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Alessandro Marcucci Pinoli – I manichini di Nani
Con questa mostra Palazzo delle Esposizioni intende dare il via a una serie di iniziative volte a far conoscere al grande pubblico artisti meno noti, se pur con un considerevole lavoro alle spalle, come appunto il caso di Marcucci Pinoli, riservando loro uno spazio che, proprio perché a ingresso gratuito e situato tra la caffetteria e la libreria, consente a un gran numero di persone di attraversarlo ogni giorno.
Comunicato stampa
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Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita dal 25 giugno all’11 luglio I manichini di Nani di Alessandro Marcucci Pinoli. Una scultura-installazione dell’artista sarà visibile sulla scalinata di accesso al Palazzo delle Esposizioni (via Nazionale 194) mentre altri due gruppi di sculture si troveranno nello Spazio Fontana del palazzo (via Milano 9 A) a ingresso gratuito.
Con questa mostra Palazzo delle Esposizioni intende dare il via a una serie di iniziative volte a far conoscere al grande pubblico artisti meno noti, se pur con un considerevole lavoro alle spalle, come appunto il caso di Marcucci Pinoli, riservando loro uno spazio che, proprio perché a ingresso gratuito e situato tra la caffetteria e la libreria, consente a un gran numero di persone di attraversarlo ogni giorno.
Riguardo alla mostra “I manichini di nani” Armando Ginesi scrive: “Pur senza mai rinunciare alla sua carica ironica che è parte integrante del suo carattere (la si ritrova negli scritti e nelle opere visive: pittoriche, grafiche e scultoree) Alessandro Marcucci Pinoli con questi lavori esprime in modo chiaro quanto stia vivendo un momento di riflessione seria sui perché fondamentali dell’esistenza. Egli sospende, dunque, le sue brillanti, acute, guizzanti incursioni nell’universo di derivazione duchampiana per approcciare in modo più composto, ma mai convenzionale e scontato, le problematiche dell’essere.
L’umanità che i suoi manichini plastici offrono è il campione di un processo di omologazione al quale essa sembra inevitabilmente sottoposta. Gli androidi sono tutti dello stesso colore, nudi (il nudo è spersonalizzante, paradossalmente quanto lo sono le uniformi, nelle quali almeno ci sono i gradi a mantenere un certo orientamento distintivo), privi di pupille con i soli bulbi oculari bianchi che rendono l’uno simile all’altro. L’artista ha dato titoli alle sue opere: Turba (nel doppio senso di voce del verbo turbare: terza persona dell’indicativo presente, ma anche seconda persona dell’imperativo; senza dimenticare il significato di massa, che è una terza opzione di verità); Gabbia (quella che l’umanità, giorno dopo giorno, si costruisce attorno e dentro la quale finirà inesorabilmente imprigionata); Umanità (tre manichini di differente colore – è l’unica eccezione alla monocromia – vale e dire l’umanità dei bianchi, dei neri e dei gialli, legata alla stessa catena, allo stesso destino: ma se ne accorgerà?”
Info:
ufficio.stampa@palaexpo.it
az@arthemisia.it
Biografia dell’artista
Alessandro-Ferruccio Marcucci Pinoli di Valfesina, Nani per gli amici, avvocato, console, ambasciatore, Cavaliere, Commendatore, Gran Croce di numerosi Ordini, anche della Repubblica Italiana, è stato presidente, tra l’altro, della maggior catena alberghiera nazionale. “E’ da sempre impegnato in imprese e iniziative private e pubbliche ma - ha scritto Carlo Bo - delle tante attività di cui è magna pars, privilegia decisamente le culturali”. Fra le molte altre manifestazioni, ha ideato e promosso, come presidente dell’APT di Urbino e sovrintendente, il Festival Internazionale del Teatro Rinascimentale di Corte di Urbino (1994-97). Da sempre coltiva la poesia, ma solo all’inizio del nuovo millennio ha pubblicato il suo primo libro di liriche e aforismi, “Dulcis Vivas”, destinato ad una stretta cerchia di amici, riscuotendo subito un successo così unanime da portarlo in poco tempo all’ultima raccolta di poesie, la sesta, Vivi dolcemente, che costituisce il vero confronto con il pubblico più vasto (Salerno Editore). Ha poi pubblicato altri quattro libri di poesie, un libro di fiabe, “Quattro favole per nonni”; “Sermona propiora”; “12. I mesi della nostra vita (La vita dei miei