Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alessandro Nassiri Tabibzadeh – 21184
Il lavoro è frutto di una residenza dell’artista in quella che – oggi sede della Fondazione – è stata
dal 1920 al 1990 l’abitazione dello storico e critico dell’arte antifascista Guido Lodovico Luzzatto. Lasciandone emergere il valore privato e, al contempo, quello legato alle relazioni familiari e
collettive, l’artista ha selezionato alcune serie di materiali visivi e documentari reinterpretandole e
presentandole in un percorso discreto che si snoda nei diversi ambienti della Fondazione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 14 al 18 marzo, in occasione della terza edizione di Studi Festival, la Fondazione Guido
Lodovico Luzzatto apre le proprie porte al pubblico sotto una vesta inedita, ospitando un progetto
di Alessandro Nassiri Tabibzadeh (Milano, 1975) appositamente concepito in dialogo con gli spazi
di via Canova 7.
Il lavoro è frutto di una residenza dell’artista in quella che – oggi sede della Fondazione – è stata
dal 1920 al 1990 l’abitazione dello storico e critico dell’arte antifascista Guido Lodovico Luzzatto.
Attraverso la memoria dei suoi interni e una serie di tracce di vita, di pensiero, di viaggi (opere
d'arte, arredi, fotografie, lettere, manoscritti, libri), i suoi ambienti restituiscono la traiettoria umana
e professionale della famiglia Luzzatto e di quella della borghesia intellettuale cosmopolita degli
anni tra due guerre.
La riflessione dell’artista è scaturita a partire dalle suggestioni offerte dalla casa, luogo domestico il
cui volto è rimasto sostanzialmente immutato nel tempo nella sua distintiva stratificazione di oggetti
e documenti. Le sue stanze, pressoché sconosciute al pubblico, hanno inaspettatamente
conservato pieghe e inflessioni del vissuto, in una sorta di archivio privato espanso. Nassiri ha
lavorato per sottrazione, cercando di sfuggire alla grammatica dell’intervento installativo per
esplorare gli elementi propri dello spazio in cui si è trovato ad agire.
La scelta si è da subito indirizzata, oltre le testimonianze paradigmatiche della vicenda luzzattiana,
sui dettagli, gli scarti, gli spazi vuoti, sul ripetersi di espressioni e forme di una quotidianità
percepita dai suoi protagonisti – tra ménage e rito – come un presente da tramandare.
Lasciandone emergere il valore privato e, al contempo, quello legato alle relazioni familiari e
collettive, l’artista ha selezionato alcune serie di materiali visivi e documentari reinterpretandole e
presentandole in un percorso discreto che si snoda nei diversi ambienti della Fondazione.
Alessandro Nassiri Tabibzadeh (Milano, 1975)
Artista, fotografo e video maker, ha esposto i suoi film e i suoi progetti presso spazi espositivi
italiani e esteri come: Museo del 900 (Milano), Mart (Rovereto), Triennale di Milano, Location One
(New York), Kunstverein (Milano), New Chinatown Barbershop Gallery (Los Angeles), Villa Croce
(Genova), Vox Populi (Philadelphia), Mac/Val (Paris), Isola Art Center (Milano). È tra i fondatori del
gruppo Vladivostok che, con la giurista Alessandra Donati, ha messo a punto i contratti degli artisti.
Dal 2013 al 2016 lavora per lo spazio no profit Careof (Milano) e, insieme ad un nuovo gruppo di
soci, trasforma l’associazione valorizzandone il patrimonio e il carattere di sperimentazione che
l’hanno guidata dal 1987.
Fondazione Guido Lodovico Luzzatto
Intitolata alla memoria dell’intellettuale Guido Lodovico Luzzatto (1903-1990), la Fondazione
promuove progetti e iniziative quali mostre, pubblicazioni, workshop, convegni intorno alle
tematiche della storia dell'arte, della politica e dell’ebraismo, privilegiati ambiti di indagine e di
scrittura dello studioso. Storico dell’arte nato da famiglia ebraica e antifascista, vicino alla cultura
riformista di Turati e Treves, negli anni tra le due guerre visse e lavorò tra Milano, la Svizzera e
Parigi, dove entrò in contatto con il gruppo dei fuoriusciti italiani e dei pittori dell’École de Paris. La
sede della Fondazione, aperta nel 1996 presso quella che fu l'abitazione del critico dal 1920 al
1990, ospita l'archivio della famiglia Luzzatto e una ricca biblioteca specializzata (più di 8.000
volumi e 300 testate di periodici) aperta alla consultazione.
21184
Un progetto di
Alessandro Nassiri Tabibzadeh
per
Fondazione Guido Lodovico Luzzatto
Coordinamento e curatela
Viviana Pozzoli
Opening: 14 marzo 2017, h. 18.30 /// Finissage: 18 marzo 2017, h. 18.30
Aperto tutti i giorni fino al 18 marzo 2017, h. 17.00-20.00
Fondazione Guido Lodovico Luzzatto | via Canova 7 - 20145 Milano
T - + 39 02341315 | +39 3494217194
E - info@fondazioneguidoluzzatto.it
http://www.fondazioneguidoluzzatto.it/
21184 è parte del programma di Studi Festival
Studi Festival #3 – sezione Spazi
http://www.studifestival.it/
Lodovico Luzzatto apre le proprie porte al pubblico sotto una vesta inedita, ospitando un progetto
di Alessandro Nassiri Tabibzadeh (Milano, 1975) appositamente concepito in dialogo con gli spazi
di via Canova 7.
