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Alessandro Mencarelli – Nostalghia
La mostra Nostalghia prende il nome dal film girato in Italia da Andrej Tarkovskij nel 1983 e ha origine da due incontri dell’artista: quello con il grande regista e quello con un suo assistito (Alessandro Mencarelli è un avvocato penalista) che ha evocato, per somiglianza fisica, il ricordo del primo.
Comunicato stampa
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La mostra Nostalghia prende il nome dal film girato in Italia da Andrej Tarkovskij nel 1983 e ha origine da due incontri dell’artista: quello con il grande regista e quello con un suo assistito (Alessandro Mencarelli è un avvocato penalista) che ha evocato, per somiglianza fisica, il ricordo del primo. L’uomo, una volta scagionato, si è prestato a rivivere alcune atmosfere e situazioni dal film Stalker del 1979, in cui si racconta di un luogo - la Zona - contaminato e inaccessibile e del tentativo di due personaggi, lo scrittore e lo scienziato, di accedervi con l’aiuto di una guida: lo Stalker. Il luogo viene raggiunto, ma i due rinunciano ad entrarvi.
Tre grandi fotografie e una serie di 6 foto più piccole rappresentano il personaggio/Tarkovskij in uno scenario che allude ad accadimenti che vengono suggeriti, ma non esplicitati. Accompagnano le fotografie due testi e due video: il primo testo è la trascrizione di un brano originale del Tao sul valore della debolezza e della flessibilità contrapposte alla forza e alla rigidità, il secondo (una parafrasi del primo) è tratto direttamente dalla sceneggiatura del film. Uno dei video mostra il padre del regista, il poeta Arsenij Tarkovskij, mentre legge due sue poesie in russo, senza sottotitoli. L’altro è una breve scena da Sacrificio, l’ultimo film di Tarkovskij, realizzato nel 1986, edizione svedese con sottotitoli in turco. La scelta di Mencarelli di mostrare due video scaricati da YouTube in cui la qualità dell’immagine è scarsa e la parola è probabilmente indecifrabile per la maggior parte degli spettatori, sottolinea la complessità di questa mostra, come riferisce Pier Luigi Tazzi che nel suo testo dice di quanti “echi si rispondono a distanza.”
Tre grandi fotografie e una serie di 6 foto più piccole rappresentano il personaggio/Tarkovskij in uno scenario che allude ad accadimenti che vengono suggeriti, ma non esplicitati. Accompagnano le fotografie due testi e due video: il primo testo è la trascrizione di un brano originale del Tao sul valore della debolezza e della flessibilità contrapposte alla forza e alla rigidità, il secondo (una parafrasi del primo) è tratto direttamente dalla sceneggiatura del film. Uno dei video mostra il padre del regista, il poeta Arsenij Tarkovskij, mentre legge due sue poesie in russo, senza sottotitoli. L’altro è una breve scena da Sacrificio, l’ultimo film di Tarkovskij, realizzato nel 1986, edizione svedese con sottotitoli in turco. La scelta di Mencarelli di mostrare due video scaricati da YouTube in cui la qualità dell’immagine è scarsa e la parola è probabilmente indecifrabile per la maggior parte degli spettatori, sottolinea la complessità di questa mostra, come riferisce Pier Luigi Tazzi che nel suo testo dice di quanti “echi si rispondono a distanza.”
01
aprile 2008
Alessandro Mencarelli – Nostalghia
Dal primo al 30 aprile 2008
arte contemporanea
Location
ASSAB ONE – EX GEA
Milano, Via Assab, 1, (Milano)
Milano, Via Assab, 1, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00 e su appuntamento. Apertura straordinaria per MiArt:
sabato 5 aprile 2008, dalle 18.00 alle 24.00
domenica 6 aprile 2008, dalle 19.00 alle 21.00.
25 aprile chiuso
Vernissage
1 Aprile 2008, ore 19
Autore
Curatore