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Alessandro Pintus – Corbula
E’ una esposizione pregnante ed efficace sulla maestria e la fantasia del popolo sardo che, con il pretesto creativo, si racconta contaminando le rappresentazioni con la sua terra e la cultura.
Comunicato stampa
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CORBULA
All’Art-Port Gallery la mostra “ Corbula” dedicata ai simbolismi del cestino sardo in collaborazione con il Comune di Castelsardo
Comunicato stampa
OLBIA – La Geasar presenta gli spazi Art-Port dell’Aeroporto Olbia Costa Smeralda con la mostra “Corbula”.
All’Art-Port Gallery il cestino sardo e l’arte dell’intreccio sono protagonisti del percorso culturale curato in collaborazione all’artista Alessandro Pintus e al Comune di Castelsardo, uno dei centri sardi più rinomati per la produzione del tradizionale oggetto d’uso domestico.
CORBULA all’ ARTP-PORT GALLERY – “ Corbula” è il titolo della mostra con un chiaro riferimento al più modello di cestino più diffuso nella Sardegna dell’800. Sono tanti i comuni sardi interessati da questa attività dell’intreccio e E’ una esposizione pregnante ed efficace sulla maestria e la fantasia del popolo sardo che, con il pretesto creativo, si racconta contaminando le rappresentazioni con la sua terra e la cultura. Ad accompagnare la mostra dei dipinti su tela di Alessandro Pintus, che affronta il tema dei decori e della vivacità delle simbologie raccontate nell’intreccio di fibre naturali, una collezione di antichi cestini originali provenienti dal prestito del Museo di Castelsardo. L’artista pone in evidenza un dettaglio o un quarto di cestino, reinterpretando con una chiave di lettura contemporanea la visione predominante sul colore acceso. Il percorso è affascinante per i suoi continui richiami agli elementi classici dei decori della tradizione artigianale che coinvolge non solo il cestino ma l’intaglio del legno, come la pittura su ceramica, dai costumi sardi, agli uccelli, tori, cervi, ai fiori. Anche le cromie sono quelle appartenenti alla storia dell’isola, il verde interno, il rosso, il bianco e il nero, il viola e le tonalità del blu.
L’ARTISTA – In questa esposizione dedicata all’arte dell’intreccio nell’isola, Alessandro Pintus, artista sassarese, concentra la sua produzione nelle geometrie del cestino tradizionale sardo. Per secoli quest’oggetto d’uso domestico tra le comunità isolane, ha avuto una funzione più strumentale che estetica. Con la sua natura di intreccio di fibre robuste, si evolve piano piano con decorazioni di stoffe e lane colorate, fino a dominare la scena domestica diventando un valore identitario e contenitore di linguaggi artistici. Pintus, riprende i motivi dell’intreccio, evidenzia i particolari del disegno, del potere narrativo degli elementi diversi per area di provenienza, di culture ed esperienze sociali contrapposte. Così le pavoncelle si confrontano con la riproduzione in linee del “ballu tundu” , il ballo circolare tipico della Sardegna. L’artista contraddistingue il suo lavoro con l’invasione di colore della sua stessa opera, per poterne amplificarne la carica comunicativa, traducendo in un linguaggio contemporaneo esperienze e sentimenti antichi.
Gli spazi sono sempre aperti ai visitatori in modalità autonoma e libera, ciascuna esposizione è supportata da una presentazione dell’artista e delle opere in mostra.
Gli antichi cestini in esposizione sono stati prestati dal Comune di Castelsardo, sede del Museo dell'intreccio del Mediterraneo
All’Art-Port Gallery la mostra “ Corbula” dedicata ai simbolismi del cestino sardo in collaborazione con il Comune di Castelsardo
Comunicato stampa
OLBIA – La Geasar presenta gli spazi Art-Port dell’Aeroporto Olbia Costa Smeralda con la mostra “Corbula”.
All’Art-Port Gallery il cestino sardo e l’arte dell’intreccio sono protagonisti del percorso culturale curato in collaborazione all’artista Alessandro Pintus e al Comune di Castelsardo, uno dei centri sardi più rinomati per la produzione del tradizionale oggetto d’uso domestico.
CORBULA all’ ARTP-PORT GALLERY – “ Corbula” è il titolo della mostra con un chiaro riferimento al più modello di cestino più diffuso nella Sardegna dell’800. Sono tanti i comuni sardi interessati da questa attività dell’intreccio e E’ una esposizione pregnante ed efficace sulla maestria e la fantasia del popolo sardo che, con il pretesto creativo, si racconta contaminando le rappresentazioni con la sua terra e la cultura. Ad accompagnare la mostra dei dipinti su tela di Alessandro Pintus, che affronta il tema dei decori e della vivacità delle simbologie raccontate nell’intreccio di fibre naturali, una collezione di antichi cestini originali provenienti dal prestito del Museo di Castelsardo. L’artista pone in evidenza un dettaglio o un quarto di cestino, reinterpretando con una chiave di lettura contemporanea la visione predominante sul colore acceso. Il percorso è affascinante per i suoi continui richiami agli elementi classici dei decori della tradizione artigianale che coinvolge non solo il cestino ma l’intaglio del legno, come la pittura su ceramica, dai costumi sardi, agli uccelli, tori, cervi, ai fiori. Anche le cromie sono quelle appartenenti alla storia dell’isola, il verde interno, il rosso, il bianco e il nero, il viola e le tonalità del blu.
L’ARTISTA – In questa esposizione dedicata all’arte dell’intreccio nell’isola, Alessandro Pintus, artista sassarese, concentra la sua produzione nelle geometrie del cestino tradizionale sardo. Per secoli quest’oggetto d’uso domestico tra le comunità isolane, ha avuto una funzione più strumentale che estetica. Con la sua natura di intreccio di fibre robuste, si evolve piano piano con decorazioni di stoffe e lane colorate, fino a dominare la scena domestica diventando un valore identitario e contenitore di linguaggi artistici. Pintus, riprende i motivi dell’intreccio, evidenzia i particolari del disegno, del potere narrativo degli elementi diversi per area di provenienza, di culture ed esperienze sociali contrapposte. Così le pavoncelle si confrontano con la riproduzione in linee del “ballu tundu” , il ballo circolare tipico della Sardegna. L’artista contraddistingue il suo lavoro con l’invasione di colore della sua stessa opera, per poterne amplificarne la carica comunicativa, traducendo in un linguaggio contemporaneo esperienze e sentimenti antichi.
Gli spazi sono sempre aperti ai visitatori in modalità autonoma e libera, ciascuna esposizione è supportata da una presentazione dell’artista e delle opere in mostra.
Gli antichi cestini in esposizione sono stati prestati dal Comune di Castelsardo, sede del Museo dell'intreccio del Mediterraneo
01
ottobre 2015
Alessandro Pintus – Corbula
01 ottobre 2015
arte contemporanea
disegno e grafica
arte etnica
disegno e grafica
arte etnica
Location
ART PORT CORNER
Olbia, (Olbia-tempio)
Olbia, (Olbia-tempio)
Orario di apertura
da domenica a lunedì ore 10-22
Vernissage
1 Ottobre 2015, ore 11
Autore
Curatore