Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alessandro Di Gregorio – Il gusto del nulla
La personale di Alessandro Di Gregorio è un’occasione di documentazione e di riflessione sull’ attività di un artista giovane che di giorno in giorno ricoprirà un ruolo sempre più importante nel panorama della pittura e dell’arte del nostro tempo. La sua ricerca verte attorno alle tematiche del disagio e dei mutamenti del corpo usando il linguaggio pittorico come l’impronta lasciata da un ferro rovente.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
l gusto del nulla,
ego-nomia dell ‘ immagine
La personale di Alessandro Di Gregorio è un’occasione di documentazione e di riflessione sull’ attività di un artista giovane che di giorno in giorno ricoprirà un ruolo sempre più importante nel panorama della pittura e dell’arte del nostro tempo. La sua ricerca verte attorno alle tematiche del disagio e dei mutamenti del corpo usando il linguaggio pittorico come l’impronta lasciata da un ferro rovente. Pittura pensata e studiata, conquistata e tradotta in segni ed in impasto di colori, pittura sapiente, pittura asciutta e, insieme, generosa. Alessandro Di Gregorio ha una sua ineludibile ed inconfondibile visione del mondo. Essa appare, a seconda dei punti di vista, a tratti allucinata ed altre volte gelida: essa esplode nei corpi, nei volti, nelle membra, nelle venature, nelle rughe ed anche in un ombra e si esprime come un esercizio di scrittura, preciso e scientifico. Alessandro procede con l’accuratezza di un miniaturista e la precisione di un chirurgo. Il suo universo si deforma e geme come in una grande ed inimitabile anamorfosi che trascorre dalla forma al pensiero, che coinvolge nella sua interpretazione e deformazione del reale i modi della percezione, della conoscenza, della rappresentazione, della figurazione, che allontana come in un cannocchiale rovesciato e avvicina come in una lente d’ ingrandimento. I ritratti sono indagati con profonda penetrazione psicologica e l’ossessiva precisione del dettaglio. Con sguardo lucido sull’inesorabile scorrere del tempo Alessandro Di Gregorio si muove tra le pieghe della carne ostentando la tormentata consapevolezza dell’esistere. Districa il dramma dell’uomo imprigionato nella gravità del proprio corpo. Prendendo i gesti dei maestri quali Ingres, Courbet, Velasquez, Freud e Bacon, concepisce grandi occhi alienati che fungono da specchio in cui riflettersi e perdersi. Le pennellate si fanno grossolane, pastose ma decise, con cromatismi tendenti alle tonalità livide. L’espressività dei volti, di parvenza talvolta grottesca, presagisce nello spettatore un senso d’inquietudine.
ego-nomia dell ‘ immagine
La personale di Alessandro Di Gregorio è un’occasione di documentazione e di riflessione sull’ attività di un artista giovane che di giorno in giorno ricoprirà un ruolo sempre più importante nel panorama della pittura e dell’arte del nostro tempo. La sua ricerca verte attorno alle tematiche del disagio e dei mutamenti del corpo usando il linguaggio pittorico come l’impronta lasciata da un ferro rovente. Pittura pensata e studiata, conquistata e tradotta in segni ed in impasto di colori, pittura sapiente, pittura asciutta e, insieme, generosa. Alessandro Di Gregorio ha una sua ineludibile ed inconfondibile visione del mondo. Essa appare, a seconda dei punti di vista, a tratti allucinata ed altre volte gelida: essa esplode nei corpi, nei volti, nelle membra, nelle venature, nelle rughe ed anche in un ombra e si esprime come un esercizio di scrittura, preciso e scientifico. Alessandro procede con l’accuratezza di un miniaturista e la precisione di un chirurgo. Il suo universo si deforma e geme come in una grande ed inimitabile anamorfosi che trascorre dalla forma al pensiero, che coinvolge nella sua interpretazione e deformazione del reale i modi della percezione, della conoscenza, della rappresentazione, della figurazione, che allontana come in un cannocchiale rovesciato e avvicina come in una lente d’ ingrandimento. I ritratti sono indagati con profonda penetrazione psicologica e l’ossessiva precisione del dettaglio. Con sguardo lucido sull’inesorabile scorrere del tempo Alessandro Di Gregorio si muove tra le pieghe della carne ostentando la tormentata consapevolezza dell’esistere. Districa il dramma dell’uomo imprigionato nella gravità del proprio corpo. Prendendo i gesti dei maestri quali Ingres, Courbet, Velasquez, Freud e Bacon, concepisce grandi occhi alienati che fungono da specchio in cui riflettersi e perdersi. Le pennellate si fanno grossolane, pastose ma decise, con cromatismi tendenti alle tonalità livide. L’espressività dei volti, di parvenza talvolta grottesca, presagisce nello spettatore un senso d’inquietudine.
15
gennaio 2010
Alessandro Di Gregorio – Il gusto del nulla
Dal 15 al 31 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
KUNSTHAUS
Roma, Via Giovanni Pierluigi Da Palestrina, 21, (Roma)
Roma, Via Giovanni Pierluigi Da Palestrina, 21, (Roma)
Orario di apertura
lunedì – sabato 11.00- 20.00
Vernissage
15 Gennaio 2010, ore 18.30
Autore
Curatore