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Alessandro Colucci
Il giovane artista (1975) nato in provincia di Bari, presenta per questa sua mostra napoletana, una serie di dipinti consistenti in tre tele di cm. 200 x cm. 150 ed alcune di misura più ridotta, cm. 50 x cm. 35.
Comunicato stampa
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I dipinti realizzati con pitture sintetiche (in genere smalti), hanno come unico tema delle figure maschili che indossano capi di abbigliamento “casual” come magliette polo o “trendy” come eleganti e colorati cappotti doppiopetto. La particolarità di queste immagini consiste nel fatto che gli stessi capi, in taglia bambino, sono infilati anche sulla testa degli individui rappresentati.
I colori usati e la stessa costruzione delle immagini possono per certi aspetti, ricordare Andy Warhol e l’estetica della sua magazine “Interview”, ma si trattarebbe solo di un approccio superficiale anche perchè le opere realizzate da Colucci, sono prive di quella mancanza di senso teorizzata dallo stesso Warhol e che rendevano le sue opere bellissime superfici “oltre le quali non c’è nulla”
Invece i livelli di lettura nel caso di Colucci, possono essere molteplici. Quelli più profondi riguardano le problematiche relative all’identità, da intendere però nel senso più ampio del termine, vedi per esempio problemi di identità anagrafica (sindrome di Peter Pan), di genere o sessuale oppure di semplice smarrimento di punti di riferimento formativi.
L’effetto ottenuto dall’artista alla fine, è davvero inquietante perché in noi che osservano le sue opere, si insinua un dubbio o per essere più precisi, il timore che quelle strane immagini dipinte in modo brillante e con chiari riferimenti al mondo della moda, in un modo o in un altro ci potrebbero riguardare.
I colori usati e la stessa costruzione delle immagini possono per certi aspetti, ricordare Andy Warhol e l’estetica della sua magazine “Interview”, ma si trattarebbe solo di un approccio superficiale anche perchè le opere realizzate da Colucci, sono prive di quella mancanza di senso teorizzata dallo stesso Warhol e che rendevano le sue opere bellissime superfici “oltre le quali non c’è nulla”
Invece i livelli di lettura nel caso di Colucci, possono essere molteplici. Quelli più profondi riguardano le problematiche relative all’identità, da intendere però nel senso più ampio del termine, vedi per esempio problemi di identità anagrafica (sindrome di Peter Pan), di genere o sessuale oppure di semplice smarrimento di punti di riferimento formativi.
L’effetto ottenuto dall’artista alla fine, è davvero inquietante perché in noi che osservano le sue opere, si insinua un dubbio o per essere più precisi, il timore che quelle strane immagini dipinte in modo brillante e con chiari riferimenti al mondo della moda, in un modo o in un altro ci potrebbero riguardare.
27
settembre 2004
Alessandro Colucci
Dal 27 settembre al 30 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
ANNARUMMA
Napoli, Via Del Parco Regina Margherita, 43, (Napoli)
Napoli, Via Del Parco Regina Margherita, 43, (Napoli)
Orario di apertura
da Martedì a Venerdì dalle 16,30 alle 19,30
Vernissage
28 Settembre 2004, ore 19
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