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Alessandro Poma 1874-1960
62 dipinti, di cui 15 vedute di Villa Borghese
Comunicato stampa
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Un pittore che operò tra i secoli XIX e XX, rimasto fino ad oggi del tutto in ombra nonostante l’alto grado di professionalità. La mostra “Alessandro Poma (1874 – 1960). Pittore a Villa Borghese” - curata da Maurizio Calvesi, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e realizzata in collaborazione con A.R.V.A.P.P. Onlus (Associazione Ricerca Valorizzazione Artisti Pittori Piemontesi) - sarà a Roma al Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese da giovedì 21 giugno a domenica 16 settembre 2007 per far conoscere al pubblico, attraverso 62 dipinti, per la maggior parte mai esposti prima, un artista ingiustamente, e troppo a lungo, dimenticato.
La mostra raccoglie 62 opere scelte in modo da rappresentare tutte le tematiche artistiche care all’autore e riproposte lungo il percorso espositivo nelle sezioni: “Ritratti”, “Roma e campagna romana”, “Villa Borghese”, “Piano di Sorrento”, “Farfalle”, “Alberi e montagne”.
Il percorso della mostra “Alessandro Poma (1874 – 1960). Pittore a Villa Borghese” ricalca la divisione tematica del catalogo omonimo (Gangemi Editore) - che contiene tutte le opere esposte al Museo Carlo Bilotti - discostandosi leggermente nella suddivisione dei dipinti in sezioni: “Villa Borghese”, “Roma e campagna romana”, “Piano di Sorrento”, “Alberi e montagne”, “Ritratti”, “Cavalli, farfalle e cigni”.
I “cavalli” si trovano in mostra all’interno della sezione “Roma e campagna romana” mentre i “cigni” sono stati inseriti nella sezione “Villa Borghese”.
Per affinità con la sede che ospita la rassegna - il Museo Carlo Bilotti - l’attenzione si concentra sulle 15 vedute ispirate a Villa Borghese, tutte inedite, per poter offrire ai visitatori una rara testimonianza storico artistica di luoghi cari a tutti i romani.
Maurizio Calvesi, nella sua presentazione, ha scritto «La pittura di Alessando Poma, misurata ma dinamica nei tagli compositivi, sensibile ed emotiva nel tratto, vibrante nell’uso ora sobrio ora ricco del colore, ha momenti di straordinaria intensità che fanno di Poma un qualificato rappresentante della pittura italiana prima dell’avventura futurista, pur in sintonia di ispirazione con il suo vicino di casa Giacomo Balla nella finezza della visione e nel suggestivo uso postimpressionista della luce».
Nato a Biella nel 1874, Alessandro Poma completò gli studi classici e frequentò la Facoltà di Giurisprudenza a Torino. Diede poi corso alla sua vocazione di artista nell’ambiente piemontese dominato da figure di grande spicco, da Fontanesi a Delleani, da Avondo a Reycend, e ben presto si trasferì a Roma, nella privilegiata residenza della Casina di Raffaello di Villa Borghese.
Dal 1901 fece parte dell’entourage di Giulio Aristide Sartorio ed ebbe frequenti contatti con i “XXV della Campagna Romana” (il gruppo di artisti nato nel 1904 con il proposito di rinnovare la tradizione pittorica nella raffigurazione "dal vero" dei luoghi nei dintorni di Roma e che proseguì la sua attività fino al 1930.) Dipinse soprattutto paesaggi, in buona parte ispirati a Villa Borghese, ma trattò anche altri temi, dalla figura e dal ritratto alle scene di animali, particolarmente cigni, farfalle, o animali al pascolo.
Espose a Roma, Torino, Milano e Venezia, ma abbandonò l’ambiente delle mostre nel 1910 pur continuando a lavorare tutta la vita in solitudine, convinto che per poter meglio esprimere il proprio talento (del cui valore era profondamente consapevole) doveva uscire dai circuiti artistici dell’epoca.
