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Alessandro Dotti – O. Zero
Alessandro Dotti, figlio d’arte, fotografo di moda e autore di video legati alla video-art, al design e alla pubblicità, con il progetto “O” Zero si presenta al pubblico per la prima volta come outsider della ricerca artistica, con un personale linguaggio multimediale e un vocabolario visivo in bilico fra figurazione e astrazione.
Comunicato stampa
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Alessandro Dotti, figlio d’arte, fotografo di moda e autore di video legati alla video-art, al design e alla pubblicità, con il progetto “O” Zero si presenta al pubblico per la prima volta come outsider della ricerca artistica, con un personale linguaggio multimediale e un vocabolario visivo in bilico fra figurazione e astrazione. “O” Zero nasce dalla collaborazione e dalla interazione fra due generazioni e percorsi creativi diversi nel tempo e negli strumenti utilizzati: le immagini di Dotti infatti entrano in dialogo con gli scritti del giovane Tancredi Cordero di Montezemolo, che interpreta con il linguaggio della poesia il concetto del “nuovo inizio” nel segno grafico delle fotografie esposte. Zero è il sinonimo del vuoto, segno digitale, informatizzato, materico, simbolo della fine ma promessa di un nuovo inizio. Il lavoro di Dotti risuona nella nostra contemporaneità come una riflessione sulla nostra condizione attuale, che necessita oggi più che mai di una nuova comprensione dei suoi limiti e delle sue prospettive.
L’esposizione prevede l’utilizzo delle Sale di Palazzo Serbelloni, (www.fondazioneserbelloni.com ) con tre sezioni dedicate alla fotografia e una al video. Nella prima sala sono presentate cinque “ibridazioni” di ritratti fotografici, ottenuti tramite l’elaborazione della loro morfologia e la citazione pittorica di una pennellata digitale, relativi a personaggi che hanno segnato il XX secolo. Nella seconda sala sarà presente una videoinstallazione ipnotica e ripetitiva, che attraverso l’accelerazione del processo sequenziale delle immagini, nasconde la denuncia dell’ambiguità dei nostri modelli e archetipi culturali. Nella terza sala invece l’icona grafica “O” Zero viene declinata in sei manipolazioni digitali che ne potenziano la cifra concettuale. Infine nella quarta sala lo “O” Zero diviene segno comprensivo ed esplicativo di paesaggi urbani e naturali, che vengono ad assumere connotazione surreale. Tutte le opere sono esposte in dialogo con i versi di Tancredi Cordero di Montezemolo, che presenterà nell’occasione la sua prima raccolta di poesie e versetti.
L’esposizione prevede l’utilizzo delle Sale di Palazzo Serbelloni, (www.fondazioneserbelloni.com ) con tre sezioni dedicate alla fotografia e una al video. Nella prima sala sono presentate cinque “ibridazioni” di ritratti fotografici, ottenuti tramite l’elaborazione della loro morfologia e la citazione pittorica di una pennellata digitale, relativi a personaggi che hanno segnato il XX secolo. Nella seconda sala sarà presente una videoinstallazione ipnotica e ripetitiva, che attraverso l’accelerazione del processo sequenziale delle immagini, nasconde la denuncia dell’ambiguità dei nostri modelli e archetipi culturali. Nella terza sala invece l’icona grafica “O” Zero viene declinata in sei manipolazioni digitali che ne potenziano la cifra concettuale. Infine nella quarta sala lo “O” Zero diviene segno comprensivo ed esplicativo di paesaggi urbani e naturali, che vengono ad assumere connotazione surreale. Tutte le opere sono esposte in dialogo con i versi di Tancredi Cordero di Montezemolo, che presenterà nell’occasione la sua prima raccolta di poesie e versetti.
16
dicembre 2011
Alessandro Dotti – O. Zero
Dal 16 dicembre 2011 al 16 gennaio 2012
Location
PALAZZO SERBELLONI
Milano, Corso Venezia, 16, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 16, (Milano)
Vernissage
16 Dicembre 2011, ore 18
Sito web
www.0dotti.com
Autore
Curatore