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Alessandro Bergonzoni – Cardanico
“che ciò che risulta non sia necessariamente il risultato ma qualcosa che non risultava ancora”, Alessandro vuole essere fomentato, per poi fomentare, con le sue opere, quel “chissa’” sconoscito che non centra solo con ciò che c’e’, c’era, o ci sarà.
Comunicato stampa
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Dopo avere visitato a Citta’di Castello il museo di Burri e dopo aver visto gli studi di Mattia Moreni Piero Manai Mimmo Paladino Pirro Cuniberti e Ettore Spalletti, Bergonzoni aggiunge alla parola e alla scena teatrale il segno, un’altra ricerca, questa tutta visiva, comincia un lavoro e non un hobby ne un passatempo, che gli fa usare catrame gesso carboncino petrolio e cartone tele legni ferri e vetro.
Da poco meno di quattro anni si insegna, capta, va oltre il varco, pedina il suo bisogno d’arte informale concettuale. Vuole entrare a far p’Arte (come ha scritto in un’opera posta sulla vetrata d’ ingresso del Mambo nuovo museo d’arte moderna di Bologna per la sua inaugurazione), e con due piccole invasioni di campo (un quadro esposto per la Mostra “l’inquietudine del volto” al museo di Aosta e a Lodi, curata da Vittorio Sgarbi; un’ installazione ferro e vernice in una cella della certosa di Padula a Salerno per la manifestazione Fresco bosco a cura di Bonito Oliva) cerca l’inizio di un lavoro che gli fa affiancare allo spettacolo e ai libri, come dice testualmente Bergonzoni, il “nuovo tempo del ri-tratto, ritratto ulteriore, delle facce interne, dei corpi privi, delle tele del n’ero, (sia come colore che come periodo), di atrofifizzazioni dentarie, incisioni del detto (ma con diversa parola dipinta), quaderni per costringere i fogli oltre le pagine, della carta spiegata al cartone, delle scie sotterranee, che l’arte dissotterra conficcandole ancor più in centro alle terre ”.
Da poco meno di un anno ha uno studio a Bologna dove lavora su queste materie e queste idee.
CARDANICO è la sua prima personale che si terrà alla galleria Scognamiglio Arte contemporanea di Napoli da febbraio ad Aprile 2008 (subito dopo la sua prima partecipazione ad arte Fiera di Bologna). Si inaugurerà in una tre giorni, il 22 23 e 24 febbraio, proprio una triplice “partenza”, a raccontare così l’ idea di compressione–accumulo, fatta di un “appena”, di un di “più”, di un “tanto”, e cioè esponendo, a crescere, un gruppo di opere il venerdì, uno ulteriore il sabato, e per la domenica un tutto contemporaneamente “come a chiudere un cerchio d’ insieme mentale e materico, come a svolgere, compresso nel tempo e nello spazio, la mole di lavoro che si è sviluppata in pochi anni”. Dall’ultimo giorno alla fine della mostra invece, restera’ poi una scelta ragionata e precisa dei pezzi che lo contraddistinguono e caratterizzano il suo “accatastare” in divenire, le sue manomissioni in simultanea e veloce fusione.
Da poco meno di quattro anni si insegna, capta, va oltre il varco, pedina il suo bisogno d’arte informale concettuale. Vuole entrare a far p’Arte (come ha scritto in un’opera posta sulla vetrata d’ ingresso del Mambo nuovo museo d’arte moderna di Bologna per la sua inaugurazione), e con due piccole invasioni di campo (un quadro esposto per la Mostra “l’inquietudine del volto” al museo di Aosta e a Lodi, curata da Vittorio Sgarbi; un’ installazione ferro e vernice in una cella della certosa di Padula a Salerno per la manifestazione Fresco bosco a cura di Bonito Oliva) cerca l’inizio di un lavoro che gli fa affiancare allo spettacolo e ai libri, come dice testualmente Bergonzoni, il “nuovo tempo del ri-tratto, ritratto ulteriore, delle facce interne, dei corpi privi, delle tele del n’ero, (sia come colore che come periodo), di atrofifizzazioni dentarie, incisioni del detto (ma con diversa parola dipinta), quaderni per costringere i fogli oltre le pagine, della carta spiegata al cartone, delle scie sotterranee, che l’arte dissotterra conficcandole ancor più in centro alle terre ”.
Da poco meno di un anno ha uno studio a Bologna dove lavora su queste materie e queste idee.
CARDANICO è la sua prima personale che si terrà alla galleria Scognamiglio Arte contemporanea di Napoli da febbraio ad Aprile 2008 (subito dopo la sua prima partecipazione ad arte Fiera di Bologna). Si inaugurerà in una tre giorni, il 22 23 e 24 febbraio, proprio una triplice “partenza”, a raccontare così l’ idea di compressione–accumulo, fatta di un “appena”, di un di “più”, di un “tanto”, e cioè esponendo, a crescere, un gruppo di opere il venerdì, uno ulteriore il sabato, e per la domenica un tutto contemporaneamente “come a chiudere un cerchio d’ insieme mentale e materico, come a svolgere, compresso nel tempo e nello spazio, la mole di lavoro che si è sviluppata in pochi anni”. Dall’ultimo giorno alla fine della mostra invece, restera’ poi una scelta ragionata e precisa dei pezzi che lo contraddistinguono e caratterizzano il suo “accatastare” in divenire, le sue manomissioni in simultanea e veloce fusione.
22
febbraio 2008
Alessandro Bergonzoni – Cardanico
Dal 22 febbraio al 18 aprile 2008
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
MIMMO SCOGNAMIGLIO ARTE CONTEMPORANEA
Napoli, Via Mariano D'Ayala, 6, (Napoli)
Napoli, Via Mariano D'Ayala, 6, (Napoli)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10 -13.30 e 14.30 -18.30
Vernissage
22 Febbraio 2008, ore 19.00
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