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Alessandro Lo Monaco – Homeland Security Advisory Signal
Alessandro Lo Monaco fa parte della nuova generazione di artisti cresciuti nell’era del digitale. Una generazione per la quale è naturale utilizzare pc, softwares, telecamere digitali e internet come mezzi espressivi.
Comunicato stampa
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Nonostante la giovane età, Lo Monaco ha già preso parte a diverse mostre e rassegne di livello internazionale. Nel 2003 ha partecipato ad un’importante mostra alla Galleria Desart di Brescia. Mentre l’anno successivo, a cura di Gianluca Marziani, si è tenuta una sua personale nell’Isola Palmaria nell’ambito della manifestazione Genova 2004, Capitale Europea della Cultura. Per l’occasione Alessandro lo Monaco ha presentato una serie di “dipinti” creati interamente attraverso programmi digitali e raffiguranti corpi asettici e stranianti, creati dal nulla senza mai prendere ispirazione dalla realtà. In effetti una delle caratteristiche di Lo Monaco è quella di utilizzare gli strumenti digitali per dare forma a realtà inesistenti o viceversa a qualcosa che fino a quel momento esisteva soltanto nel mondo virtuale. Proprio questo è il cuore del lavoro che presenterà in anteprima allo Spazio Symphonia Arte Contemporea, in occasione della sua prima personale a Milano. L’opera in questione “Homeland Security Advisory Signal“ è una scultura di grandi dimensioni, simile ad una sorta di monolite dell’era dell’informazione che ricostruisce tridimensionalmente il sistema di allerta americano di pericolo terrorismo. Quest’ultimo è un segnale realizzato dal governo degli Stati Uniti e visibile sul sito ufficiale della CasaBianca (http://www.whitehouse.gov/infocus/homeland/index.html ) che descrive in tempo reale la minaccia di attacchi terroristici presenti sul territorio.
Il tema è tristemente attuale. Tuttavia l’opera di Lo Monaco vuol essere qualcosa di più che una provocazione, che cavalca l’onda della cronaca. Ricostruendo in forma di scultura il sistema di allerta terroristico del governo americano, l’artista pone una serie di domande su alcune questioni etiche e ideologiche di questo inizio di nuovo millennio. Come ai tempi dei bombardamenti aerei esistevano le sirene che avvisavano la cittadinanza dell’incombente pericolo, così oggi sono necessari nuovi strumenti e nuovi riferimenti per questi tempi di guerra invisibile. Strumenti come L’Homeland Security Advisory Signal, appunto, capaci di offrire alla gente una rappresentazione esplicita e diretta dei pericoli e delle minacce di volta in volta presenti nell’ambiente. Il punto è che il semaforo del terrorismo è solo apparentemente esplicito. In realtà è un oggetto opaco, contraddittorio. La popolazione non è informata sui criteri e gli stardard utilizzati per decidere se il semaforo può restare verde, arancione oppure diventare rosso e segnalare la massima allerta. Oltre che di informazione, il segnale è uno strumento di persuasione, un mezzo retorico che ci deve far riflettere sulla grammatica della comunicazione e sul quale si interroga artisticamente Lo Monaco.
Il linguaggio utilizzato dal segnale di allerta è manicheo, invita a reazioni emotive piuttosto che al ragionamento e in fondo utilizza gli stessi codici della paura e della rabbia, propri del terrorismo.
L’Homeland Security Advisory Signal è dunque un perfetto esempio di monolite postmoderno. Misterioso, indecifrabile, investito dall’alto di un potente significato religioso, capace di radunare le masse e controllarne il comportamento.
Questa mostra è un’iniziativa congiunta di Symphonia SGR e della Galleria Pack – Foro Bonaparte, 60 Milano, che conferma l’impegno di Symphonia SGR a favore dell’arte e ha inoltre l’obiettivo di creare un legame diretto con il pubblico.
Il nuovo calendario 2005/2006 di Symphonia Arte Contemporanea prevede il 26 ottobre 2005 la personale di Marco Bongiorni.
Il tema è tristemente attuale. Tuttavia l’opera di Lo Monaco vuol essere qualcosa di più che una provocazione, che cavalca l’onda della cronaca. Ricostruendo in forma di scultura il sistema di allerta terroristico del governo americano, l’artista pone una serie di domande su alcune questioni etiche e ideologiche di questo inizio di nuovo millennio. Come ai tempi dei bombardamenti aerei esistevano le sirene che avvisavano la cittadinanza dell’incombente pericolo, così oggi sono necessari nuovi strumenti e nuovi riferimenti per questi tempi di guerra invisibile. Strumenti come L’Homeland Security Advisory Signal, appunto, capaci di offrire alla gente una rappresentazione esplicita e diretta dei pericoli e delle minacce di volta in volta presenti nell’ambiente. Il punto è che il semaforo del terrorismo è solo apparentemente esplicito. In realtà è un oggetto opaco, contraddittorio. La popolazione non è informata sui criteri e gli stardard utilizzati per decidere se il semaforo può restare verde, arancione oppure diventare rosso e segnalare la massima allerta. Oltre che di informazione, il segnale è uno strumento di persuasione, un mezzo retorico che ci deve far riflettere sulla grammatica della comunicazione e sul quale si interroga artisticamente Lo Monaco.
Il linguaggio utilizzato dal segnale di allerta è manicheo, invita a reazioni emotive piuttosto che al ragionamento e in fondo utilizza gli stessi codici della paura e della rabbia, propri del terrorismo.
L’Homeland Security Advisory Signal è dunque un perfetto esempio di monolite postmoderno. Misterioso, indecifrabile, investito dall’alto di un potente significato religioso, capace di radunare le masse e controllarne il comportamento.
Questa mostra è un’iniziativa congiunta di Symphonia SGR e della Galleria Pack – Foro Bonaparte, 60 Milano, che conferma l’impegno di Symphonia SGR a favore dell’arte e ha inoltre l’obiettivo di creare un legame diretto con il pubblico.
Il nuovo calendario 2005/2006 di Symphonia Arte Contemporanea prevede il 26 ottobre 2005 la personale di Marco Bongiorni.
21
settembre 2005
Alessandro Lo Monaco – Homeland Security Advisory Signal
Dal 21 settembre al 21 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
SPAZIO SYMPHONIA
Milano, Corso Giacomo Matteotti, 5, (Milano)
Milano, Corso Giacomo Matteotti, 5, (Milano)
Orario di apertura
mostra visibile da una vetrina
Autore