Si chiuse in un isolamento quasi totale fino alla morte, avvenuta nel 1960 a Courmayeur.
La mostra raccoglie 62 opere scelte in modo da rappresentare tutte le tematiche artistiche care all’autore e riproposte lungo il percorso espositivo nelle sezioni: “Ritratti”, “Roma e campagna romana”, “Villa Borghese”, “Piano di Sorrento”, “Farfalle”, “Alberi e montagne”.
Il percorso della mostra “Alessandro Poma (1874 – 1960). Pittore a Villa Borghese” ricalca la divisione tematica del catalogo omonimo (Gangemi Editore) - che contiene tutte le opere esposte al Museo Carlo Bilotti - discostandosi leggermente nella suddivisione dei dipinti in sezioni: “Villa Borghese”, “Roma e campagna romana”, “Piano di Sorrento”, “Alberi e montagne”, “Ritratti”, “Cavalli, farfalle e cigni”.
I “cavalli” si trovano in mostra all’interno della sezione “Roma e campagna romana” mentre i “cigni” sono stati inseriti nella sezione “Villa Borghese”.
Per affinità con la sede che ospita la rassegna - il Museo Carlo Bilotti - l’attenzione si concentra sulle 15 vedute ispirate a Villa Borghese, tutte inedite, per poter offrire ai visitatori una rara testimonianza storico artistica di luoghi cari a tutti i romani.
Maurizio Calvesi, nella sua presentazione, ha scritto «La pittura di Alessando Poma, misurata ma dinamica nei tagli compositivi, sensibile ed emotiva nel tratto, vibrante nell’uso ora sobrio ora ricco del colore, ha momenti di straordinaria intensità che fanno di Poma un qualificato rappresentante della pittura italiana prima dell’avventura futurista, pur in sintonia di ispirazione con il suo vicino di casa Giacomo Balla nella finezza della visione e nel suggestivo uso postimpressionista della luce».
Nato a Biella nel 1874, Alessandro Poma completò gli studi classici e frequentò la Facoltà di Giurisprudenza a Torino. Diede poi corso alla sua vocazione di artista nell’ambiente piemontese dominato da figure di grande spicco, da Fontanesi a Delleani, da Avondo a Reycend, e ben presto si trasferì a Roma, nella privilegiata residenza della Casina di Raffaello di Villa Borghese.
Dal 1901 fece parte dell’entourage di Giulio Aristide Sartorio ed ebbe frequenti contatti con i “XXV della Campagna Romana” (il gruppo di artisti nato nel 1904 con il proposito di rinnovare la tradizione pittorica nella raffigurazione "dal vero" dei luoghi nei dintorni di Roma e che proseguì la sua attività fino al 1930.) Dipinse soprattutto paesaggi, in buona parte ispirati a Villa Borghese, ma trattò anche altri temi, dalla figura e dal ritratto alle scene di animali, particolarmente cigni, farfalle, o animali al pascolo.
Espose a Roma, Torino, Milano e Venezia, ma abbandonò l’ambiente delle mostre nel 1910 pur continuando a lavorare tutta la vita in solitudine, convinto che per poter meglio esprimere il proprio talento (del cui valore era profondamente consapevole) doveva uscire dai circuiti artistici dell’epoca.
Si chiuse in un isolamento quasi totale fino alla morte, avvenuta nel 1960 a Courmayeur.
20
giugno 2007
Alessandro Poma 1874-1960
Dal 20 giugno al 07 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
MUSEO CARLO BILOTTI – ARANCIERA DI VILLA BORGHESE
Roma, Viale Fiorello La Guardia, 4, (Roma)
Roma, Viale Fiorello La Guardia, 4, (Roma)
Biglietti
€ 4.50 intero, € 2.50 ridotto
Orario di apertura
mar-dom 9.00-19.00 (la biglietteria chiude mezz'ora prima)
Vernissage
20 Giugno 2007, ore 18
Editore
GANGEMI
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore