Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alessandro Di Pietro – Short stories of Fires and Carbon
Xing presenta a Raum Short stories of Fires and Carbon, una nuova opera di Alessandro Di Pietro con il coinvolgimento performativo di Andrea Magnani, Costanza Candeloro, Riccardo Baruzzi e Riccardo Benassi. (produzione Xing).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdi 14 dicembre alle 22.00 Xing presenta a Raum Short stories of Fires and Carbon, una nuova opera di Alessandro Di Pietro con il coinvolgimento performativo di Andrea Magnani, Costanza Candeloro, Riccardo Baruzzi e Riccardo Benassi. (produzione Xing).
Short stories of Fires and Carbon è una sequenza di 4 atti performativi accomunati dall'utilizzo di elementi semplici: la fiamma, la scintilla e il carbonio. Pensando alla scoperta e all’addomesticamento del fuoco come prima presa di controllo sull'intangibile e l'incombente, Short stories of Fires and Carbon adempie alla propria profezia della nascita dell’animale culturale. La carne è più tenera da mangiare e più pulita; il luogo in cui si vive è caldo ma non solo, anche più bello. Una nuova 'generazione inesperta', creata in extremis, viene incarnata da 4 artisti-performer (Riccardo Benassi, Andrea Magnani, Costanza Candeloro, Riccardo Baruzzi) e da 4 progetti legati al tempo, al caos, all'orfananza culturale, al cinismo. Questi sono i cardini concettuali che bruceranno su dispositivi installativi in carbonio, molecola alla base di ogni organismo vivente, attivati e appositamente progettati su misura dei progetti/statements dei 4 artisti coinvolti e per lo spazio di Raum: pietre focaie, scintille, piastre, braci e ventagli. Short stories of Fires and Carbon è una performance che sgorga da una necessità curatoriale o registica che vede nella scelta di determinate pratiche artistiche una possibilità di riattualizzazione semantica e formale delle 'innate attitudini' degli artisti scelti, scintillanti nella loro vita e nella loro ricerca artistica. É in questi termini che Alessandro Di Pietro affronta la performance e la costruzione di un immaginario legato ad uno spazio performativo con lo scopo di superare la fisicità stessa dell’atto e creare un nuovo prisma senza nome.
“Senza che lo possiate nemmeno ipotizzare, non vi incrocerete nemmeno una volta. Un’infinita possibilità vi circonda e non ne saprete cogliere più che una eventuale casualità.
Quest’unica è la condizione di esistere per poco, per questo è difficile che possiate goderne.
Il carbone è l’aggancio del vostro baricentro gassoso ed è tutto ciò che potrete amare.
Non c’è la possibilità che qualcun altro possa colonizzare la vostra anima fossile, nessuna minaccia, nessun attacco, nessuna difesa.
La vostra quiete crea la vostra ansia ‘proteggi-guai’, che renderà la vostra una vita degna di essere vissuta anche quando pensate che consumando più ossigeno dal vostro vicino, di voi, fiamme ballerine, allungherete il corpo sempre di più pensando che potrete emanciparvi dal carbone, ma tutto ciò non sarà vero.
Crederete in voi stessi più di quanto vi potrete concedere.
Guarda gli uomini, per esempio, loro non si sono mai permessi di essere troppo statici, si sono mescolati per centinaia di anni e ora non ci sono più.
Quindi vedete di adempiere al vostro dovere di essere profondamente inutili a voi stesse e agli altri, non producete esperienza e memoria così da non produrre la storia e le sue gerarchie; siate reali e senza prova.” (A.D.P.)
Short stories of Fires and Carbon
un progetto di Alessandro Di Pietro
con la partecipazione di Andrea Magnani, Costanza Candeloro, Riccardo Baruzzi e Riccardo Benassi
produzione Xing/Raum
con la collaborazione di Siliqoon
Alessandro Di Pietro, artista nato a Messina, vive e lavora a Milano. La sua ricerca artistica si concentra sui processi di normalizzazione e deviazione dai sistemi standard di produzione del linguaggio. Attualmente la sua pratica trova spazio all’interno della grammatica cinematografica grazie alla quale può sviluppare nuove strategie di produzione attraverso ambienti installativi proto-narrativi. E’ Affiliated Fellow presso l’American Academy in Rome grazie alla CY Twombly Fellowship 2017–2018. Tra le principali mostre personali: Felix, Marsèlleria Milano (2018), Towards Orion: Stories from the backseat, La Plage Parigi (2017); Tiziano e Giorgione (doppia personale con Michele Gabriele), Barriera Torino (2016); New Void, La Rada Locarno (2016); Double Cross (doppia personale con Jacopo Miliani) CAB Centre d’Art Bastille Grenoble (2015); La table basse, FPAC Bad New Business Milano (2014). Tra le principali mostre collettive: The Tesseract e Open Studios, American Academy in Rome (2018); That’s it, MAMbo Bologna (2018); Figure di spago - Pratiche narrative, Fondazione Baruchello Roma (2018); I scream, you scream, we all scream for ice cream, Fondazione Baruchello Roma (2017); Radieuse, Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles (2017); [[[NOT]]] so close con il progetto TOMB WRITER (Solve et Coagula) nel contesto del GaMec prize 2016, Residenza Casarotto Bergamo (2016); Orestiade Italiana, nel contesto di Quadriennale Roma, contributo progettato con Toni Hildebrandt (2016); VISIO - Next Generation Moving Images, La Strozzina Firenze (2015); Glitch - Interferenze tra Arte e Cinema, PAC Milano (2014).
