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Alessandro DI Pietro – Animal Hazard
La mostra Animal Hazard, è organizzata in due differenti location che ospitano i due ‘capitoli’ di questo percorso espositivo: Capitolo I – Post Lux e Capitolo II – Famiglio. Ogni magia richiede un sacrificio. All’interno dell’area archeologica sotterranea di Palazzo Matteucci e Palazzo Brancadoro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 27 luglio 2022
Ore 18.00
Inaugurazione della mostra
Alessandro Di Pietro
Animal hazard
A cura di Matilde Galletti
27.07 – 11.09.2022
Capitolo I
post lux
(con Mario Airò)
Palazzo Matteucci
Via Don Ricci, 2 Fermo
Capitolo II
famiglio – Ogni magia richiede un sacrificio
Palazzo Brancadoro
Via della Sapienza, 18 Fermo
In occasione della mostra estiva che si lega a doppio filo con il Circuito delle Dimore Storiche della città di Fermo, l’associazione Karussell, assieme a Il Circolo di Ave, presenta una mostra personale dell’artista Alessandro Di Pietro, con un intervento di Mario Airò.
Il Circuito delle Dimore Storiche della città di Fermo nasce nel luglio 2021 con l’intento di far conoscere e di valorizzare il patrimonio culturale e artistico fermano che normalmente non è fruibile poiché privato e solo in alcune rare occasioni viene mostrato grazie alle iniziative del FAI – delegazione di Fermo.
Grazie all’attività dell’associazione Karussell, questi palazzi sono stati rivitalizzati attraverso l’organizzazione di mostre di arte contemporanea allestite all’interno dei loro spazi: un modo per rendere evidente come storia culturale del passato e ricerca contemporanea possano convivere, generando occasioni per accendere nuove possibilità di fruizione e conoscenza.
Delle due mostre organizzate annualmente a Fermo, quella estiva vuole essere un’occasione per festeggiare questo connubio tra arte contemporanea e dimore storiche, certe che, come insegnano numerosi esempi nazionali e internazionali di Dimore Storiche e Case Museo che contengono prestigiose collezioni di arte contemporanea, passato e presente sono in continuo, fertile dialogo.
La mostra Animal Hazard, a cura di Matilde Galletti, è organizzata, per la prima volta rispetto alle mostre degli anni passati, in due differenti location che ospitano i due ‘capitoli’ di questo percorso espositivo: Capitolo I – Post Lux e Capitolo II – Famiglio. Ogni magia richiede un sacrificio. All’interno dell’area archeologica sotterranea di Palazzo Matteucci, sede storica della Cassa di Risparmio di Fermo, è ospitato il Capitolo I – Post Lux, che prevede la presenza di opere di Alessandro Di Pietro affiancate da due interventi di un artista importante e di livello come Mario Airò. Legati da forte stima e amicizia, i due artisti hanno deciso di intervenire in questi ambienti così particolari andando a rafforzare il senso di antichità e resti di civiltà ‘cadute’ attraverso la collocazione di una struttura in tubi innocenti che sosterrà un’opera in ceramica di circa tre metri (Di Pietro) e una proiezione laser (Mario Airò) nella prima stanza, nella quale si trovano i maestosi resti delle mura esterne del Teatro Romano di Fermo. Nell’ambiente successivo, saranno ‘appoggiate’ due piccole sculture di Alessandro Di Pietro, come se fossero ‘cadute’ lì da un passato lontano o un futuro prossimo, e ne galleggeranno, sospese nell’aria, altre due di Mario Airò.
Capitolo II – Famiglio. Ogni magia richiede un sacrificio è invece un progetto espositivo pensato da Alessandro Di Pietro specificamente per Palazzo Brancadoro e prevede un percorso narrativo organizzato attraverso due installazioni, alcune piccole sculture e due disegni a parete. La tematica è legata al palazzo e alle varie anime che lo abitano: i gatti, custodi della dimora e amici amati dalle proprietarie, saranno gli spiriti protettori di questa mostra, i custodi degli scambi magici che avverranno al suo interno. Nei disegni invece, di misura 70 x 100, sono raffigurati dei Vampirelli diurni, figure curiose e ctonie, che animeranno come fantasmi il piano nobile di Palazzo Brancadoro.
