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Alessandro Monti
L’asserzione, tutta spirituale, di Alessandro Monti, si attesta nella sua appartata pregnanza linguistica, quasi in un fluire lento, assorto, condotto, gentilmente per mano, nella fluviale dispersione di un animo che contempla se stesso.
Comunicato stampa
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L’artista sabino di origine e romano di adozione espone in questa mostra opere recenti, realizzate con tecnica mista e legno su tela sagomata.
La mostra è curata da Vèronique Derrouazi e Johnny Madge.
In catalogo scritti dei critici Aldo Gerbino, Vinny Scorsone e Francesca Zagra.
Scrive Aldo Gerbino: "L'asserzione, tutta spirituale, di Alessandro Monti, si attesta nella sua appartata pregnanza linguistica, quasi in un fluire lento, assorto, condotto, gentilmente per mano, nella fluviale dispersione di un animo che contempla se stesso. Poi, passa all'osservazione analitica dell'altro, del contiguo, predisponendosi, in tal modo, alla recezione di un sommesso brusio di quanto ci circonda: ora terra, animale, ora traccia dissepolta di uomo. E c'è da osservare in che modo l'attuale operare creativo di Monti si pone nel diagramma di una continua, dialettica contrapposizione espressiva, per localizzarsi, a lavoro ultimato, nell'odierna necessaria armonia. […]
Così, non a caso, tale ricerca, sottolinea certe contiguità con le aree di un linguaggio arcaico, forme di vaga suggestione singlossica, che sarebbe piaciuta alla ricerca di Accame, simbologie intrinseche per ogni esotratto, affinchè la stessa morfologia dei marchi, qui espressi, riconducano, oggi, alle avvertite esigenze disposte tra la scrittura, oltre l'eco insonne della parola, della raffigurazione. Un approdo alla totemica lacerazione racconta l'attualità di questo percorso, ripristinando sensazioni modulari già poste negli anni Ottanta, sulla carta, da Giorgio Bompadre, proprio attraverso la grammatica della lacerazione visiva, qui, in aggiunta, della possibilità dinamica mediata da epidermiche tattilità, rivolta anche ad una certa tensione amorosa, sensuale, colma, però, di un vago inespresso dolore. […]"
La mostra è curata da Vèronique Derrouazi e Johnny Madge.
In catalogo scritti dei critici Aldo Gerbino, Vinny Scorsone e Francesca Zagra.
Scrive Aldo Gerbino: "L'asserzione, tutta spirituale, di Alessandro Monti, si attesta nella sua appartata pregnanza linguistica, quasi in un fluire lento, assorto, condotto, gentilmente per mano, nella fluviale dispersione di un animo che contempla se stesso. Poi, passa all'osservazione analitica dell'altro, del contiguo, predisponendosi, in tal modo, alla recezione di un sommesso brusio di quanto ci circonda: ora terra, animale, ora traccia dissepolta di uomo. E c'è da osservare in che modo l'attuale operare creativo di Monti si pone nel diagramma di una continua, dialettica contrapposizione espressiva, per localizzarsi, a lavoro ultimato, nell'odierna necessaria armonia. […]
Così, non a caso, tale ricerca, sottolinea certe contiguità con le aree di un linguaggio arcaico, forme di vaga suggestione singlossica, che sarebbe piaciuta alla ricerca di Accame, simbologie intrinseche per ogni esotratto, affinchè la stessa morfologia dei marchi, qui espressi, riconducano, oggi, alle avvertite esigenze disposte tra la scrittura, oltre l'eco insonne della parola, della raffigurazione. Un approdo alla totemica lacerazione racconta l'attualità di questo percorso, ripristinando sensazioni modulari già poste negli anni Ottanta, sulla carta, da Giorgio Bompadre, proprio attraverso la grammatica della lacerazione visiva, qui, in aggiunta, della possibilità dinamica mediata da epidermiche tattilità, rivolta anche ad una certa tensione amorosa, sensuale, colma, però, di un vago inespresso dolore. […]"
02
ottobre 2004
Alessandro Monti
Dal 02 al 31 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE 107
Casperia, Piazza Municipio, 10, (Rieti)
Casperia, Piazza Municipio, 10, (Rieti)
Orario di apertura
dal mercoledi al venerdi 18.00 - 21.00. sabato e domenica 10.00-13.00 e 18.00-21.00
Vernissage
2 Ottobre 2004, ore 18
Autore
Curatore