mesi)”. E poi (oltre a “Persona e personalità del reo”; “I Conti Marcucci Pinoli”; “Sermona Pedestri – Buon Dio Grazie”), uno di aneddoti “Il mio repertorio”, e una tragedia, “L’ultimo Presidente”, uscita su “Sipario” di maggio-giugno 2004 (nn. 659-660), ottenendo premi, prestigiosi “commenti” e lusinghieri giudizi (tra gli altri, di Carlo Bo, Mario Luzi, Stanislao Nievo e Vittorio Sgarbi). Infine ha pubblicato “Quattro gialli e mezzo” e “Il VI angelo” con l’Editrice Nuovi Autori. Per quanto riguarda la sua attività di “artigiano delle sensazioni” (come ama definirsi), i suoi quadri “materici”, i suoi “autoritratti” ironici e le sue sculture sono presenti in molte collezioni private. Le sue opere, si trovano alla galleria “La loggia di Nani” e al “Fai Vivere” dell’Hotel Savoy di Pesaro e dell’ Albergo San Domenico di Urbino. Ultimamente ha ricevuto anche alcune commesse pubbliche – per la Provincia di Pesaro-Urbino ha eseguito una grande scultura, di 12 metri: “Energia per l’uomo” – e ha tenuto numerose mostre: a Cortina (Galleria Contini), a San Marino (Galleria di storia d’Arte Contemporanea), a Monte Carlo (Galleria Rabel), a Pesaro al Palazzo Gradari ecc. Nell’ottobre del 2004 ha esposto al Palazzo dei Capitani del Popolo ad Ascoli Piceno. Da allora, per quattro anni, si è dedicato alla sua grande opera: l’Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro, inaugurato il 28 giugno 2008, sul quale ha anche scritto un libro, edito dall’ELECTA MONDADORI. Ultimamente ha accettato l’invito anche a delle collettive: alla Galleria “Art Ø 65” (dove ha esposto “La sement de’ caccianes!”) e, con “l’Accolta dell’Alexander Museum Palace”, alla 1° Rassegna Nazionale d’Arte della Città di Osimo. Nel dicembre 2009: “Personale” nel Palazzo Reale di Napoli. Nel 2010: “selezionato” alla Biennale di Asolo (dal 14.05 al 05.07) e “invitato” alla collettiva “Sguardo sulla realtà e oltre”, nel complesso Sant’Andrea al Quirinale a Roma (dal 14.05 a 29.05). Infine, sabato 12 giugno: inaugurazione della “ GABBIA”, installazione permanente per il Comune di Pesaro. Lo stesso giorno ha ricevuto il “Premio Rotondi - Arca dell’Arte”. E dal 24 giugno all’11 luglio: “Personale” al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Con questa mostra Palazzo delle Esposizioni intende dare il via a una serie di iniziative volte a far conoscere al grande pubblico artisti meno noti, se pur con un considerevole lavoro alle spalle, come appunto il caso di Marcucci Pinoli, riservando loro uno spazio che, proprio perché a ingresso gratuito e situato tra la caffetteria e la libreria, consente a un gran numero di persone di attraversarlo ogni giorno.
Riguardo alla mostra “I manichini di nani” Armando Ginesi scrive: “Pur senza mai rinunciare alla sua carica ironica che è parte integrante del suo carattere (la si ritrova negli scritti e nelle opere visive: pittoriche, grafiche e scultoree) Alessandro Marcucci Pinoli con questi lavori esprime in modo chiaro quanto stia vivendo un momento di riflessione seria sui perché fondamentali dell’esistenza. Egli sospende, dunque, le sue brillanti, acute, guizzanti incursioni nell’universo di derivazione duchampiana per approcciare in modo più composto, ma mai convenzionale e scontato, le problematiche dell’essere.
L’umanità che i suoi manichini plastici offrono è il campione di un processo di omologazione al quale essa sembra inevitabilmente sottoposta. Gli androidi sono tutti dello stesso colore, nudi (il nudo è spersonalizzante, paradossalmente quanto lo sono le uniformi, nelle quali almeno ci sono i gradi a mantenere un certo orientamento distintivo), privi di pupille con i soli bulbi oculari bianchi che rendono l’uno simile all’altro. L’artista ha dato titoli alle sue opere: Turba (nel doppio senso di voce del verbo turbare: terza persona dell’indicativo presente, ma anche seconda persona dell’imperativo; senza dimenticare il significato di massa, che è una terza opzione di verità); Gabbia (quella che l’umanità, giorno dopo giorno, si costruisce attorno e dentro la quale finirà inesorabilmente imprigionata); Umanità (tre manichini di differente colore – è l’unica eccezione alla monocromia – vale e dire l’umanità dei bianchi, dei neri e dei gialli, legata alla stessa catena, allo stesso destino: ma se ne accorgerà?”
