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Alessandro Monti – Di segni e di terre
La sia pittura-scultura è l’immagine dell’essenza, talvolta un po’ ambigua ma profonda, e non la voce dell’apparenza
Comunicato stampa
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In occasione dell'evento ROMA – ART WEEKEND, venerdì 10 e sabato 11 ottobre 2008, dalle ore 19.00 fino alle 24.00, la galleria Michelangelo di Roma presenta la mostra personale di Alessandro Monti "Di segni e di terre", a cura di Fabio Cozzi. Durante l'inaugurazione verrà presentato il catalogo, Edizioni Michelangelo Libri, con testi critici di Paola Di Giammaria e Fabrizio Carli. Si terrà inoltre, durante le due serate di apertura, una performance musicale del gruppo Seicorde.
In occasione della mostra Alessandro Monti espone opere del 2007/2008. Sono lavori di grande formato, realizzati con tecnica mista e legno su tela sagomata che mantengono quella costante da sempre tema centrale della sua ricerca artistica: le tele si flettono, si inarcano creando su piani diversi volumi variamente articolati.
"In queste ultime tele – spiega Paola di Giammaria – il segno e la terra sono i protagonisti dell'opera di Monti. Il messaggio dell'artista è forse quello di tornare alle origini. La sia pittura-scultura è l'immagine dell'essenza, talvolta un po' ambigua ma profonda, e non la voce dell'apparenza".
Spiega Carlo Fabrizio Carli: "Mentre nelle opere precedenti trovava posto un raffinato, labirintico partito decorativo, quasi un ideale tatuaggio della superficie pittorica a base di misteriose criptografie, che valeva a ricollegare queste singolari pittosculture alla peculiare tradizione dell'astrattismo italiano (da Sanfilippo ad Accardi a Consagra, tanto per intendersi), in questa più recente tappa del percorso interno di Alessandro Monti è invece la stessa elaborata risoluzione materica ad essere esibita nella sua intrinseca valenza espressiva.Osservando con attenzione il processo operativo dell'artista, ci si rende conto di come il lavoro di Monti si trovi attualmente ad un punto di svolta. Riesce spontaneo chiedersi quale potrà essere la direzione della sua prossima ricerca; con ogni probabilità, l'intervento pittorico tornerà a dispiegarsi pienamente, ma più sobrio, libero, depurato da concessioni decorative".
Alessandro Monti è nato a Torri in Sabina, nella provincia di Rieti, nel 1953. Compie gli studi e inizia la sua attività a Roma. Le prime creazioni, di ispirazione figurativa, sono caratterizzate da una singolare attenzione per la materia con cui prepara la tela. Con questi lavori inizia l'attività espositiva nel 1983. L'esigenza di elaborare forme nuove caratterizza costantemente la ricerca di Monti: sul finire degli anni '90 fa la sua comparsa il legno, che viene assemblato con le tele. Con l'inserimento di elementi scolpiti si interrompe la superficie tradizionale del quadro iniziando un processo di "sintesi" fra pittura e scultura. "La materia si modella, la pittura si fa scultura" scrive Vinny Scorsone, ben evidenziando che tra solchi, ferite, sporgenze, voragini emergono dalla sabbia tracce che si fanno scrittura: il linguaggio della terra. Nel 2005, alla Galleria Michelangelo di Civitavecchia, espone una selezione di opere realizzate in quest'ultimo periodo che testimoniano la sua evoluzione artistica.
La mostra fa parte della rassegna ROMA – ART WEEKEND, un evento promosso dell'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma. un'occasione per ricordare al pubblico di appassionati, ai collezionisti e agli addetti ai lavori che l'attenzione sull'arte contemporanea a Roma è sempre viva e ricca di nuove opportunità.
In occasione della mostra Alessandro Monti espone opere del 2007/2008. Sono lavori di grande formato, realizzati con tecnica mista e legno su tela sagomata che mantengono quella costante da sempre tema centrale della sua ricerca artistica: le tele si flettono, si inarcano creando su piani diversi volumi variamente articolati.
"In queste ultime tele – spiega Paola di Giammaria – il segno e la terra sono i protagonisti dell'opera di Monti. Il messaggio dell'artista è forse quello di tornare alle origini. La sia pittura-scultura è l'immagine dell'essenza, talvolta un po' ambigua ma profonda, e non la voce dell'apparenza".
Spiega Carlo Fabrizio Carli: "Mentre nelle opere precedenti trovava posto un raffinato, labirintico partito decorativo, quasi un ideale tatuaggio della superficie pittorica a base di misteriose criptografie, che valeva a ricollegare queste singolari pittosculture alla peculiare tradizione dell'astrattismo italiano (da Sanfilippo ad Accardi a Consagra, tanto per intendersi), in questa più recente tappa del percorso interno di Alessandro Monti è invece la stessa elaborata risoluzione materica ad essere esibita nella sua intrinseca valenza espressiva.Osservando con attenzione il processo operativo dell'artista, ci si rende conto di come il lavoro di Monti si trovi attualmente ad un punto di svolta. Riesce spontaneo chiedersi quale potrà essere la direzione della sua prossima ricerca; con ogni probabilità, l'intervento pittorico tornerà a dispiegarsi pienamente, ma più sobrio, libero, depurato da concessioni decorative".
Alessandro Monti è nato a Torri in Sabina, nella provincia di Rieti, nel 1953. Compie gli studi e inizia la sua attività a Roma. Le prime creazioni, di ispirazione figurativa, sono caratterizzate da una singolare attenzione per la materia con cui prepara la tela. Con questi lavori inizia l'attività espositiva nel 1983. L'esigenza di elaborare forme nuove caratterizza costantemente la ricerca di Monti: sul finire degli anni '90 fa la sua comparsa il legno, che viene assemblato con le tele. Con l'inserimento di elementi scolpiti si interrompe la superficie tradizionale del quadro iniziando un processo di "sintesi" fra pittura e scultura. "La materia si modella, la pittura si fa scultura" scrive Vinny Scorsone, ben evidenziando che tra solchi, ferite, sporgenze, voragini emergono dalla sabbia tracce che si fanno scrittura: il linguaggio della terra. Nel 2005, alla Galleria Michelangelo di Civitavecchia, espone una selezione di opere realizzate in quest'ultimo periodo che testimoniano la sua evoluzione artistica.
La mostra fa parte della rassegna ROMA – ART WEEKEND, un evento promosso dell'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma. un'occasione per ricordare al pubblico di appassionati, ai collezionisti e agli addetti ai lavori che l'attenzione sull'arte contemporanea a Roma è sempre viva e ricca di nuove opportunità.
10
ottobre 2008
Alessandro Monti – Di segni e di terre
Dal 10 ottobre all'otto novembre 2008
Location
GALLERIA MICHELANGELO
Roma, Via Giovanni Giraud, 6, (Roma)
Roma, Via Giovanni Giraud, 6, (Roma)
Orario di apertura
Lun 15.30-19.30; Mart - Sab 11.00-13.00 / 15.30-19.30
Vernissage
10 Ottobre 2008, dalle 19 alle 24
Autore
Curatore