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Alessandro Bellotto – Anima fiera
La curatrice Barbara Codogno parla della poetica visionaria in rifermento all’artista padovano Alessandro Bellotto, artista che in questa personale consegna al pubblico il suo sguardo fortemente politico e polemico e che indaga sulle schizofreniche idiosincrasie contemporanee
Comunicato stampa
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“03 Art Gallery” di Via Vicenza 23, Padova, ospita sabato 30 ottobre 2010 alle ore 19.00 il Party Vernissage per l'inaugurazione della personale ANIMA FIERA di Alessandro Bellotto, artista, incisore, grafico e Direttore Artistico di Tanis.
I lavori di Alessandro Bellotto resteranno poi visibili fino a venerdì 19 novembre compreso nello stesso orario di apertura del locale: dalle 18.00 alle 02.00, tutti i giorni ad ingresso libero.
Il nuovo spazio galleria “03 Art Gallery”, all'interno dell'Amsterdam Café, completamente vocato all’arte contemporanea ospita, di volta in volta, tre grandi opere oppure un numero complessivo di lavori che sia comunque un multiplo di tre.
La collocazione delle opere si realizza sempre in modo simmetrico, ovvero con lo stesso numero di lavori in ognuno dei tre grandi riquadri della galleria e proponendo una nuova esposizione ogni tre settimane.
“03 Art Gallery” si propone al pubblico con un innovativo progetto: "arte a km0chilometrozero” esperimento legato al concetto di maggior possibile "disintermediazione" del rapporto fra artista-pubblico fruitore-compratore. L'istituzione di un appuntamento fissato, con cadenza di ogni 3 settimane, dell'aperitivo con l'artista e l'inaugurazione espositiva permette al pubblico di incontrare direttamente l'opera d'arte e il suo realizzatore ed istituire quella familiarità fondamentale per un approccio culturale che punti alla conoscenza dei nuovi linguaggi artistici contemporanei. 03 Art Gallery, inoltre, reinventa gli spazi espositivi dell'arte in opposizione al sempre più chiuso, poco trasparente, poco finanziato e spesso poco innovatore "sistema dell'arte".
In quest'ottica Luca Luciani di 03 Art Gallery ha scelto di ospitare Alessandro Bellotto.
La curatrice Barbara Codogno parla della poetica visionaria in rifermento all'artista padovano Alessandro Bellotto, artista che in questa personale consegna al pubblico il suo sguardo fortemente politico e polemico e che indaga sulle schizofreniche idiosincrasie contemporanee:
“A partire dalla sua rivisitazione dei fumetti erotici giapponesi, Bellotto ci svela un occidente saturo di depravazione morale ed ecologica, una riproduzione endemica e sistematica dello sfruttamento in atto sugli esseri umani.
La sua fonte di ispirazione proviene dagli Hentai che possiamo tradurre come: fumetto “sessualmente perverso”; mentre in occidente gli stessi fumetti verranno tradotti come Manga o Anime.
Ed è proprio sul concetto di Anima -che in questa personale nel titolo diventa Fiera; ovvero, seguendone l'etimo latino: selvaggia, primigenia- che l'artista concettualizza una geografia imperialista in cui lega insieme oriente occidente. L' “Oro Nero”, che titola una sua opera, prodotto in oriente: il petrolio. Petrolio che in occidente produce energia e plastica. Ma anche lo sperma necrotizzato, lo sperma che è oro per generare individui in serie pronti per il “Pasto Fiero”, un cannibalismo che ingoia completamente l'individuo, privandolo anche della sfera più intima e privata, la sessualità.
Ma tale concettualizzazione deriva all'artista non tanto come incipit sul quale realizzare i suoi progetti, piuttosto, assecondando il suo ascendente culturale surrealista e dada, una volta che la visione stessa si è fatta strada, ecco che l'artista vede – oltre alla realtà retinica – quello che il moto dell'anima fiera inconsciamente gli suggeriva: “L'idea era quella di creare una commistione, un anello di congiunzione stilistica tra oriente e occidente” spiega Alessandro Bellotto “Mi sono ritrovato ad avere tra le mani opere finite con un forte carattere drammatico ed evocativo; opere che nascondevano teorie o idee sulla società moderna, sulla tecnologia. La poetica costituita appunto dallo sperma nero, necrotizzato o “Oro nero”
scaturisce sempre da una ricerca tecnica, mai dal contrario, altrimenti farei il critico e non l'artista”.
Durante il vernissage, l'attrice Silvia Tanduo, vestirà panni Hentai e leggerà al pubblico i testi poetici che l'artista ha realizzato per descrivere i suoi lavori, come ad esempio Oro Nero Pasto Fiero ( che riportiamo più sotto in versione HAIKU come sarà letto dall'attrice Silvia Tanduo) e di cui l'artista specifica: “ In un epoca come la nostra, in cui l’ingegneria Genetica diventa industria pesante, il prodotto ideale, la merce per eccellenza è il seme modificato geneticamente: l’oro nero, il petrolio digitale. Al fine di ricostruire l’uomo senza errori o pregi”.
ORO NERO ° PASTO FIERO
Sperma, sangue e carne del nostro avvenire.
Siero del nostro prossimo.
Getto denso e glorioso, apice di faticosi piaceri,
Accettato passivamente
Da una Anima inanimata.
Una Barbie armoniosamente catatonica
dagli occhi spenti e lucidi,
si sazia con il Fiero Pasto,
alimento degli Dei.
Pesante e corrotto,
ormai in necrosi
come petrolio raffinato.
