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Alessandro Mencarelli – Hotel Clandestine
L’Hotel Clandestine, opera realizzata nel 2004 e già parzialmente presentata nel 2005 allo Spazio San Fedele di Milano, è il riparo per la notte, è il semplice giaciglio di Mohammed, un clandestino nord-africano che ha accettato una presenza, quella del fotografo, ed ha consegnato allo sguardo altrui un frammento della propria vita privata: lo spazio da lui occupato e abitato, il suo rifugio prima dell’arresto
Comunicato stampa
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La Galleria Estro, ha il piacere di presentare la personale di Alessandro Mencarelli intitolata “Hotel Clandestine”.
La mostra è collaterale alla rassegna “Padova Aprile Fotografia. Passaggi/paesaggi” promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo - Centro Nazionale di Fotografia del Comune di Padova.
Alessandro Mencarelli è un avvocato penalista e un fotografo artista, la macchina fotografica è per lui lo strumento attraverso il quale elabora il proprio dettato poetico. L’atto fotografico è il mezzo con cui interrogarsi sugli accadimenti che scandiscono il tempo dell’uomo, nei suoi aspetti meno eclatanti e rumorosi, ma sicuramente più sinceri, intimi, personali. Le sue opere fotografiche si articolano in serie che affrontano il medesimo soggetto: gli ambienti del carcere dove aspetta i suoi clienti, i suoi clienti stessi, il rifugio temporaneo di uno di loro.
L’Hotel Clandestine, opera realizzata nel 2004 e già parzialmente presentata nel 2005 allo Spazio San Fedele di Milano, è il riparo per la notte, è il semplice giaciglio di Mohammed, un clandestino nord-africano che ha accettato una presenza, quella del fotografo, ed ha consegnato allo sguardo altrui un frammento della propria vita privata: lo spazio da lui occupato e abitato, il suo rifugio prima dell’arresto.
Le architetture industriali della Breda di Pistoia, un tempo luogo di lavoro per tanti operai, oggi accolgono altri destini, altre speranze, altri sogni, altre disperazioni.
Nell’ampio ambiente evidenti sono i segni del passaggio dell’uomo, una coperta, una vecchia giacca di tessuto, oggetti diversi cosparsi sul pavimento, piccoli giocattoli confusi fra detriti e carte, fra vecchi registri e faldoni.
Ciò che colpisce è il respiro del tempo trascorso e la scoperta di chi ha vissuto quel luogo. Si tratta della presentazione di un’umanità complessa, ricca di drammi, di sofferenze, di lacerazioni, che diventa protagonista.
L’immagine evidenzia la mancanza di pregiudizi verso l’uomo e la sua vita, infatti il fotografare non si fa mai mera indagine finalizzata a una conoscenza esteriore dello spazio e di quanto contiene. Un luogo che potrebbe essere rappresentato nel suo spietato disincanto, si fa al contrario luogo vissuto, che racconta la dignità di chi lo vive.
Alessandro Mencarelli vive e lavora a Pistoia.
La mostra è collaterale alla rassegna “Padova Aprile Fotografia. Passaggi/paesaggi” promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo - Centro Nazionale di Fotografia del Comune di Padova.
Alessandro Mencarelli è un avvocato penalista e un fotografo artista, la macchina fotografica è per lui lo strumento attraverso il quale elabora il proprio dettato poetico. L’atto fotografico è il mezzo con cui interrogarsi sugli accadimenti che scandiscono il tempo dell’uomo, nei suoi aspetti meno eclatanti e rumorosi, ma sicuramente più sinceri, intimi, personali. Le sue opere fotografiche si articolano in serie che affrontano il medesimo soggetto: gli ambienti del carcere dove aspetta i suoi clienti, i suoi clienti stessi, il rifugio temporaneo di uno di loro.
L’Hotel Clandestine, opera realizzata nel 2004 e già parzialmente presentata nel 2005 allo Spazio San Fedele di Milano, è il riparo per la notte, è il semplice giaciglio di Mohammed, un clandestino nord-africano che ha accettato una presenza, quella del fotografo, ed ha consegnato allo sguardo altrui un frammento della propria vita privata: lo spazio da lui occupato e abitato, il suo rifugio prima dell’arresto.
Le architetture industriali della Breda di Pistoia, un tempo luogo di lavoro per tanti operai, oggi accolgono altri destini, altre speranze, altri sogni, altre disperazioni.
Nell’ampio ambiente evidenti sono i segni del passaggio dell’uomo, una coperta, una vecchia giacca di tessuto, oggetti diversi cosparsi sul pavimento, piccoli giocattoli confusi fra detriti e carte, fra vecchi registri e faldoni.
Ciò che colpisce è il respiro del tempo trascorso e la scoperta di chi ha vissuto quel luogo. Si tratta della presentazione di un’umanità complessa, ricca di drammi, di sofferenze, di lacerazioni, che diventa protagonista.
L’immagine evidenzia la mancanza di pregiudizi verso l’uomo e la sua vita, infatti il fotografare non si fa mai mera indagine finalizzata a una conoscenza esteriore dello spazio e di quanto contiene. Un luogo che potrebbe essere rappresentato nel suo spietato disincanto, si fa al contrario luogo vissuto, che racconta la dignità di chi lo vive.
Alessandro Mencarelli vive e lavora a Pistoia.
06
aprile 2007
Alessandro Mencarelli – Hotel Clandestine
Dal 06 aprile all'otto maggio 2007
fotografia
Location
GALLERIA ESTRO
Padova, Via San Prosdocimo, 30, (Padova)
Padova, Via San Prosdocimo, 30, (Padova)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle ore 15 alle 20
Vernissage
6 Aprile 2007, ore 18.30
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