La scelta di Palazzo Brancadoro è legata a doppio filo al suo ruolo di palazzo capofila del Circuito delle Dimore Storiche di Fermo e al fatto che contiene una collezione di arte contemporanea, di alta qualità e unica, a Fermo, per il livello degli artisti presenti. La passione per la cultura, declinata nelle forme della musica e delle arti visive, caratterizza le attività che animano Palazzo Brancadoro. Infatti, già da alcuni anni e grazie all'attività del Circolo di Ave, all'interno dei suoi spazi sono organizzati concerti di musica classica e da camera, e già da alcuni anni, grazie alla collaborazione con l'associazione Karussell, anche l'arte ha varcato le soglie di questo luogo.
La mostra è resa possibile dal sostegno di Savelli ascensori e sistemi di elevazione.
Un ringraziamento speciale va agli sponsor tecnici: Abitacolo interni, Design for craft, Ceramore, Marco Ripa.
| IL CIRCUITO DELLE DIMORE STORICHE DI FERMO
Ne fanno parte Palazzo Brancadoro, che è il capofila, Palazzo Bernetti Evangelista, Palazzo Rota – Brancadoro Costantini – Catalino, Palazzo Falconi.
Aprire le porte delle dimore storiche vuol dire, il più delle volte, restituire a chi le visita una nuova emozione, una vibrazione diversa trasmessa da uno spazio privato che, per l’occasione, si rende pubblico. Grazie all’amore e alla passione questi luoghi sono rimasti vivi e, come noi, hanno bisogno anche del calore degli altri: visitatori curiosi, appassionati collezionisti, amatori, sognatori, giovani artisti, nostalgici... Scoprirli ha inoltre l’intento di far conoscere il patrimonio culturale e artistico fermano che in alcuni periodi dell’anno è già promosso dal FAI. Il circuito delle Dimore Storiche di Fermo desidera dedicare ai visitatori un appuntamento fisso (con giorni e orari stabiliti) partendo dai quattro palazzi per ora coinvolti.
L’idea del circuito museale nasce dalla collaborazione fra Anna Danielli (proprietaria, insieme alla sorella Paola, di una parte di Palazzo Brancadoro), Matilde Galletti, Lidia Martorana e Marica Riccioni (fondatrici dell’associazione Karussell, che si occupa di arte contemporanea in spazi privati).
A Fermo ci sono cinquantotto palazzi storici, molti dei quali oggi sono divisi in più appartamenti o addirittura chiusi a causa del terremoto del 2016. La speranza è quella che vengano aperti al pubblico anche altri palazzi del centro storico, se i loro proprietari vorranno far parte di un circuito all’insegna della bellezza e della conoscenza del patrimonio artistico che la città custodisce.
Le visite saranno a cadenza mensile secondo le disponibilità dei proprietari.
| GLI ARTISTI
ALESSANDRO DI PIETRO
La sua ricerca trova il suo campo d’azione, in termini materiali e linguistici, all’interno di processi di normalizzazione e deviazione dalla norma. Negli ultimi anni gli apparati visivi che ne conseguono si inseriscono speculativamente in sistemi grammaticali narrativo-cinematografici, cercando di tracciare, seguendo diverse direzioni, nuove strategie di produzione narrativa: deformando fonti filmiche preesistenti (NEW VOID, 2013-2014 e A Zed and Two Noughts - Project, 2014-2015) oppure, come nel caso di diversi progetti di natura prettamente installativ, progettando dispositivi dal potenziale narrativo.