Riccardo Baruzzi, artista visivo e sonoro ravennate basato a Bologna. Predilige pittura e disegno per sviluppare un’indagine sulle possibilità della rappresentazione tra figuratività e sintesi astratta. Nella sua ricerca, pittura, disegno, performance o interventi installativi vengono spesso sovrapposti per mettere in crisi l'univocità dell'oggetto d'arte. Da sempre affianca alla pratica visiva una ricerca sul suono, sfruttando la struttura fisica del giradischi e fabbricando oggetti come strumenti/opere che utilizza nelle performance per stabilire affinità gestuali tra segno e composizione ritmico-musicale. Tra le mostre personali: Riccardo Baruzzi e Alberto Trucco: Duet, Museo di Villa Croce Genova; IT Del disegno e della vertigine, Galeria Jacqueline Martins São Paulo (2017); Del disegno disposto alla pittura, P420 Bologna (2016), Plantel Renovado, O’ Milano, (2014). Tra le mostre collettive: Material Life, The Goma Madrid (2017); I hear you singing in the wire, Arcade London (2017); EX, Mambo Bologna (2017); Corale - FM Centro per l'Arte Contemporanea Milano (2017).
riccardobaruzzi.blogspot.com
Riccardo Benassi, artista nato a Cremona, sulle rive del fiume Po, al momento vive e lavora a Berlino. Si muove tra ricerca sonora e visuale e dà vita a video, ambienti, installazioni e performance che celebrano e indagano la disfunzione tecnologica e il corto-circuito semantico e associativo. Ha recentemente vinto il concorso di arte pubblica ArtLine, parco delle sculture a City Life, Milano, con l’opera Daily Desiderio: una fantomatica fermata dell’autobus sul cui pannello LED l’artista si impegna a scrivere e trasmettere un messaggio testuale al giorno, per ogni giorno della sua vita.
www.riccardobenassi.info
Costanza Candeloro, artista visiva, lavora tra Bologna e Ginevra. Il suo lavoro ruota attorno all'archeologia del momento e il potenziale comunicativo. Nel 2014 si è laureata presso l’Haute Ecole d’Art et Design (HEAD) di Ginevra. Nel 2016 ha partecipato a Ehi, Voi! in occasione della Quadriennale di Roma. Ha partecipato alle mostre Erba Voglio, Wallriss Friburgo; Le leggi dell’Ospitalità, P420 Bologna; Pocari Sweats, Truth and Consequences Ginevra, della quale è stata anche co-curatrice. Nel 2014, in occasione del festival Les Urbaines a Losanna, ha realizzato il display della Bootleg Library curata dai bookshop Oraibi Oraibi e BeckBooks. Nel 2016 ha fondato, insieme a Mattia Capelletti, Idioletta, progetto di ricerca sulla trasmissione orale e le forme di scrittura poetica del contemporaneo. E’ parte del duo CM Gratitude con cui ha partecipato a diverse manifestazioni tra cui How to show up, SanSeriffe Amsterdam, ZeZeZe, Forde Ginevra e Curbit Festival.
Andrea Magnani, artista visivo e designer basato a Milano, si muove in un variegato arco di ricerca tra installazione, video, musica e performance. Nel suo lavoro gli oggetti d’uso attivano immaginificamente narrazioni dense e stratificate. Percorsi ‘congelati’ in opere, in cui è possibile sperimentare una nuova forma di stregoneria fondata su rituali e simboli contemporanei. Ha esposto e realizzato performance in spazi pubblici e privati, tra i quali: Operativa (Roma), Triennale, Marsèlleria, O’, Viafarini, Crepaccio, Mars (Milano), Italienska Kulturinstitutet (Stoccolma), PAV Parco Arte Vivente Centro sperimentale d’arte contemporanea, Archivio di Stato (Torino), MAMbo (Bologna), Can Serrat (Barcelona), Bevilacqua La Masa (Venezia), Palazzo esposizioni (Faenza), Stanford Housing (London). Nel 2007 co-fonda Resign, collettivo di ricerca nell’ambito del design. Nel 2014 fonda l'art label Siliqoon.
www.magnaniandrea.com www.siliqoon.com
Col supporto di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Edizioni Zero.
