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Alessandro Guzzi – Visioni dell’estasi
L’occhio dell’artista è fisso su una donna del nostro tempo, o meglio quella creatura che molte donne vorrebbero essere, sia aggressiva che amorfa, sempre atteggiata in pose da top-model da calendario, ma in questo caso troviamo una giovane donna ambiguamente collocata tra una pruriginosa attualità e una vulnerabilità che non nasconde le laceranti contraddizioni dentro le quali oggi viviamo
Comunicato stampa
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La Galleria Berman presenta la prima mostra personale a Torino di Alessandro Guzzi, artistaromano che espone oli su tela e disegni della sua ultima produzione. Come scrive Marisa Vescovo nel suo testo in catalogo: «Guardando i quadri di Alessandro Guzzi troviamo l’occhio acutodell’artista fisso su una donna del nostro tempo, o meglio quella creatura che molte donnevorrebbero essere, sia aggressiva che amorfa, sempre atteggiata in pose da top-model da calendario,ma in questo caso -- a guardare sotto la sua pelle sottile -- troviamo una giovane donnaambiguamente collocata tra una pruriginosa attualità e una vulnerabilità che non nasconde lelaceranti contraddizioni dentro le quali oggi viviamo (…). Queste creature --- che stringono a sérosari, che si stirano voluttuosamente accanto ad artigianali statue di sante, che meditano accanto areperti archeologici, o a macerie di città deserte, e magari si identificano con roseti sgargianti,oppure si perdono in boschi notturni -- si leggono come “archetipi” capaci di abbracciare gli aspettipatologizzati e mitici di questa nostra società del consumo estremo. La “classicità” e“l’atemporalità” del lavoro di Guzzi -- che peraltro ama le donne eroine dei film o della letteraturadi fantascienza -- hanno radici profonde che si diramano e si alimentano da tutto l’humus dellastoria, dell’arte, e della vita di tutti. Le ragioni della sua pittura non si danno se non come termineirraggiunto di una tensione esistenziale molto tenace, volta a comprendere ogni istanza morale edestetica. Così queste figure ci offrono una rappresentazione enigmatica della vita che va al di làdella preziosità e della bellezza del colore e della forza, quasi gotica, del segno che le contiene,della linea che si dà come elemento ordinatore, ma nello stesso tempo scompagina lo spazio sempreesiguo e rinnega ogni geometria ordinatrice e prospettica, infatti esse si situano sulle frontieresilenziose di un mondo, per fare di queste frontiere delle soglie e dei transiti». L’erotismo ardente esublimato di queste figure femminili – aggiunge Lorenzo Canova in catalogo- «si esalta allora in unviaggio di trasformazione, dove la passione allude a un difficile tragitto verso una nuovaconsapevolezza, verso verità celate dal mondo e dalle sue apparenze, alla rivelazione di segreti chesi possono cogliere soltanto abbandonandosi totalmente al potere della luce. Il tempo limitato degliuomini, il tempo millenario delle dinastie, il tempo distante e divoratore delle rovine si concentranoquindi nel tempo circolare del mandala, nel cui meandri il tempo infine si annulla perdendo la suasuccessione lineare e scomparendo nel vortice centripeto di una perenne contemplazione
17
maggio 2008
Alessandro Guzzi – Visioni dell’estasi
Dal 17 maggio al 17 giugno 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA BERMAN
Torino, Via Dell'arcivescovado, 9, (Torino)
Torino, Via Dell'arcivescovado, 9, (Torino)
Vernissage
17 Maggio 2008, ore 16.30
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