• Tra le mostre personali: Zulu Time – Concerto fantasma, Parco della zucca - Museo per la memoria di Ustica, Bologna (2022); Hobobolo, Gelateria sogni di Ghiaccio, Bologna (2021); Against Sun and Dust, Villa Imperiale, Pesaro (2020); Quando lo spavento vinse il giorno, MEGA (Milano, 2021) BLIND DATE #4 – Fearsome Features, Sonnenstube, Lugano (2019); FELIX, Marsèlleria Permanent Exhibition, Milano (2018); SHORT STORIES OF FIRES AND CARBON, RAUM, Bologna (2018); Towards Orion: Stories from the Backseat, LA PLAGE, Parigi (2017); NEW VOID, La Rada, Locarno (2016); TIZIANO E GIORGIONE (doppia personale con Michele Gabriele), a cura di Matteo Mottin, presso Barriera (Torino, 2016) presentato da Treti Galaxie; DESIGNING D presso Una Vetrina (Roma, 2016); NEW VOID - The Movie presso La Rada (Locarno, 2016); DOUBLE CROSS (doppia personale con Jacopo Miliani) presso il CAB - Centre d’Art Bastille (Grenoble, 2015); LA TABLE BASSE a cura di Simone Frangi, presso FPAC - Bad New Business (Milano, 2014).
• Tra le principali mostre collettive: Cautere, Frac Corsica, Citadelle de Corte (2022); ORESTIADE ITALIANA / Quadriennale di Roma padiglione a cura di Simone Frangi (opera in collaborazione con Toni Hildebrandt; Roma, 2016) The Habit of A Foreign Sky con il progetto-mostra personale DOWNGRADE VAMPIRE, a cura di Ginevra Bria; HPSCHD / 1969-2015 a cura di XING, nel contesto della Live Arts Week 2015, presso MAMBO - Museo Arte Moderna Bologna (Bologna); THE ONE MINUTES - Making Hybrids, presso EYE Film Institute selezionato da Janis Rafa (Amsterdam); VISIO - Next Generation Moving Images, a cura di Leonardo Bigazzi presso la STROZZINA CCC (Firenze, 2015); GLITCH - Interferenze tra Arte e Cinema, a cura di Davide Giannella, presso PAC – Padiglione d'Arte Contemporanea (Milano,2014); OCAT (Shanghaj, 2015); ZODIACO, ( Car drde, 2014, Bologna / Hopstreet Gallery, 2015, Bruxelles / Klemm’s, Galerie, 2016, Berlino / Marselleria, 2016, Milano e presso la galleria Samy Abraham)
• Tra le principali residenze: ARTE VISIONE (visiting professor Omer Fast) Milano, 2017; VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images 4ª edizione - 2015 grazie a Lo Schermo dell’Arte (Firenze, 2015); FONDAZIONE SPINOLA BANNA PER L’ARTE (con Doug Aschford, 2013), Marta Kuzma, 2014, Liliana Moro e Mario Airò, 2014 presso Banna,Torino); DENA FOUNDATION FOR CONTEMPORARY ARTS (Parigi, 2013); VIR – ViaFarini in Residence (Milano, 2012); FAR - Fondazione Ratti, (Como, 2012).
• Ha vinto il Pollock-Krasner Foundation Grant nel 2020 e, nel 2017-18, il Cy Twombly Fellowship presso l’American Academy a Roma.
