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Alessandro Rolandi – Giocando sulla porta strappavo i fiori
Il dialogo costruito per questa personale tra l’artista e il curatore permette la giusta messa a fuoco sulla carriera di Rolandi dopo dieci anni di lavoro e sperimentazione.
Comunicato stampa
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Personalità poliedrica e coraggiosa del mondo dell’arte Rolandi che vive da sette anni a Pechino ha scelto d’esporre coadiuvato dal curatore una serie di lavori prodotti negli ultimi anni completamente inediti in Italia.
Se nel video:” Do beijing whit cats dream of an harmonious society ?” 48 ore di vita nelle strade di Pechino vengono condensate in cinquantotto minuti onirici, terribilmente crudi e oscuri nell’assenza totale di filtri ideologici e nella bellezza aliena di un mondo lontano, con la serie di Smart Objects ( sorta di costruzioni installative a parate ), presentate per la prima volta durante la mostra collettiva ASIAN PANIC al Museo della Biennale di Gwangju, a cura di Sukwon Chang, l’anno scorso, l’artista sembra volere esplorare, con sempre maggior coerenza e cognizione di causa il rapporto tra interno ed sterno, sogno e realtà, vero e falso.
Cercare di fare arte oggi significa principalmente giocare in totale libertà anche quando il tutto si tinge d’ombre inquiete, vivere richiede sempre un sacrificio inevitabile, strappare i fiori, lo sapevamo tutti quando eravamo bambini, è spesso l’unica condizione possibile alla affermazione del sè.
Se nel video:” Do beijing whit cats dream of an harmonious society ?” 48 ore di vita nelle strade di Pechino vengono condensate in cinquantotto minuti onirici, terribilmente crudi e oscuri nell’assenza totale di filtri ideologici e nella bellezza aliena di un mondo lontano, con la serie di Smart Objects ( sorta di costruzioni installative a parate ), presentate per la prima volta durante la mostra collettiva ASIAN PANIC al Museo della Biennale di Gwangju, a cura di Sukwon Chang, l’anno scorso, l’artista sembra volere esplorare, con sempre maggior coerenza e cognizione di causa il rapporto tra interno ed sterno, sogno e realtà, vero e falso.
Cercare di fare arte oggi significa principalmente giocare in totale libertà anche quando il tutto si tinge d’ombre inquiete, vivere richiede sempre un sacrificio inevitabile, strappare i fiori, lo sapevamo tutti quando eravamo bambini, è spesso l’unica condizione possibile alla affermazione del sè.
17
settembre 2010
Alessandro Rolandi – Giocando sulla porta strappavo i fiori
Dal 17 settembre al 23 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
NOWHERE GALLERY
Milano, Via Del Caravaggio, 14, (Milano)
Milano, Via Del Caravaggio, 14, (Milano)
Orario di apertura
Venerdì 17 15.00-22.00
Sabato 18 11.00-21.00
Domenica 19 11.00-19.00
da Martedì a Sabato 15.00-19.30
Vernissage
17 Settembre 2010, ore 15.00
Autore
Curatore