalle 18.30 alle 21
Autore
Curatore