MARIO AIRO’
(Pavia 1961), ha frequentato l’Accademia di Brera dove ha seguito i corsi di Luciano Fabro con un gruppo di artisti con i quali ha dato vita allo spazio autogestito di via Lazzaro Palazzi. Qui ha tenuto la sua prima personale, nel 1989, nello stesso anno in cui è uscita la sua rivista Tiracorrendo. Nel 1990 ha partecipato alla mostra Avanblob, realizzata presso la galleria di Massimo De Carlo, e ha presentato Tristi Tropici dove emergono alcune delle linee di quella che sarà la sua poetica artistica. Le sue opere sono caratterizzate da un’ampia gamma di riferimenti culturali che includono letteratura, cinema, storia dell’arte, elementi naturali e oggetti di uso quotidiano. Dopo la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1997, ha esposto, nel 2001 con una mostra personale, alla GAM di Torino, La stanza dove Marsilio sognava di dormire… e altri racconti. Ha partecipato inoltre alla Biennale di Valencia e al progetto pubblico permanente nell’ambito della rassegna Luci d’artista a Torino. Nel 2004 ha esposto alla Biennale di Kwangju e presso il PAC (Padiglione d'arte contemporanea) di Milano, nella collettiva Spazi atti/Fitting space dove 7 artisti italiani si confrontano con la trasformazione dei luoghi. Ha tenuto numerose mostre personali e partecipato a rassegne internazionali tra cui, nel 2005, alla Moscow Biennale of contemporary art. Le sue opere sono presenti nelle più importanti collezioni pubbliche e private (Castello di Rivoli, Torino; MAXXI, Roma; MAMBo, Bologna; Museo del Novecento, Milano; Magazzino for contemporary art, New York; ecc). Numerose sono le installazioni pubbliche permanenti come Atrio dello sguardo sul futuro, collezione Art Line, parco CityLife, Milano. Vive e lavora a Milano.
| LE ASSOCIAZIONI
Karussell - arte contemporanea in spazi privati.
Karussell è un progetto che scaturisce dal desiderio di avvicinarsi all’arte contemporanea con un approccio di tipo confidenziale, ‘familiare’: se essa è, infatti, un prodotto del nostro tempo, perché continuare a sentirla sempre così lontana? Perché parlarne solo all’interno di ambiti a essa preposti, in contesti quasi esclusivamente istituzionalizzati? Attraverso la collocazione all’interno di spazi domestici e privati, le opere d’arte, abbandonando i luoghi ‘comuni’ e le consuetudini della fruizione culturale, vanno ad abitare la quotidianità. Entrando in maniera non invasiva negli spazi della vita privata, esse non solo saranno più avvicinabili e aperte al dialogo con chi sarà curioso di conoscerle, ma suggeriranno anche spunti inediti di relazione con gli edifici e gli oggetti presenti negli ambienti che le accoglieranno. Karussell sarà inoltre un’occasione di accesso a luoghi altrimenti poco visitabili o eccezionali della città di Fermo, nei quali le opere cercheranno di attivare un dialogo con la storia e le storie in essi contenute.
Il Circolo di Ave - Associazione culturale.
Nel 2019, Anna e Paola Danielli, appassionate di musica e arte, costituiscono l’associazione culturale Il Circolo di Ave.
Le finalità che si propone l’associazione sono, in generale, favorire iniziative di natura culturale e artistica del territorio nazionale e internazionale valorizzando, in particolar modo, la provincia del fermano. Nello specifico ambito musicale, l’associazione promuove musicisti emergenti e diffonde la musica di artisti affermati, coinvolgendo spesso eccellenze del territorio marchigiano. Le iniziative culturali dell’associazione si svolgono nelle sale del piano nobile di Palazzo Brancadoro che sorge tra le vie medievali del centro storico di Fermo e risale alla fine del XVII secolo; fu residenza del cardinale Cesare Brancadoro.
Alessandro Di Pietro
ANIMAL HAZARD
A cura di Matilde Galletti
27.07 – 11.09.2022
Capitolo I
POST LUX
(con Mario Airò)
Palazzo Matteucci
Via Don Ricci, 2 Fermo
Capitolo II
FAMIGLIO – Ogni magia richiede un sacrificio
Palazzo Brancadoro
Via della Sapienza, 18 Fermo
Inaugurazione mercoledì 27 luglio, ore 18.00
Sarà possibile visitare la mostra, su prenotazione, ogni mercoledì per sei settimane
Info e prenotazioni: karussell.artecontemporanea@gmail.com
Instagram: karussell__
Fb: Karussell.artecontemporanea
Ore 18.00
Inaugurazione della mostra
Alessandro Di Pietro
Animal hazard
A cura di Matilde Galletti
27.07 – 11.09.2022
Capitolo I
post lux
(con Mario Airò)
Palazzo Matteucci
Via Don Ricci, 2 Fermo
Capitolo II
famiglio – Ogni magia richiede un sacrificio
Palazzo Brancadoro
Via della Sapienza, 18 Fermo
In occasione della mostra estiva che si lega a doppio filo con il Circuito delle Dimore Storiche della città di Fermo, l’associazione Karussell, assieme a Il Circolo di Ave, presenta una mostra personale dell’artista Alessandro Di Pietro, con un intervento di Mario Airò.