Short stories of Fires and Carbon è una sequenza di 4 atti performativi accomunati dall'utilizzo di elementi semplici: la fiamma, la scintilla e il carbonio. Pensando alla scoperta e all’addomesticamento del fuoco come prima presa di controllo sull'intangibile e l'incombente, Short stories of Fires and Carbon adempie alla propria profezia della nascita dell’animale culturale. La carne è più tenera da mangiare e più pulita; il luogo in cui si vive è caldo ma non solo, anche più bello. Una nuova 'generazione inesperta', creata in extremis, viene incarnata da 4 artisti-performer (Riccardo Benassi, Andrea Magnani, Costanza Candeloro, Riccardo Baruzzi) e da 4 progetti legati al tempo, al caos, all'orfananza culturale, al cinismo. Questi sono i cardini concettuali che bruceranno su dispositivi installativi in carbonio, molecola alla base di ogni organismo vivente, attivati e appositamente progettati su misura dei progetti/statements dei 4 artisti coinvolti e per lo spazio di Raum: pietre focaie, scintille, piastre, braci e ventagli. Short stories of Fires and Carbon è una performance che sgorga da una necessità curatoriale o registica che vede nella scelta di determinate pratiche artistiche una possibilità di riattualizzazione semantica e formale delle 'innate attitudini' degli artisti scelti, scintillanti nella loro vita e nella loro ricerca artistica. É in questi termini che Alessandro Di Pietro affronta la performance e la costruzione di un immaginario legato ad uno spazio performativo con lo scopo di superare la fisicità stessa dell’atto e creare un nuovo prisma senza nome.
“Senza che lo possiate nemmeno ipotizzare, non vi incrocerete nemmeno una volta. Un’infinita possibilità vi circonda e non ne saprete cogliere più che una eventuale casualità.
Quest’unica è la condizione di esistere per poco, per questo è difficile che possiate goderne.
Il carbone è l’aggancio del vostro baricentro gassoso ed è tutto ciò che potrete amare.
Non c’è la possibilità che qualcun altro possa colonizzare la vostra anima fossile, nessuna minaccia, nessun attacco, nessuna difesa.
La vostra quiete crea la vostra ansia ‘proteggi-guai’, che renderà la vostra una vita degna di essere vissuta anche quando pensate che consumando più ossigeno dal vostro vicino, di voi, fiamme ballerine, allungherete il corpo sempre di più pensando che potrete emanciparvi dal carbone, ma tutto ciò non sarà vero.
Crederete in voi stessi più di quanto vi potrete concedere.
Guarda gli uomini, per esempio, loro non si sono mai permessi di essere troppo statici, si sono mescolati per centinaia di anni e ora non ci sono più.
Quindi vedete di adempiere al vostro dovere di essere profondamente inutili a voi stesse e agli altri, non producete esperienza e memoria così da non produrre la storia e le sue gerarchie; siate reali e senza prova.” (A.D.P.)
Short stories of Fires and Carbon
un progetto di Alessandro Di Pietro
con la partecipazione di Andrea Magnani, Costanza Candeloro, Riccardo Baruzzi e Riccardo Benassi
produzione Xing/Raum
con la collaborazione di Siliqoon
Alessandro Di Pietro, artista nato a Messina, vive e lavora a Milano. La sua ricerca artistica si concentra sui processi di normalizzazione e deviazione dai sistemi standard di produzione del linguaggio. Attualmente la sua pratica trova spazio all’interno della grammatica cinematografica grazie alla quale può sviluppare nuove strategie di produzione attraverso ambienti installativi proto-narrativi. E’ Affiliated Fellow presso l’American Academy in Rome grazie alla CY Twombly Fellowship 2017–2018. Tra le principali mostre personali: Felix, Marsèlleria Milano (2018), Towards Orion: Stories from the backseat, La Plage Parigi (2017); Tiziano e Giorgione (doppia personale con Michele Gabriele), Barriera Torino (2016); New Void, La Rada Locarno (2016); Double Cross (doppia personale con Jacopo Miliani) CAB Centre d’Art Bastille Grenoble (2015); La table basse, FPAC Bad New Business Milano (2014). Tra le principali mostre collettive: The Tesseract e Open Studios, American Academy in Rome (2018); That’s it, MAMbo Bologna (2018); Figure di spago - Pratiche narrative, Fondazione Baruchello Roma (2018); I scream, you scream, we all scream for ice cream, Fondazione Baruchello Roma (2017); Radieuse, Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles (2017); [[[NOT]]] so close con il progetto TOMB WRITER (Solve et Coagula) nel contesto del GaMec prize 2016, Residenza Casarotto Bergamo (2016); Orestiade Italiana, nel contesto di Quadriennale Roma, contributo progettato con Toni Hildebrandt (2016); VISIO - Next Generation Moving Images, La Strozzina Firenze (2015); Glitch - Interferenze tra Arte e Cinema, PAC Milano (2014).
