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Alessandro Moreschini
in questa occasione l’artista espone
un’interessante selezione di opere realizzate durante tutto il suo percorso artistico
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il sociologo francese Yves Michaud afferma che la società contemporanea si caratterizza sempre più per
una generale estetizzazione della vita quotidiana a svantaggio della precedente preoccupazione di
etizzazione della vita sociale. In altri termini l’interesse per il bello in tutte le sue forme (estetica)
permeerebbe tutti gli ambiti della nostra vita assopendo la nostra responsabilità sociale, l’impegno civile, i
doveri sociali (etica). Nella sua produzione artistica Alessandro Moreschini (che in questa occasione espone
un’interessante selezione di opere realizzate durante tutto il suo percorso artistico) dà forma ad una pratica
artistica che potremmo definire “estetica dell’impegno”: i motivi ripetuti all’infinito come nelle produzioni
industriali, i biomorfismi decorativi che soffocano oggetti e tele come in una rivincita della natura sull’uomo o
della manualità sull’intellettualismo, i colori deliberatamente artificiali tradiscono un’analisi artistico-sociale
che preferisce giocare sull’estetizzazione della vita sociale attraverso i suoi stessi mezzi espressivi. In
questo modo i simboli ed i segni occidentali ed orientali, culturali ed industriali, iconici ed aniconici,
contemporanei e storici sono centrifugati ed elaborati in interessanti trame che coprono tele ed oggetti
liberando questi stessi dalla loro dimensione umana e reale. Nella lotta contemporanea tra forma e sostanza,
estetica ed etica la ricerca artistica di Alessandro Moreschini rappresenta quindi un interessante ed originale
equilibrio che supera le tradizionali divisioni indicando una strada nuova ed originale alla ricerca
contemporanea.
Alessandro Moreschini nato a Castel San Pietro Terme (BO) vive e lavora a Bologna. La sua ricerca artistica si
caratterizza per un esasperato decorativismo tipico della Pattern Painting americana, una modalità espressiva a metà
strada tra l’arte e l’artigianato.
Dopo la laurea DAMS inizia un intenso percorso di esposizioni collettive e personali sia in Italia che all’estero come per
esempio Officina Italia (1997) - sedi varie a cura di Renato Barilli, Sharjah International Biennial 6th (2003) – Sharjah Art
Museum, Sharjah (Emirati Arabi Uniti) a cura di Hoor Al Qasimi e Peter Lewis, III Salón Internacional de Arte – SIART
(2003) – Museo Nacional de Arte, La Paz (Bolivia), Il Gran Teatro Ceramico (2008) – MIAAO, Museo Internazionale
delle Arti Applicate Oggi, Torino a cura di Enzo Biffi Gentili…
La sua attività artistica è inoltre citata in numerosi saggi come per esempio quello di Renato Barilli Prima e dopo il 2000.
La ricerca artistica 1970-2005 (Feltrinelli, 2006) ed articoli pubblicati su quotidiani, settimanali e riviste di cultura
contemporanea come per esempio quello di Raffaele Quattrone Modernità e campo dell’arte: alla ricerca di nuovi
riferimenti culturali (Equipèco n. 26, Dicembre 2010).
Raffaele Quattrone, presidente del Dipartimento Emilia Romagna dell’Associazione Nazionale Sociologi ed autore del
libro Modernità e campo dell’arte. Per una sociologia critica dell’arte contemporanea italiana edito per i tipi di Lampi di
Stampa, cura la rubrica Modernità e campo dell’arte sulla rivista internazionale Equipèco.
una generale estetizzazione della vita quotidiana a svantaggio della precedente preoccupazione di
etizzazione della vita sociale. In altri termini l’interesse per il bello in tutte le sue forme (estetica)
permeerebbe tutti gli ambiti della nostra vita assopendo la nostra responsabilità sociale, l’impegno civile, i
doveri sociali (etica). Nella sua produzione artistica Alessandro Moreschini (che in questa occasione espone
un’interessante selezione di opere realizzate durante tutto il suo percorso artistico) dà forma ad una pratica
artistica che potremmo definire “estetica dell’impegno”: i motivi ripetuti all’infinito come nelle produzioni
industriali, i biomorfismi decorativi che soffocano oggetti e tele come in una rivincita della natura sull’uomo o
della manualità sull’intellettualismo, i colori deliberatamente artificiali tradiscono un’analisi artistico-sociale
che preferisce giocare sull’estetizzazione della vita sociale attraverso i suoi stessi mezzi espressivi. In
questo modo i simboli ed i segni occidentali ed orientali, culturali ed industriali, iconici ed aniconici,
contemporanei e storici sono centrifugati ed elaborati in interessanti trame che coprono tele ed oggetti
liberando questi stessi dalla loro dimensione umana e reale. Nella lotta contemporanea tra forma e sostanza,
estetica ed etica la ricerca artistica di Alessandro Moreschini rappresenta quindi un interessante ed originale
equilibrio che supera le tradizionali divisioni indicando una strada nuova ed originale alla ricerca
contemporanea.
Alessandro Moreschini nato a Castel San Pietro Terme (BO) vive e lavora a Bologna. La sua ricerca artistica si
caratterizza per un esasperato decorativismo tipico della Pattern Painting americana, una modalità espressiva a metà
strada tra l’arte e l’artigianato.
Dopo la laurea DAMS inizia un intenso percorso di esposizioni collettive e personali sia in Italia che all’estero come per
esempio Officina Italia (1997) - sedi varie a cura di Renato Barilli, Sharjah International Biennial 6th (2003) – Sharjah Art
Museum, Sharjah (Emirati Arabi Uniti) a cura di Hoor Al Qasimi e Peter Lewis, III Salón Internacional de Arte – SIART
(2003) – Museo Nacional de Arte, La Paz (Bolivia), Il Gran Teatro Ceramico (2008) – MIAAO, Museo Internazionale
delle Arti Applicate Oggi, Torino a cura di Enzo Biffi Gentili…
La sua attività artistica è inoltre citata in numerosi saggi come per esempio quello di Renato Barilli Prima e dopo il 2000.
La ricerca artistica 1970-2005 (Feltrinelli, 2006) ed articoli pubblicati su quotidiani, settimanali e riviste di cultura
contemporanea come per esempio quello di Raffaele Quattrone Modernità e campo dell’arte: alla ricerca di nuovi
riferimenti culturali (Equipèco n. 26, Dicembre 2010).
Raffaele Quattrone, presidente del Dipartimento Emilia Romagna dell’Associazione Nazionale Sociologi ed autore del
libro Modernità e campo dell’arte. Per una sociologia critica dell’arte contemporanea italiana edito per i tipi di Lampi di
Stampa, cura la rubrica Modernità e campo dell’arte sulla rivista internazionale Equipèco.
11
dicembre 2010
Alessandro Moreschini
Dall'undici al 22 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
BERTOLINI&PRODI
Castel San Pietro Terme, Viale Roma, 9/a, (Bologna)
Castel San Pietro Terme, Viale Roma, 9/a, (Bologna)
Orario di apertura
APERTURA FERIALI 17:00 / 19:00 FESTIVI 10:00 / 13:00 e 17:00 / 20:00
Vernissage
11 Dicembre 2010, ore 18.30
Autore