Il Circuito delle Dimore Storiche della città di Fermo nasce nel luglio 2021 con l’intento di far conoscere e di valorizzare il patrimonio culturale e artistico fermano che normalmente non è fruibile poiché privato e solo in alcune rare occasioni viene mostrato grazie alle iniziative del FAI – delegazione di Fermo.
Grazie all’attività dell’associazione Karussell, questi palazzi sono stati rivitalizzati attraverso l’organizzazione di mostre di arte contemporanea allestite all’interno dei loro spazi: un modo per rendere evidente come storia culturale del passato e ricerca contemporanea possano convivere, generando occasioni per accendere nuove possibilità di fruizione e conoscenza.
Delle due mostre organizzate annualmente a Fermo, quella estiva vuole essere un’occasione per festeggiare questo connubio tra arte contemporanea e dimore storiche, certe che, come insegnano numerosi esempi nazionali e internazionali di Dimore Storiche e Case Museo che contengono prestigiose collezioni di arte contemporanea, passato e presente sono in continuo, fertile dialogo.
La mostra Animal Hazard, a cura di Matilde Galletti, è organizzata, per la prima volta rispetto alle mostre degli anni passati, in due differenti location che ospitano i due ‘capitoli’ di questo percorso espositivo: Capitolo I – Post Lux e Capitolo II – Famiglio. Ogni magia richiede un sacrificio. All’interno dell’area archeologica sotterranea di Palazzo Matteucci, sede storica della Cassa di Risparmio di Fermo, è ospitato il Capitolo I – Post Lux, che prevede la presenza di opere di Alessandro Di Pietro affiancate da due interventi di un artista importante e di livello come Mario Airò. Legati da forte stima e amicizia, i due artisti hanno deciso di intervenire in questi ambienti così particolari andando a rafforzare il senso di antichità e resti di civiltà ‘cadute’ attraverso la collocazione di una struttura in tubi innocenti che sosterrà un’opera in ceramica di circa tre metri (Di Pietro) e una proiezione laser (Mario Airò) nella prima stanza, nella quale si trovano i maestosi resti delle mura esterne del Teatro Romano di Fermo. Nell’ambiente successivo, saranno ‘appoggiate’ due piccole sculture di Alessandro Di Pietro, come se fossero ‘cadute’ lì da un passato lontano o un futuro prossimo, e ne galleggeranno, sospese nell’aria, altre due di Mario Airò.
Capitolo II – Famiglio. Ogni magia richiede un sacrificio è invece un progetto espositivo pensato da Alessandro Di Pietro specificamente per Palazzo Brancadoro e prevede un percorso narrativo organizzato attraverso due installazioni, alcune piccole sculture e due disegni a parete. La tematica è legata al palazzo e alle varie anime che lo abitano: i gatti, custodi della dimora e amici amati dalle proprietarie, saranno gli spiriti protettori di questa mostra, i custodi degli scambi magici che avverranno al suo interno. Nei disegni invece, di misura 70 x 100, sono raffigurati dei Vampirelli diurni, figure curiose e ctonie, che animeranno come fantasmi il piano nobile di Palazzo Brancadoro.
