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Alessandro Bulgini – Opera viva in Barriera, Corso Giulio
A conclusione di questo ciclo Alessandro Bulgini, ideatore del progetto cocurato quest’anno con Christian Caliandro, presenta un manifesto dove egli stesso porta sulle spalle il suo amico Jacob, giovane musicista originario della Guinea, e insieme attraversano corso Giulio Cesare, l’asse che taglia longitudinalmente il quartiere. Un asse che collega senza soluzione di continuità il centro benestante ed europeo della città a questa zona di confine assordante e meticcia, uno dei posti più contemporanei che si possano immaginare e abitare
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ALESSANDRO BULGINI
Opera Viva Barriera di Milano, corso Giulio
19 ottobre – 13 novembre
Il manifesto di Alessandro Bulgini che inaugura il 19 ottobre in piazza Bottesini chiude idealmente il percorso disegnato
dal progetto Opera Viva Barriera di Milano nell’arco di questi sei mesi. Un gesto semplice e un simbolo potente: l’artista
si carica sulle spalle il suo amico Jacob, giovane musicista originario della Guinea, e insieme attraversano
corso Giulio Cesare, l’asse che taglia longitudinalmente il quartiere. Un asse che collega senza soluzione di
continuità il centro benestante ed europeo della città a questa zona di confine assordante e meticcia, uno dei
posti più contemporanei che si possano immaginare e abitare.
L’opera – l’opera viva – consiste in questo gesto semplice e fondamentale, che dice il sostegno, la solidarietà, la
fraternità, l’uguaglianza. E la visione per il futuro di un Paese e di un continente. Il riconoscimento dell’altro è la
definizione di se stessi, coincide con la costruzione della propria identità: a patto che, come l’arte che la orienta,
questa esperienza non afferisca a un “tempo libero” sganciato dalla normalità ma che diventi parte integrante della
nostra vita quotidiana.
Bulgini prosegue la sua ricerca: creare una forma con l’aria, con la strada, con l’esistenza – e una forma che condivida la
medesima condizione informe, instabile, incerta e mutevole. Nel fare questo l’opera stessa si annulla, e al tempo stesso
si completa, si dissolve perché appare in tutta la sua potenza ed energia dispiegata momentaneamente, è
semplicemente nell’umanità di rapporti che si stabiliscono volta per volta, che faticosamente si costruiscono e si disfano.
La linea del tram tutta dritta punta a un orizzonte che non arriva mai.
Passeggiando sul confine, dunque, si imparano un sacco di cose sul posto invisibile e inavvicinabile che
chiamiamo casa.
Con quest’opera si conclude la programmazione di che ha visto esposti in piazza Bottesini i lavori di Zanbagh Lotfi (31
maggio – 27 giugno), Andrea Mastrovito (29 giugno – 27 luglio), Aryan Ozmaei (31 luglio - 30 agosto), Saul Melman (5
- 30 settembre) e Gian Maria Tosatti (5 – 30 settembre), opere che parlano al quartiere e con il quartiere,
diventando reali esempi di arte pubblica.
Con la promozione di OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO, FLASHBACK conferma la propria volontà di porsi
come momento di riflessione culturale che non può prescindere dal contesto contemporaneo. E per questo
sposa la filosofia del curatore Christian Caliandro secondo il quale “Chiudere l'arte e la cultura in luoghi istituzionali,
segregarla all'interno di recinti non è mai stata un'opzione salutare, democratica, intelligente: meno che mai in questo
momento storico... L'arte deve inoltrarsi nella realtà, muoversi costantemente in essa, aiutare e trasformare la vita
delle persone. Il progetto "Opera Viva Barriera di Milano" si propone così di costruire - con opere diverse mese
per mese - una dimensione altra e di riunire tutte queste dimensioni in una visione coerente e in un dialogo
attivo con il quartiere."
OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO
un progetto di Alessandro BulginI
a cura di Christian Caliandro
con il sostegno di
FLASHBACK / L’arte è tutta contemporanea
rotatoria di piazza Bottesini
Barriera di Milano, Torino
Ufficio Stampa FLASHBACK
Emanuela Bernascone
011 19714998 – 335256829
info@emanuelabernascone.com
www.emanuelabernascone
Opera Viva Barriera di Milano, corso Giulio
19 ottobre – 13 novembre
Il manifesto di Alessandro Bulgini che inaugura il 19 ottobre in piazza Bottesini chiude idealmente il percorso disegnato
dal progetto Opera Viva Barriera di Milano nell’arco di questi sei mesi. Un gesto semplice e un simbolo potente: l’artista
si carica sulle spalle il suo amico Jacob, giovane musicista originario della Guinea, e insieme attraversano
corso Giulio Cesare, l’asse che taglia longitudinalmente il quartiere. Un asse che collega senza soluzione di
continuità il centro benestante ed europeo della città a questa zona di confine assordante e meticcia, uno dei
posti più contemporanei che si possano immaginare e abitare.
L’opera – l’opera viva – consiste in questo gesto semplice e fondamentale, che dice il sostegno, la solidarietà, la
fraternità, l’uguaglianza. E la visione per il futuro di un Paese e di un continente. Il riconoscimento dell’altro è la
definizione di se stessi, coincide con la costruzione della propria identità: a patto che, come l’arte che la orienta,
questa esperienza non afferisca a un “tempo libero” sganciato dalla normalità ma che diventi parte integrante della
nostra vita quotidiana.
Bulgini prosegue la sua ricerca: creare una forma con l’aria, con la strada, con l’esistenza – e una forma che condivida la
medesima condizione informe, instabile, incerta e mutevole. Nel fare questo l’opera stessa si annulla, e al tempo stesso
si completa, si dissolve perché appare in tutta la sua potenza ed energia dispiegata momentaneamente, è
semplicemente nell’umanità di rapporti che si stabiliscono volta per volta, che faticosamente si costruiscono e si disfano.
La linea del tram tutta dritta punta a un orizzonte che non arriva mai.
Passeggiando sul confine, dunque, si imparano un sacco di cose sul posto invisibile e inavvicinabile che
chiamiamo casa.
Con quest’opera si conclude la programmazione di che ha visto esposti in piazza Bottesini i lavori di Zanbagh Lotfi (31
maggio – 27 giugno), Andrea Mastrovito (29 giugno – 27 luglio), Aryan Ozmaei (31 luglio - 30 agosto), Saul Melman (5
- 30 settembre) e Gian Maria Tosatti (5 – 30 settembre), opere che parlano al quartiere e con il quartiere,
diventando reali esempi di arte pubblica.
Con la promozione di OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO, FLASHBACK conferma la propria volontà di porsi
come momento di riflessione culturale che non può prescindere dal contesto contemporaneo. E per questo
sposa la filosofia del curatore Christian Caliandro secondo il quale “Chiudere l'arte e la cultura in luoghi istituzionali,
segregarla all'interno di recinti non è mai stata un'opzione salutare, democratica, intelligente: meno che mai in questo
momento storico... L'arte deve inoltrarsi nella realtà, muoversi costantemente in essa, aiutare e trasformare la vita
delle persone. Il progetto "Opera Viva Barriera di Milano" si propone così di costruire - con opere diverse mese
per mese - una dimensione altra e di riunire tutte queste dimensioni in una visione coerente e in un dialogo
attivo con il quartiere."
OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO
un progetto di Alessandro BulginI
a cura di Christian Caliandro
con il sostegno di
FLASHBACK / L’arte è tutta contemporanea
rotatoria di piazza Bottesini
Barriera di Milano, Torino
Ufficio Stampa FLASHBACK
Emanuela Bernascone
011 19714998 – 335256829
info@emanuelabernascone.com
www.emanuelabernascone
19
ottobre 2016
Alessandro Bulgini – Opera viva in Barriera, Corso Giulio
Dal 19 ottobre al 13 novembre 2016
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Torino
Torino, (Torino)
Torino, (Torino)
Vernissage
19 Ottobre 2016, ore 18
Ufficio stampa
EMANUELA BERNASCONE
Autore
Curatore