Al MACS di Smerillo (Fm Italy) una mostra che indaga la parola RADICI. Una personale, curata da Cecilia Casadei, con 15 immagini, un video, fotografie che ci consegnano “luoghi” inaccessibili, elementi simbolici per il racconto di una Natura che si fonde con l’umano. La riflessione di un giovane artista che si affaccia con successo alla finestra del panorama internazionale attraverso una rigorosa, costante ricerca di una sintesi visiva che è anche ideologica. Una espressione artistica che si avvale della staged photography per cui Giampaoli dipinge gli elementi con cui compone la scena, un mezzo espressivo che gli consente di mettere in opera una piece attraverso accorgimenti che mirano ad eliminare dati piuttosto che aggiungerli, per arrivare ad una suggestiva dimensione dove il bianco e il nero si mettono in relazione, dove il vuoto diventa teatro visivo. Suggestive cornici che l’artista prepara con grande cura per essere immortalate dallo scatto fotografico. Una preziosa anticipazione che restituisce l’emblematica immagine di un giglio dalle foglie secche con le radici vive e una installazione site specific come metafora della ciclicità, dell’eterno divenire evocato da “strati di vita su strati di morte”. Eleganza visiva, leggerezza e intelletto di un artista che traduce un pensiero con raffinate scenografie.