La scelta di Palazzo Brancadoro è legata a doppio filo al suo ruolo di palazzo capofila del Circuito delle Dimore Storiche di Fermo e al fatto che contiene una collezione di arte contemporanea, di alta qualità e unica, a Fermo, per il livello degli artisti presenti. La passione per la cultura, declinata nelle forme della musica e delle arti visive, caratterizza le attività che animano Palazzo Brancadoro. Infatti, già da alcuni anni e grazie all'attività del Circolo di Ave, all'interno dei suoi spazi sono organizzati concerti di musica classica e da camera, e già da alcuni anni, grazie alla collaborazione con l'associazione Karussell, anche l'arte ha varcato le soglie di questo luogo.
La mostra è resa possibile dal sostegno di Savelli ascensori e sistemi di elevazione.
Un ringraziamento speciale va agli sponsor tecnici: Abitacolo interni, Design for craft, Ceramore, Marco Ripa.
| IL CIRCUITO DELLE DIMORE STORICHE DI FERMO
Ne fanno parte Palazzo Brancadoro, che è il capofila, Palazzo Bernetti Evangelista, Palazzo Rota – Brancadoro Costantini – Catalino, Palazzo Falconi.
Aprire le porte delle dimore storiche vuol dire, il più delle volte, restituire a chi le visita una nuova emozione, una vibrazione diversa trasmessa da uno spazio privato che, per l’occasione, si rende pubblico. Grazie all’amore e alla passione questi luoghi sono rimasti vivi e, come noi, hanno bisogno anche del calore degli altri: visitatori curiosi, appassionati collezionisti, amatori, sognatori, giovani artisti, nostalgici... Scoprirli ha inoltre l’intento di far conoscere il patrimonio culturale e artistico fermano che in alcuni periodi dell’anno è già promosso dal FAI. Il circuito delle Dimore Storiche di Fermo desidera dedicare ai visitatori un appuntamento fisso (con giorni e orari stabiliti) partendo dai quattro palazzi per ora coinvolti.
L’idea del circuito museale nasce dalla collaborazione fra Anna Danielli (proprietaria, insieme alla sorella Paola, di una parte di Palazzo Brancadoro), Matilde Galletti, Lidia Martorana e Marica Riccioni (fondatrici dell’associazione Karussell, che si occupa di arte contemporanea in spazi privati).
A Fermo ci sono cinquantotto palazzi storici, molti dei quali oggi sono divisi in più appartamenti o addirittura chiusi a causa del terremoto del 2016. La speranza è quella che vengano aperti al pubblico anche altri palazzi del centro storico, se i loro proprietari vorranno far parte di un circuito all’insegna della bellezza e della conoscenza del patrimonio artistico che la città custodisce.
Le visite saranno a cadenza mensile secondo le disponibilità dei proprietari.
| GLI ARTISTI
ALESSANDRO DI PIETRO
La sua ricerca trova il suo campo d’azione, in termini materiali e linguistici, all’interno di processi di normalizzazione e deviazione dalla norma. Negli ultimi anni gli apparati visivi che ne conseguono si inseriscono speculativamente in sistemi grammaticali narrativo-cinematografici, cercando di tracciare, seguendo diverse direzioni, nuove strategie di produzione narrativa: deformando fonti filmiche preesistenti (NEW VOID, 2013-2014 e A Zed and Two Noughts - Project, 2014-2015) oppure, come nel caso di diversi progetti di natura prettamente installativ, progettando dispositivi dal potenziale narrativo.
