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Alessandro Graziani
Giocando con contenuti compositivi apparentemente contrastanti che sono fusi insieme da textures realizzate con caratteri di paleoscritture, Graziani porta avanti da tempo una sperimentazione artistica che giunge a risultati inediti
Comunicato stampa
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Dopo il grande successo riscosso a Todi (Palazzo del Vignola) e poi a Napoli (Castel dell’Ovo)
la ARS presenta 10 delle opere più significative dell’artista. Saranno esposti cinque quadri della mostra Punarjanman più due inediti, e tre della mostra Anityani Mandalani. In quest’ultima Graziani usa come strategia l’analisi del fenomeno moda, della pubblicità e della società dei consumi più in generale. Giocando con contenuti compositivi apparentemente contrastanti che sono fusi insieme da textures realizzate con caratteri di paleoscritture, Graziani porta avanti da tempo una sperimentazione artistica che miscelando i vari linguaggi della cultura giunge a risultati inediti e sorprendenti, anche per la varietà delle tecniche utilizzate e dei supporti di stampa.
L’originalità dell’opera di Alessandro Graziani sta nell’aver combinato tutte queste diverse accezioni del fare arte. Nelle sue grandi tele, egli ha addensato tutto quello che egli ha incontrato nella sua esistenza e tutte le esperienze umane, sociali, religiose, artistiche, industriali con le quali è entrato in contatto. Nelle sue vite precedenti egli è stato designer, stilista, uomo d’affari, viaggiatore, osservatore dei riti contemporanei basati sulla moda e il consumismo. Nella sua vita presente egli si è scoperto artista e ha scavato dentro a sé e ha trovato, all’origine di se stesso, la figura di suo nonno, insigne pittore napoletano, e una quantità di altri Io coi quali confrontarsi: quello che proviene da un altro continente e da un’altra religione, quello che dialoga con le remote civiltà e che decifra le scritture antiche, al punto da impossessarsene ed inventare un suo personale alfabeto, quello che si compiace di riprodurre i simboli del consumismo più sfrenato, il lusso delle automobili, dei luoghi alla moda, California e Città del Messico, Palm Beach e Capri, dei vestiti costosi e firmati. Finalmente, ha trovato un modo originale per dare forma visiva a questa sua enciclopedia del mondo attuale: combinare fondi piatti, colorati fino all’assurdo e ornati ( da scritte, crittogrammi, motivi floreali ), con sagome e manichini di forma umana, oppure con mostruosi animali che affiorano dall’inconscio ( o da un film dell’orrore??? ). Ne risulta un linguaggio tutto giocato sulle relazioni visive tra moda, design, pittura antica, cinema, e immagini pubblicitarie di grande forza comunicativa e immediatezza, pieno di ironia e di un autocompiacimento ai limiti dell’edonismo. Ma se egli si fosse fermato qui ne sarebbe risultato un campionario della stupidità umana fine a se stesso. La sua operazione è più profonda e, per chi la voglia comprendere, mira al cuore dei grandi problemi esistenziali. Sotto l’apparente disimpegno illustrativo covano enigmi cruciali, come nei dipinti metafisici di De Chirico, che riaffiorano dalla memoria rivisitati in forma di manifesti cinematografici ( intatti, non rotti e sfregiati come in Mimmo Rotella ) e riprogrammati sui grandi conflitti attuali. La computer-grafica aggiunge, nella sua aderenza e accettazione totale ai mezzi di riproduzione forniti dall’età contemporanea e dalla moderna tecnologia, quel tocco di volgarità e di repulsione tattile che, mentre ci disturba, riscatta le sue opere dal rango dell’illustrazione al momento della denuncia della civiltà dei consumi.
Il progetto è a sostegno di EMERGENCY
la ARS presenta 10 delle opere più significative dell’artista. Saranno esposti cinque quadri della mostra Punarjanman più due inediti, e tre della mostra Anityani Mandalani. In quest’ultima Graziani usa come strategia l’analisi del fenomeno moda, della pubblicità e della società dei consumi più in generale. Giocando con contenuti compositivi apparentemente contrastanti che sono fusi insieme da textures realizzate con caratteri di paleoscritture, Graziani porta avanti da tempo una sperimentazione artistica che miscelando i vari linguaggi della cultura giunge a risultati inediti e sorprendenti, anche per la varietà delle tecniche utilizzate e dei supporti di stampa.
L’originalità dell’opera di Alessandro Graziani sta nell’aver combinato tutte queste diverse accezioni del fare arte. Nelle sue grandi tele, egli ha addensato tutto quello che egli ha incontrato nella sua esistenza e tutte le esperienze umane, sociali, religiose, artistiche, industriali con le quali è entrato in contatto. Nelle sue vite precedenti egli è stato designer, stilista, uomo d’affari, viaggiatore, osservatore dei riti contemporanei basati sulla moda e il consumismo. Nella sua vita presente egli si è scoperto artista e ha scavato dentro a sé e ha trovato, all’origine di se stesso, la figura di suo nonno, insigne pittore napoletano, e una quantità di altri Io coi quali confrontarsi: quello che proviene da un altro continente e da un’altra religione, quello che dialoga con le remote civiltà e che decifra le scritture antiche, al punto da impossessarsene ed inventare un suo personale alfabeto, quello che si compiace di riprodurre i simboli del consumismo più sfrenato, il lusso delle automobili, dei luoghi alla moda, California e Città del Messico, Palm Beach e Capri, dei vestiti costosi e firmati. Finalmente, ha trovato un modo originale per dare forma visiva a questa sua enciclopedia del mondo attuale: combinare fondi piatti, colorati fino all’assurdo e ornati ( da scritte, crittogrammi, motivi floreali ), con sagome e manichini di forma umana, oppure con mostruosi animali che affiorano dall’inconscio ( o da un film dell’orrore??? ). Ne risulta un linguaggio tutto giocato sulle relazioni visive tra moda, design, pittura antica, cinema, e immagini pubblicitarie di grande forza comunicativa e immediatezza, pieno di ironia e di un autocompiacimento ai limiti dell’edonismo. Ma se egli si fosse fermato qui ne sarebbe risultato un campionario della stupidità umana fine a se stesso. La sua operazione è più profonda e, per chi la voglia comprendere, mira al cuore dei grandi problemi esistenziali. Sotto l’apparente disimpegno illustrativo covano enigmi cruciali, come nei dipinti metafisici di De Chirico, che riaffiorano dalla memoria rivisitati in forma di manifesti cinematografici ( intatti, non rotti e sfregiati come in Mimmo Rotella ) e riprogrammati sui grandi conflitti attuali. La computer-grafica aggiunge, nella sua aderenza e accettazione totale ai mezzi di riproduzione forniti dall’età contemporanea e dalla moderna tecnologia, quel tocco di volgarità e di repulsione tattile che, mentre ci disturba, riscatta le sue opere dal rango dell’illustrazione al momento della denuncia della civiltà dei consumi.
Il progetto è a sostegno di EMERGENCY
06
novembre 2008
Alessandro Graziani
Dal 06 al 23 novembre 2008
arte contemporanea
Location
ARS CONTEMPORANEA
Caserta, Corso Pietro Giannone, 154, (Caserta)
Caserta, Corso Pietro Giannone, 154, (Caserta)
Orario di apertura
dal lunedi al sabato dalle 9 alle 13 - 16 alle 20
Vernissage
6 Novembre 2008, ore 19
Autore
Curatore