L’apparente omogeneità delle situazioni consente alle figure di porsi di fronte all’obiettivo nell’evidenza dei corpi, degli sguardi e dei gesti che da soli sintetizzano un ambiente, una cultura, una condizione sociale.
Immagini pacate lasciano spazio all’eccentricità, momenti del quotidiano si alternano a situazioni in cui è possibile essere ciò che forse non si è nella vita di tutti i giorni.
Dal nord al sud d’Europa si susseguono luoghi, climi e culture differenti, ma ogni fotografia rivela una disponibilità, comune a tutti i soggetti, a mostrarsi, a lasciarsi raccontare.


Curatore della mostra fotografica: Mario Peliti;
Editore Volume fotografico: Peliti Associati
Formato: cm 24x30
Pagine: 88
Fotografie n. 66
Prezzo: 40 euro

DATI BIOGRAFICI
Alessandro Albert è nato a Torino nel 1965, ha iniziato ad interessarsi di fotografia sin da bambino imparando le tecniche di sviluppo e stampa in bianco e nero.
Nel 1988 si è dedicato ad una ricerca personale sulle spiagge della riviera ligure. Dallo stesso anno insegna fotografia e stampa presso un centro di arti visive gestito dal Comune di Torino.
I suoi lavori sono stati pubblicati su riviste specializzate ed esposti in locali e gallerie della città.
Dal 1990 collabora con Paolo Verzone con cui ha realizzato diversi libri fotografici come “La Sinagoga degli Argenti”, “Il Castello di Santona”, “Volti di Passaggio”.

Paolo Verzone è nato a Torino nel 1967. Fotografa dall’età di sedici anni. Aventi ha prodotto il suo primo lavoro sui fotografi di strada la confine tra Pakistan e Afganistan.
Vive a Parigi e collabora con l’Agenzia Vu. Ha realizzato numerosi reportage pubblicati dalle principali testate e poi esposti in diverse gallerie europee; tra questi un lavoro di ritratti sugli abitanti di Mosca, presentato anche ai Rencontres Internationales de la Photographie del 1992.
In collaborazione con Alessandro Albert le immagini sui pellegrinaggi a Lourdes, la testimonianza su Peshawar in Pakistan e le condizioni di vita dei bambini in Albania, Cambogia e Sry Lanka.