• Tra le mostre personali: Zulu Time – Concerto fantasma, Parco della zucca - Museo per la memoria di Ustica, Bologna (2022); Hobobolo, Gelateria sogni di Ghiaccio, Bologna (2021); Against Sun and Dust, Villa Imperiale, Pesaro (2020); Quando lo spavento vinse il giorno, MEGA (Milano, 2021) BLIND DATE #4 – Fearsome Features, Sonnenstube, Lugano (2019); FELIX, Marsèlleria Permanent Exhibition, Milano (2018); SHORT STORIES OF FIRES AND CARBON, RAUM, Bologna (2018); Towards Orion: Stories from the Backseat, LA PLAGE, Parigi (2017); NEW VOID, La Rada, Locarno (2016); TIZIANO E GIORGIONE (doppia personale con Michele Gabriele), a cura di Matteo Mottin, presso Barriera (Torino, 2016) presentato da Treti Galaxie; DESIGNING D presso Una Vetrina (Roma, 2016); NEW VOID - The Movie presso La Rada (Locarno, 2016); DOUBLE CROSS (doppia personale con Jacopo Miliani) presso il CAB - Centre d’Art Bastille (Grenoble, 2015); LA TABLE BASSE a cura di Simone Frangi, presso FPAC - Bad New Business (Milano, 2014).
• Tra le principali mostre collettive: Cautere, Frac Corsica, Citadelle de Corte (2022); ORESTIADE ITALIANA / Quadriennale di Roma padiglione a cura di Simone Frangi (opera in collaborazione con Toni Hildebrandt; Roma, 2016) The Habit of A Foreign Sky con il progetto-mostra personale DOWNGRADE VAMPIRE, a cura di Ginevra Bria; HPSCHD / 1969-2015 a cura di XING, nel contesto della Live Arts Week 2015, presso MAMBO - Museo Arte Moderna Bologna (Bologna); THE ONE MINUTES - Making Hybrids, presso EYE Film Institute selezionato da Janis Rafa (Amsterdam); VISIO - Next Generation Moving Images, a cura di Leonardo Bigazzi presso la STROZZINA CCC (Firenze, 2015); GLITCH - Interferenze tra Arte e Cinema, a cura di Davide Giannella, presso PAC – Padiglione d'Arte Contemporanea (Milano,2014); OCAT (Shanghaj, 2015); ZODIACO, ( Car drde, 2014, Bologna / Hopstreet Gallery, 2015, Bruxelles / Klemm’s, Galerie, 2016, Berlino / Marselleria, 2016, Milano e presso la galleria Samy Abraham)
• Tra le principali residenze: ARTE VISIONE (visiting professor Omer Fast) Milano, 2017; VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images 4ª edizione - 2015 grazie a Lo Schermo dell’Arte (Firenze, 2015); FONDAZIONE SPINOLA BANNA PER L’ARTE (con Doug Aschford, 2013), Marta Kuzma, 2014, Liliana Moro e Mario Airò, 2014 presso Banna,Torino); DENA FOUNDATION FOR CONTEMPORARY ARTS (Parigi, 2013); VIR – ViaFarini in Residence (Milano, 2012); FAR - Fondazione Ratti, (Como, 2012).
• Ha vinto il Pollock-Krasner Foundation Grant nel 2020 e, nel 2017-18, il Cy Twombly Fellowship presso l’American Academy a Roma.
MARIO AIRO’
(Pavia 1961), ha frequentato l’Accademia di Brera dove ha seguito i corsi di Luciano Fabro con un gruppo di artisti con i quali ha dato vita allo spazio autogestito di via Lazzaro Palazzi. Qui ha tenuto la sua prima personale, nel 1989, nello stesso anno in cui è uscita la sua rivista Tiracorrendo. Nel 1990 ha partecipato alla mostra Avanblob, realizzata presso la galleria di Massimo De Carlo, e ha presentato Tristi Tropici dove emergono alcune delle linee di quella che sarà la sua poetica artistica. Le sue opere sono caratterizzate da un’ampia gamma di riferimenti culturali che includono letteratura, cinema, storia dell’arte, elementi naturali e oggetti di uso quotidiano. Dopo la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1997, ha esposto, nel 2001 con una mostra personale, alla GAM di Torino, La stanza dove Marsilio sognava di dormire… e altri racconti. Ha partecipato inoltre alla Biennale di Valencia e al progetto pubblico permanente nell’ambito della rassegna Luci d’artista a Torino. Nel 2004 ha esposto alla Biennale di Kwangju e presso il PAC (Padiglione d'arte contemporanea) di Milano, nella collettiva Spazi atti/Fitting space dove 7 artisti italiani si confrontano con la trasformazione dei luoghi. Ha tenuto numerose mostre personali e partecipato a rassegne internazionali tra cui, nel 2005, alla Moscow Biennale of contemporary art. Le sue opere sono presenti nelle più importanti collezioni pubbliche e private (Castello di Rivoli, Torino; MAXXI, Roma; MAMBo, Bologna; Museo del Novecento, Milano; Magazzino for contemporary art, New York; ecc). Numerose sono le installazioni pubbliche permanenti come Atrio dello sguardo sul futuro, collezione Art Line, parco CityLife, Milano. Vive e lavora a Milano.
