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Alessandro Mautone – Plasmando il Tempo
II Edizione di “Contemporaneamente Museo”. Questa volta l’iniziativa presenterà le opere di Alessandro Mautone, ceramista nato a Napoli e da tempo attivo a Cava dei Tirreni.
Comunicato stampa
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Giovedì 23 aprile 2015, in occasione della riapertura del Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, finora chiuso al pubblico per lavori di manutenzione, le Soprintendenze Archeologia della Campania e Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino ripropongono la formula di sinergia istituzionale che tanto successo ha riscosso nelle precedenti iniziative, dando il via – alle ore 17:30 – alla II Edizione di “Contemporaneamente Museo”. Questa volta l’iniziativa presenterà le opere di Alessandro Mautone, ceramista nato a Napoli e da tempo attivo a Cava dei Tirreni.
L’artista ha appreso i primi rudimenti della ceramica nella sua lunga permanenza a Praiano, producendo moltissimo e attingendo spesso alla memoria dell’antico e alle esperienze dei maestri del recente passato, rivisitando però tutti i suoi modelli culturali alla luce di un innato spirito di sperimentazione e di una sobria e giocosa creatività. A tal proposito la Soprintendente Adele Campanelli commenta che “dall’immobilità di un passato perduto (perché ignorato) nascono nuovi soffi vitali e la lettura del contemporaneo spinge alla rilettura dell’antico che si anima di nuove interpretazioni”.
Il nucleo centrale della mostra è la rappresentazione della nave dell’eroe Giasone, approdato alle foci del Sele a capo della spedizione degli Argonauti. La nave costituisce la sintesi del mondo poetico di Mautone: in essa prevalgono forme emerse dalla memoria, che rimandano ai traffici che si svolsero su quel mar Mediterraneo che ebbe in antico una centralità simbolica e fu via di passaggio di tradizioni e linguaggi che lo rendono quasi un asse immaginario intorno al quale ruotano passato e futuro. L’artista stesso afferma: “Gran parte del mio lavoro è rivolto all’indietro, per indagare la dimensione del tempo. Voglio fare esperienza di un tempo diverso, da contrapporre al tempo contratto dei nostri giorni”.
Lo scorrere del tempo è ben illustrato dalle ceramiche esposte lungo il percorso di visita: su due piatti decorati con figure del circo o con bizzarre creazioni fantastiche, il modulo della ruota – simbolo della velocità e della tecnologia – rappresenta il punto di raccordo tra realtà e immaginazione. A questo proposito la curatrice, Maria Giovanna Sessa afferma che “con il segno della ruota stilizzata Mautone risolve simbolicamente la dialettica tra storia ed esperienza, tra antico e presente, tra mito e realtà contemporanea”.
Anche la Facoltà di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno è stata coinvolta in questa iniziativa, grazie alla disponibilità del Direttore Mauro Menichetti e della Prof.ssa Maria Passaro, che hanno arricchito con i loro contribuiti il catalogo illustrativo della mostra, edito da Giannini Editore.
L’artista ha appreso i primi rudimenti della ceramica nella sua lunga permanenza a Praiano, producendo moltissimo e attingendo spesso alla memoria dell’antico e alle esperienze dei maestri del recente passato, rivisitando però tutti i suoi modelli culturali alla luce di un innato spirito di sperimentazione e di una sobria e giocosa creatività. A tal proposito la Soprintendente Adele Campanelli commenta che “dall’immobilità di un passato perduto (perché ignorato) nascono nuovi soffi vitali e la lettura del contemporaneo spinge alla rilettura dell’antico che si anima di nuove interpretazioni”.
Il nucleo centrale della mostra è la rappresentazione della nave dell’eroe Giasone, approdato alle foci del Sele a capo della spedizione degli Argonauti. La nave costituisce la sintesi del mondo poetico di Mautone: in essa prevalgono forme emerse dalla memoria, che rimandano ai traffici che si svolsero su quel mar Mediterraneo che ebbe in antico una centralità simbolica e fu via di passaggio di tradizioni e linguaggi che lo rendono quasi un asse immaginario intorno al quale ruotano passato e futuro. L’artista stesso afferma: “Gran parte del mio lavoro è rivolto all’indietro, per indagare la dimensione del tempo. Voglio fare esperienza di un tempo diverso, da contrapporre al tempo contratto dei nostri giorni”.
Lo scorrere del tempo è ben illustrato dalle ceramiche esposte lungo il percorso di visita: su due piatti decorati con figure del circo o con bizzarre creazioni fantastiche, il modulo della ruota – simbolo della velocità e della tecnologia – rappresenta il punto di raccordo tra realtà e immaginazione. A questo proposito la curatrice, Maria Giovanna Sessa afferma che “con il segno della ruota stilizzata Mautone risolve simbolicamente la dialettica tra storia ed esperienza, tra antico e presente, tra mito e realtà contemporanea”.
Anche la Facoltà di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno è stata coinvolta in questa iniziativa, grazie alla disponibilità del Direttore Mauro Menichetti e della Prof.ssa Maria Passaro, che hanno arricchito con i loro contribuiti il catalogo illustrativo della mostra, edito da Giannini Editore.
23
aprile 2015
Alessandro Mautone – Plasmando il Tempo
Dal 23 aprile al 23 maggio 2015
arte contemporanea
Location
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Pontecagnano Faiano, Via Lucania, (Salerno)
Pontecagnano Faiano, Via Lucania, (Salerno)
Vernissage
23 Aprile 2015, h 17.30
Autore