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Alessandro Melis – Dopo la fine del mondo
In mostra le opere dell’artista Alessandro Melis, ventiquattro elaborati grafici, a cavallo tra l’illustrazione e lo schizzo di progetto. Durante l’opening verrà presentato il libro “Lezioni dalla fine del Mondo”, di Alessandro Melis ed Emmanuele Jonathan Pilia, edito da Deleyva Editore.
Comunicato stampa
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Dopo il primo evento che vide come protagonista il lavoro di Massimiliano Ercolani, Dopo la fine del mondo ritorna illustrando il lavoro di Alessandro Melis.
“La fine del Mondo è ormai alle spalle, dove la civiltà ha già iniziato a raccogliere i brandelli di ciò che rimane del Mondo per tentare di riplasmarne le membra.
Per quanto affascinante, l’idea di ricostruire un mondo sulle sue ceneri è solo un’aneddoto narrativo che ci consente di descrivere un mondo che ha superato la sua più terribile crisi economica ed ecologica lasciandosi alle spalle ogni forma di istituzione. Ma sono proprio le crisi a spingerci a riflettere su quale forma assumerà un’architettura non vincolata da norme e da dogmi, ma dalla necessità e dalla volontà di recuperare i pezzi di un mondo ormai sgretolato. Riprendendo l’immaginario fantascientifico di Ghiger, Alessandro Melis disegna una dimensione alternativa ed evocativa, in cui città e monumenti vengono corrosi dalla carne e dalla vegetazione, formando scenografie tentacolari che contaminano organico ed inorganico. Strani biotipi architettonici, assomiglianti più a curiosi alieni che a dei veri e propri edifici, vengono assemblati su di uno spazio neutro, astratto, libero da pregiudizi di ogni sorta. Gli oggetti assemblati da Melis sembrano quasi galleggiare su tavole grafiche che fanno da sfondo e supportano il peso visivo del progetto, rendendo impossibile intuire la scala o il funzionamento dei vari organi, che così ci appaiono alieni e minacciosi.” (Emmanuele Jonathan Pilia)
Ventiquattro visioni, ventiquattro elaborati grafici, a cavallo tra l’illustrazione e lo schizzo di progetto accompagneranno il visitatore che sarà costretto a percorrere le rovine dell’antico ordine, premessa di un mondo che sta già sorgendo.
“La fine del Mondo è ormai alle spalle, dove la civiltà ha già iniziato a raccogliere i brandelli di ciò che rimane del Mondo per tentare di riplasmarne le membra.
Per quanto affascinante, l’idea di ricostruire un mondo sulle sue ceneri è solo un’aneddoto narrativo che ci consente di descrivere un mondo che ha superato la sua più terribile crisi economica ed ecologica lasciandosi alle spalle ogni forma di istituzione. Ma sono proprio le crisi a spingerci a riflettere su quale forma assumerà un’architettura non vincolata da norme e da dogmi, ma dalla necessità e dalla volontà di recuperare i pezzi di un mondo ormai sgretolato. Riprendendo l’immaginario fantascientifico di Ghiger, Alessandro Melis disegna una dimensione alternativa ed evocativa, in cui città e monumenti vengono corrosi dalla carne e dalla vegetazione, formando scenografie tentacolari che contaminano organico ed inorganico. Strani biotipi architettonici, assomiglianti più a curiosi alieni che a dei veri e propri edifici, vengono assemblati su di uno spazio neutro, astratto, libero da pregiudizi di ogni sorta. Gli oggetti assemblati da Melis sembrano quasi galleggiare su tavole grafiche che fanno da sfondo e supportano il peso visivo del progetto, rendendo impossibile intuire la scala o il funzionamento dei vari organi, che così ci appaiono alieni e minacciosi.” (Emmanuele Jonathan Pilia)
Ventiquattro visioni, ventiquattro elaborati grafici, a cavallo tra l’illustrazione e lo schizzo di progetto accompagneranno il visitatore che sarà costretto a percorrere le rovine dell’antico ordine, premessa di un mondo che sta già sorgendo.
04
dicembre 2014
Alessandro Melis – Dopo la fine del mondo
Dal 04 al 09 dicembre 2014
disegno e grafica
Location
INTERNO 14 NEXT
Roma, (Roma)
Roma, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 16 - 20
Vernissage
4 Dicembre 2014, ore 18.30
Autore
Curatore