| LE ASSOCIAZIONI
Karussell - arte contemporanea in spazi privati.
Karussell è un progetto che scaturisce dal desiderio di avvicinarsi all’arte contemporanea con un approccio di tipo confidenziale, ‘familiare’: se essa è, infatti, un prodotto del nostro tempo, perché continuare a sentirla sempre così lontana? Perché parlarne solo all’interno di ambiti a essa preposti, in contesti quasi esclusivamente istituzionalizzati? Attraverso la collocazione all’interno di spazi domestici e privati, le opere d’arte, abbandonando i luoghi ‘comuni’ e le consuetudini della fruizione culturale, vanno ad abitare la quotidianità. Entrando in maniera non invasiva negli spazi della vita privata, esse non solo saranno più avvicinabili e aperte al dialogo con chi sarà curioso di conoscerle, ma suggeriranno anche spunti inediti di relazione con gli edifici e gli oggetti presenti negli ambienti che le accoglieranno. Karussell sarà inoltre un’occasione di accesso a luoghi altrimenti poco visitabili o eccezionali della città di Fermo, nei quali le opere cercheranno di attivare un dialogo con la storia e le storie in essi contenute.
Il Circolo di Ave - Associazione culturale.
Nel 2019, Anna e Paola Danielli, appassionate di musica e arte, costituiscono l’associazione culturale Il Circolo di Ave.
Le finalità che si propone l’associazione sono, in generale, favorire iniziative di natura culturale e artistica del territorio nazionale e internazionale valorizzando, in particolar modo, la provincia del fermano. Nello specifico ambito musicale, l’associazione promuove musicisti emergenti e diffonde la musica di artisti affermati, coinvolgendo spesso eccellenze del territorio marchigiano. Le iniziative culturali dell’associazione si svolgono nelle sale del piano nobile di Palazzo Brancadoro che sorge tra le vie medievali del centro storico di Fermo e risale alla fine del XVII secolo; fu residenza del cardinale Cesare Brancadoro.
Alessandro Di Pietro
ANIMAL HAZARD
A cura di Matilde Galletti
27.07 – 11.09.2022
Capitolo I
POST LUX
(con Mario Airò)
Palazzo Matteucci
Via Don Ricci, 2 Fermo
Capitolo II
FAMIGLIO – Ogni magia richiede un sacrificio
Palazzo Brancadoro
Via della Sapienza, 18 Fermo
Inaugurazione mercoledì 27 luglio, ore 18.00
Sarà possibile visitare la mostra, su prenotazione, ogni mercoledì per sei settimane
Info e prenotazioni: karussell.artecontemporanea@gmail.com
Instagram: karussell__
Fb: Karussell.artecontemporanea
27
luglio 2022
Alessandro DI Pietro – Animal Hazard
Dal 27 luglio all'undici settembre 2022
arte contemporanea
Location
PALAZZO BRANCADORO
Fermo, Via della Sapienza, 18, (FM)
Fermo, Via della Sapienza, 18, (FM)
Orario di apertura
ogni mercoledì' alle ore 18.00 su prenotazione
Vernissage
27 Luglio 2022, Inaugurazione ore 18.00
Ufficio stampa
karussell____ arte contemporanea
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Curatore
Autore testo critico
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