Info:
ufficio.stampa@palaexpo.it
az@arthemisia.it
Biografia dell’artista
Alessandro-Ferruccio Marcucci Pinoli di Valfesina, Nani per gli amici, avvocato, console, ambasciatore, Cavaliere, Commendatore, Gran Croce di numerosi Ordini, anche della Repubblica Italiana, è stato presidente, tra l’altro, della maggior catena alberghiera nazionale. “E’ da sempre impegnato in imprese e iniziative private e pubbliche ma - ha scritto Carlo Bo - delle tante attività di cui è magna pars, privilegia decisamente le culturali”. Fra le molte altre manifestazioni, ha ideato e promosso, come presidente dell’APT di Urbino e sovrintendente, il Festival Internazionale del Teatro Rinascimentale di Corte di Urbino (1994-97). Da sempre coltiva la poesia, ma solo all’inizio del nuovo millennio ha pubblicato il suo primo libro di liriche e aforismi, “Dulcis Vivas”, destinato ad una stretta cerchia di amici, riscuotendo subito un successo così unanime da portarlo in poco tempo all’ultima raccolta di poesie, la sesta, Vivi dolcemente, che costituisce il vero confronto con il pubblico più vasto (Salerno Editore). Ha poi pubblicato altri quattro libri di poesie, un libro di fiabe, “Quattro favole per nonni”; “Sermona propiora”; “12. I mesi della nostra vita (La vita dei miei mesi)”. E poi (oltre a “Persona e personalità del reo”; “I Conti Marcucci Pinoli”; “Sermona Pedestri – Buon Dio Grazie”), uno di aneddoti “Il mio repertorio”, e una tragedia, “L’ultimo Presidente”, uscita su “Sipario” di maggio-giugno 2004 (nn. 659-660), ottenendo premi, prestigiosi “commenti” e lusinghieri giudizi (tra gli altri, di Carlo Bo, Mario Luzi, Stanislao Nievo e Vittorio Sgarbi). Infine ha pubblicato “Quattro gialli e mezzo” e “Il VI angelo” con l’Editrice Nuovi Autori. Per quanto riguarda la sua attività di “artigiano delle sensazioni” (come ama definirsi), i suoi quadri “materici”, i suoi “autoritratti” ironici e le sue sculture sono presenti in molte collezioni private. Le sue opere, si trovano alla galleria “La loggia di Nani” e al “Fai Vivere” dell’Hotel Savoy di Pesaro e dell’ Albergo San Domenico di Urbino. Ultimamente ha ricevuto anche alcune commesse pubbliche – per la Provincia di Pesaro-Urbino ha eseguito una grande scultura, di 12 metri: “Energia per l’uomo” – e ha tenuto numerose mostre: a Cortina (Galleria Contini), a San Marino (Galleria di storia d’Arte Contemporanea), a Monte Carlo (Galleria Rabel), a Pesaro al Palazzo Gradari ecc. Nell’ottobre del 2004 ha esposto al Palazzo dei Capitani del Popolo ad Ascoli Piceno. Da allora, per quattro anni, si è dedicato alla sua grande opera: l’Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro, inaugurato il 28 giugno 2008, sul quale ha anche scritto un libro, edito dall’ELECTA MONDADORI. Ultimamente ha accettato l’invito anche a delle collettive: alla Galleria “Art Ø 65” (dove ha esposto “La sement de’ caccianes!”) e, con “l’Accolta dell’Alexander Museum Palace”, alla 1° Rassegna Nazionale d’Arte della Città di Osimo. Nel dicembre 2009: “Personale” nel Palazzo Reale di Napoli. Nel 2010: “selezionato” alla Biennale di Asolo (dal 14.05 al 05.07) e “invitato” alla collettiva “Sguardo sulla realtà e oltre”, nel complesso Sant’Andrea al Quirinale a Roma (dal 14.05 a 29.05). Infine, sabato 12 giugno: inaugurazione della “ GABBIA”, installazione permanente per il Comune di Pesaro. Lo stesso giorno ha ricevuto il “Premio Rotondi - Arca dell’Arte”. E dal 24 giugno all’11 luglio: “Personale” al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
24
giugno 2010
Alessandro Marcucci Pinoli – I manichini di Nani
Dal 24 giugno all'undici luglio 2010
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
Roma, Via Nazionale, 194, (Roma)
Roma, Via Nazionale, 194, (Roma)
Vernissage
24 Giugno 2010, ore 19.30 su invito
Ufficio stampa
ARTHEMISIA
Autore