Il lavoro è frutto di una residenza dell’artista in quella che – oggi sede della Fondazione – è stata
dal 1920 al 1990 l’abitazione dello storico e critico dell’arte antifascista Guido Lodovico Luzzatto.
Attraverso la memoria dei suoi interni e una serie di tracce di vita, di pensiero, di viaggi (opere
d'arte, arredi, fotografie, lettere, manoscritti, libri), i suoi ambienti restituiscono la traiettoria umana
e professionale della famiglia Luzzatto e di quella della borghesia intellettuale cosmopolita degli
anni tra due guerre.
La riflessione dell’artista è scaturita a partire dalle suggestioni offerte dalla casa, luogo domestico il
cui volto è rimasto sostanzialmente immutato nel tempo nella sua distintiva stratificazione di oggetti
e documenti. Le sue stanze, pressoché sconosciute al pubblico, hanno inaspettatamente
conservato pieghe e inflessioni del vissuto, in una sorta di archivio privato espanso. Nassiri ha
lavorato per sottrazione, cercando di sfuggire alla grammatica dell’intervento installativo per
esplorare gli elementi propri dello spazio in cui si è trovato ad agire.
La scelta si è da subito indirizzata, oltre le testimonianze paradigmatiche della vicenda luzzattiana,
sui dettagli, gli scarti, gli spazi vuoti, sul ripetersi di espressioni e forme di una quotidianità
percepita dai suoi protagonisti – tra ménage e rito – come un presente da tramandare.
Lasciandone emergere il valore privato e, al contempo, quello legato alle relazioni familiari e
collettive, l’artista ha selezionato alcune serie di materiali visivi e documentari reinterpretandole e
presentandole in un percorso discreto che si snoda nei diversi ambienti della Fondazione.
Alessandro Nassiri Tabibzadeh (Milano, 1975)
Artista, fotografo e video maker, ha esposto i suoi film e i suoi progetti presso spazi espositivi
italiani e esteri come: Museo del 900 (Milano), Mart (Rovereto), Triennale di Milano, Location One
(New York), Kunstverein (Milano), New Chinatown Barbershop Gallery (Los Angeles), Villa Croce
(Genova), Vox Populi (Philadelphia), Mac/Val (Paris), Isola Art Center (Milano). È tra i fondatori del
gruppo Vladivostok che, con la giurista Alessandra Donati, ha messo a punto i contratti degli artisti.
Dal 2013 al 2016 lavora per lo spazio no profit Careof (Milano) e, insieme ad un nuovo gruppo di
soci, trasforma l’associazione valorizzandone il patrimonio e il carattere di sperimentazione che
l’hanno guidata dal 1987.
Fondazione Guido Lodovico Luzzatto
Intitolata alla memoria dell’intellettuale Guido Lodovico Luzzatto (1903-1990), la Fondazione
promuove progetti e iniziative quali mostre, pubblicazioni, workshop, convegni intorno alle
tematiche della storia dell'arte, della politica e dell’ebraismo, privilegiati ambiti di indagine e di
scrittura dello studioso. Storico dell’arte nato da famiglia ebraica e antifascista, vicino alla cultura
riformista di Turati e Treves, negli anni tra le due guerre visse e lavorò tra Milano, la Svizzera e
Parigi, dove entrò in contatto con il gruppo dei fuoriusciti italiani e dei pittori dell’École de Paris. La
sede della Fondazione, aperta nel 1996 presso quella che fu l'abitazione del critico dal 1920 al
1990, ospita l'archivio della famiglia Luzzatto e una ricca biblioteca specializzata (più di 8.000
volumi e 300 testate di periodici) aperta alla consultazione.
21184
Un progetto di
Alessandro Nassiri Tabibzadeh
per
Fondazione Guido Lodovico Luzzatto
Coordinamento e curatela
Viviana Pozzoli
Opening: 14 marzo 2017, h. 18.30 /// Finissage: 18 marzo 2017, h. 18.30
Aperto tutti i giorni fino al 18 marzo 2017, h. 17.00-20.00
Fondazione Guido Lodovico Luzzatto | via Canova 7 - 20145 Milano
T - + 39 02341315 | +39 3494217194
E - info@fondazioneguidoluzzatto.it
http://www.fondazioneguidoluzzatto.it/
21184 è parte del programma di Studi Festival
Studi Festival #3 – sezione Spazi
http://www.studifestival.it/
14
marzo 2017
Alessandro Nassiri Tabibzadeh – 21184
Dal 14 al 18 marzo 2017
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE LUZZATO
Milano, Via Antonio Canova, 7, (Milano)
Milano, Via Antonio Canova, 7, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni 17.00-20.00
Vernissage
14 Marzo 2017, ore 18.30
Sito web
www.studifestival.it
Autore
Curatore