Riccardo Baruzzi, artista visivo e sonoro ravennate basato a Bologna. Predilige pittura e disegno per sviluppare un’indagine sulle possibilità della rappresentazione tra figuratività e sintesi astratta. Nella sua ricerca, pittura, disegno, performance o interventi installativi vengono spesso sovrapposti per mettere in crisi l'univocità dell'oggetto d'arte. Da sempre affianca alla pratica visiva una ricerca sul suono, sfruttando la struttura fisica del giradischi e fabbricando oggetti come strumenti/opere che utilizza nelle performance per stabilire affinità gestuali tra segno e composizione ritmico-musicale. Tra le mostre personali: Riccardo Baruzzi e Alberto Trucco: Duet, Museo di Villa Croce Genova; IT Del disegno e della vertigine, Galeria Jacqueline Martins São Paulo (2017); Del disegno disposto alla pittura, P420 Bologna (2016), Plantel Renovado, O’ Milano, (2014). Tra le mostre collettive: Material Life, The Goma Madrid (2017); I hear you singing in the wire, Arcade London (2017); EX, Mambo Bologna (2017); Corale - FM Centro per l'Arte Contemporanea Milano (2017).
riccardobaruzzi.blogspot.com
Riccardo Benassi, artista nato a Cremona, sulle rive del fiume Po, al momento vive e lavora a Berlino. Si muove tra ricerca sonora e visuale e dà vita a video, ambienti, installazioni e performance che celebrano e indagano la disfunzione tecnologica e il corto-circuito semantico e associativo. Ha recentemente vinto il concorso di arte pubblica ArtLine, parco delle sculture a City Life, Milano, con l’opera Daily Desiderio: una fantomatica fermata dell’autobus sul cui pannello LED l’artista si impegna a scrivere e trasmettere un messaggio testuale al giorno, per ogni giorno della sua vita.
www.riccardobenassi.info
Costanza Candeloro, artista visiva, lavora tra Bologna e Ginevra. Il suo lavoro ruota attorno all'archeologia del momento e il potenziale comunicativo. Nel 2014 si è laureata presso l’Haute Ecole d’Art et Design (HEAD) di Ginevra. Nel 2016 ha partecipato a Ehi, Voi! in occasione della Quadriennale di Roma. Ha partecipato alle mostre Erba Voglio, Wallriss Friburgo; Le leggi dell’Ospitalità, P420 Bologna; Pocari Sweats, Truth and Consequences Ginevra, della quale è stata anche co-curatrice. Nel 2014, in occasione del festival Les Urbaines a Losanna, ha realizzato il display della Bootleg Library curata dai bookshop Oraibi Oraibi e BeckBooks. Nel 2016 ha fondato, insieme a Mattia Capelletti, Idioletta, progetto di ricerca sulla trasmissione orale e le forme di scrittura poetica del contemporaneo. E’ parte del duo CM Gratitude con cui ha partecipato a diverse manifestazioni tra cui How to show up, SanSeriffe Amsterdam, ZeZeZe, Forde Ginevra e Curbit Festival.
Andrea Magnani, artista visivo e designer basato a Milano, si muove in un variegato arco di ricerca tra installazione, video, musica e performance. Nel suo lavoro gli oggetti d’uso attivano immaginificamente narrazioni dense e stratificate. Percorsi ‘congelati’ in opere, in cui è possibile sperimentare una nuova forma di stregoneria fondata su rituali e simboli contemporanei. Ha esposto e realizzato performance in spazi pubblici e privati, tra i quali: Operativa (Roma), Triennale, Marsèlleria, O’, Viafarini, Crepaccio, Mars (Milano), Italienska Kulturinstitutet (Stoccolma), PAV Parco Arte Vivente Centro sperimentale d’arte contemporanea, Archivio di Stato (Torino), MAMbo (Bologna), Can Serrat (Barcelona), Bevilacqua La Masa (Venezia), Palazzo esposizioni (Faenza), Stanford Housing (London). Nel 2007 co-fonda Resign, collettivo di ricerca nell’ambito del design. Nel 2014 fonda l'art label Siliqoon.
www.magnaniandrea.com www.siliqoon.com
Col supporto di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Edizioni Zero.
14
dicembre 2018
Alessandro Di Pietro – Short stories of Fires and Carbon
14 dicembre 2018
performance - happening
Location
RAUM
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Biglietti
tbd
Orario di apertura
22
Vernissage
14 Dicembre 2018, h 22
Autore