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Alessandro Brighetti – Chlorofyl
Esplorando il campo della sinergia fra Arte, Scienza e Natura, l’artista indaga sull’evoluzione della scultura/macchina in chiave di autosufficienza energetica. Nella nuova serie, infatti, l’energia necessaria al movimento viene prodotta e distribuita dalla scultura stessa
Comunicato stampa
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Wunderkammer Visionnaire, dal 12 Aprile - 20 Maggio 2016.
In occasione del Fuorisalone 2016 la Wunderkammer Visionnaire con la curatela di Marco Morandini ripercorre cronologicamente il processo di trasformazione delle opere di Alessandro Brighetti, evidenziando come l’estetica delle architetture naturali e vegetali si sia radicata nella poetica e nell’immaginario dell’artista.
Alessandro Brighetti continua la propria sperimentazione sull’arte Cinetica e Programmata, retaggio ar- tistico e culturale di matrice prettamente italiana. Esplorando il campo della sinergia fra Arte, Scienza e Natura, l’artista indaga sull’evoluzione della scultura/macchina in chiave di autosufficienza energetica. Nella nuova serie, infatti, l’energia necessaria al movimento viene prodotta e distribuita dalla scultura stessa, trasformando l’opera in un organismo inorganico che vive di vita propria. L’energia solare ed eolica e la repulsione magnetica sono le forze inesauribili che alimentano la fame di autonomia delle sculture, portando l’attenzione su concetti quali l’ibridazione fra natura e robotica, la sempre maggiore artificialità della natura, la necessità di una coscienza ecologica e, naturalmente, l’evoluzione della macchina. Quest’ultimo concetto, secondo l’artista, può realizzarsi solo nel momento in cui il prodotto artificiale imiti ed assorba le dinamiche proprie della vita organica, ripercorrendone l’evoluzione: Brighetti si rifà quindi alle architetture vegetali ed ai pertinenti cicli vitali per contribuire allo sviluppo della macchina, così come alla presa di coscienza della delicata situazione ambientale attuale.
In occasione del Fuorisalone 2016 la Wunderkammer Visionnaire con la curatela di Marco Morandini ripercorre cronologicamente il processo di trasformazione delle opere di Alessandro Brighetti, evidenziando come l’estetica delle architetture naturali e vegetali si sia radicata nella poetica e nell’immaginario dell’artista.
Alessandro Brighetti continua la propria sperimentazione sull’arte Cinetica e Programmata, retaggio ar- tistico e culturale di matrice prettamente italiana. Esplorando il campo della sinergia fra Arte, Scienza e Natura, l’artista indaga sull’evoluzione della scultura/macchina in chiave di autosufficienza energetica. Nella nuova serie, infatti, l’energia necessaria al movimento viene prodotta e distribuita dalla scultura stessa, trasformando l’opera in un organismo inorganico che vive di vita propria. L’energia solare ed eolica e la repulsione magnetica sono le forze inesauribili che alimentano la fame di autonomia delle sculture, portando l’attenzione su concetti quali l’ibridazione fra natura e robotica, la sempre maggiore artificialità della natura, la necessità di una coscienza ecologica e, naturalmente, l’evoluzione della macchina. Quest’ultimo concetto, secondo l’artista, può realizzarsi solo nel momento in cui il prodotto artificiale imiti ed assorba le dinamiche proprie della vita organica, ripercorrendone l’evoluzione: Brighetti si rifà quindi alle architetture vegetali ed ai pertinenti cicli vitali per contribuire allo sviluppo della macchina, così come alla presa di coscienza della delicata situazione ambientale attuale.
12
aprile 2016
Alessandro Brighetti – Chlorofyl
Dal 12 aprile al 20 maggio 2016
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
WUNDERKAMMER VISIONNAIRE
Milano, Piazza Cavour, 3, (Milano)
Milano, Piazza Cavour, 3, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 10-19
Vernissage
12 Aprile 2016, su invito
Autore