I lavori di Alessandro Bellotto resteranno poi visibili fino a venerdì 19 novembre compreso nello stesso orario di apertura del locale: dalle 18.00 alle 02.00, tutti i giorni ad ingresso libero.
Il nuovo spazio galleria “03 Art Gallery”, all'interno dell'Amsterdam Café, completamente vocato all’arte contemporanea ospita, di volta in volta, tre grandi opere oppure un numero complessivo di lavori che sia comunque un multiplo di tre.
La collocazione delle opere si realizza sempre in modo simmetrico, ovvero con lo stesso numero di lavori in ognuno dei tre grandi riquadri della galleria e proponendo una nuova esposizione ogni tre settimane.
“03 Art Gallery” si propone al pubblico con un innovativo progetto: "arte a km0chilometrozero” esperimento legato al concetto di maggior possibile "disintermediazione" del rapporto fra artista-pubblico fruitore-compratore. L'istituzione di un appuntamento fissato, con cadenza di ogni 3 settimane, dell'aperitivo con l'artista e l'inaugurazione espositiva permette al pubblico di incontrare direttamente l'opera d'arte e il suo realizzatore ed istituire quella familiarità fondamentale per un approccio culturale che punti alla conoscenza dei nuovi linguaggi artistici contemporanei. 03 Art Gallery, inoltre, reinventa gli spazi espositivi dell'arte in opposizione al sempre più chiuso, poco trasparente, poco finanziato e spesso poco innovatore "sistema dell'arte".
In quest'ottica Luca Luciani di 03 Art Gallery ha scelto di ospitare Alessandro Bellotto.
La curatrice Barbara Codogno parla della poetica visionaria in rifermento all'artista padovano Alessandro Bellotto, artista che in questa personale consegna al pubblico il suo sguardo fortemente politico e polemico e che indaga sulle schizofreniche idiosincrasie contemporanee:
“A partire dalla sua rivisitazione dei fumetti erotici giapponesi, Bellotto ci svela un occidente saturo di depravazione morale ed ecologica, una riproduzione endemica e sistematica dello sfruttamento in atto sugli esseri umani.
La sua fonte di ispirazione proviene dagli Hentai che possiamo tradurre come: fumetto “sessualmente perverso”; mentre in occidente gli stessi fumetti verranno tradotti come Manga o Anime.
Ed è proprio sul concetto di Anima -che in questa personale nel titolo diventa Fiera; ovvero, seguendone l'etimo latino: selvaggia, primigenia- che l'artista concettualizza una geografia imperialista in cui lega insieme oriente occidente. L' “Oro Nero”, che titola una sua opera, prodotto in oriente: il petrolio. Petrolio che in occidente produce energia e plastica. Ma anche lo sperma necrotizzato, lo sperma che è oro per generare individui in serie pronti per il “Pasto Fiero”, un cannibalismo che ingoia completamente l'individuo, privandolo anche della sfera più intima e privata, la sessualità.
Ma tale concettualizzazione deriva all'artista non tanto come incipit sul quale realizzare i suoi progetti, piuttosto, assecondando il suo ascendente culturale surrealista e dada, una volta che la visione stessa si è fatta strada, ecco che l'artista vede – oltre alla realtà retinica – quello che il moto dell'anima fiera inconsciamente gli suggeriva: “L'idea era quella di creare una commistione, un anello di congiunzione stilistica tra oriente e occidente” spiega Alessandro Bellotto “Mi sono ritrovato ad avere tra le mani opere finite con un forte carattere drammatico ed evocativo; opere che nascondevano teorie o idee sulla società moderna, sulla tecnologia. La poetica costituita appunto dallo sperma nero, necrotizzato o “Oro nero”
scaturisce sempre da una ricerca tecnica, mai dal contrario, altrimenti farei il critico e non l'artista”.
Durante il vernissage, l'attrice Silvia Tanduo, vestirà panni Hentai e leggerà al pubblico i testi poetici che l'artista ha realizzato per descrivere i suoi lavori, come ad esempio Oro Nero Pasto Fiero ( che riportiamo più sotto in versione HAIKU come sarà letto dall'attrice Silvia Tanduo) e di cui l'artista specifica: “ In un epoca come la nostra, in cui l’ingegneria Genetica diventa industria pesante, il prodotto ideale, la merce per eccellenza è il seme modificato geneticamente: l’oro nero, il petrolio digitale. Al fine di ricostruire l’uomo senza errori o pregi”.
ORO NERO ° PASTO FIERO
Sperma, sangue e carne del nostro avvenire.
Siero del nostro prossimo.
Getto denso e glorioso, apice di faticosi piaceri,
Accettato passivamente
Da una Anima inanimata.
Una Barbie armoniosamente catatonica
dagli occhi spenti e lucidi,
si sazia con il Fiero Pasto,
alimento degli Dei.
Pesante e corrotto,
ormai in necrosi
come petrolio raffinato.
30
ottobre 2010
Alessandro Bellotto – Anima fiera
Dal 30 ottobre al 26 novembre 2010
disegno e grafica
Location
03 ART GALLERY – AMSTERDAM CAFE’
Padova, Via Vicenza, 23, (Padova)
Padova, Via Vicenza, 23, (Padova)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 18.00 alle 02.00
Vernissage
30 Ottobre 2010, ore 19 presentazione critica di Luca Luciani di Art Gallery e di Barbara Codogno, curatrice
Sito web
www.alessandrobellotto.com
Autore
Curatore