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Alessandro Sarra – L’inedito di Mozart e altri appunti per la rivoluzione
Sabato 20 aprile alle ore 11.30 inaugura la personale dell’artista Alessandro Sarra (Roma 1966), curata da
Claudio Libero Pisano. Proseguendo una collaudata consuetudine il CIAC torna a parlare di pittura e lo
fa affidando i suoi spazi all’artista romano, con una personale che racconta la sua ricerca più recente
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 20 aprile alle ore 11.30 inaugura la personale dell’artista Alessandro Sarra (Roma 1966), curata da
Claudio Libero Pisano. Proseguendo una collaudata consuetudine il CIAC torna a parlare di pittura e lo
fa affidando i suoi spazi all’artista romano, con una personale che racconta la sua ricerca più recente. Il
percorso espositivo non segue una lettura antologica, piuttosto mostra un progetto in atto, attraverso
un nucleo di dipinti realizzati nell’ultimo anno. Sarra investe sullo spazio in modo totale e ogni
ambiente del Castello Colonna è a disposizione della sua ricerca: per l’artista la pittura non è mai un
singolo sforzo poetico, va piuttosto pensata nel complesso di un corpo di opere che nel loro insieme
realizzano un tempo, il tempo della pittura, dove Sarra racconta lo spazio della luce e della leggerezza,
in una narrazione mai accondiscendente in cui la freschezza del tratto è sostenuta da un progetto
corposo. Questi lavori rappresentano un’opera unica che, sotto forma di appunti, compone una
partitura altera ed elegante; la musica e le sue note accompagnano non causalmente il percorso
espositivo: nel corso dell’inaugurazione, infatti, pittura e suono si incontreranno nell’esecuzione del
maestro Luigi Esposito.
Nel suo lavoro Sarra sostituisce alla ricognizione spasmodica dell’originalità del “genio” la risata
beffarda dell’artista che sa; sa che la ricerca dell’inedito è soltanto nella testa dei mediocri e dei
superficiali e che invece la forza della ricerca più vera è nel saper riconoscere mille mondi dentro
un’opera che nei dettagli si fa arte.
"..il senso della pittura di Sarra è, innanzi tutto, nel recupero della grammatica della pittura, che non
significa celebrazione dell’immagine (citazionismo), né messa in scena di un processo (concettualismo),
ma rispetto per il coagulo di segno e superficie nel quadro e se lascia talvolta in evidenza, a margine, la
cruda tela fa sì che il disegno, libero foriero dell’idea, sfidi di continuo l’intellegibilità della forma, al
contempo grammatica e sintassi di segni..." Marcello Carriero
Claudio Libero Pisano. Proseguendo una collaudata consuetudine il CIAC torna a parlare di pittura e lo
fa affidando i suoi spazi all’artista romano, con una personale che racconta la sua ricerca più recente. Il
percorso espositivo non segue una lettura antologica, piuttosto mostra un progetto in atto, attraverso
un nucleo di dipinti realizzati nell’ultimo anno. Sarra investe sullo spazio in modo totale e ogni
ambiente del Castello Colonna è a disposizione della sua ricerca: per l’artista la pittura non è mai un
singolo sforzo poetico, va piuttosto pensata nel complesso di un corpo di opere che nel loro insieme
realizzano un tempo, il tempo della pittura, dove Sarra racconta lo spazio della luce e della leggerezza,
in una narrazione mai accondiscendente in cui la freschezza del tratto è sostenuta da un progetto
corposo. Questi lavori rappresentano un’opera unica che, sotto forma di appunti, compone una
partitura altera ed elegante; la musica e le sue note accompagnano non causalmente il percorso
espositivo: nel corso dell’inaugurazione, infatti, pittura e suono si incontreranno nell’esecuzione del
maestro Luigi Esposito.
Nel suo lavoro Sarra sostituisce alla ricognizione spasmodica dell’originalità del “genio” la risata
beffarda dell’artista che sa; sa che la ricerca dell’inedito è soltanto nella testa dei mediocri e dei
superficiali e che invece la forza della ricerca più vera è nel saper riconoscere mille mondi dentro
un’opera che nei dettagli si fa arte.
"..il senso della pittura di Sarra è, innanzi tutto, nel recupero della grammatica della pittura, che non
significa celebrazione dell’immagine (citazionismo), né messa in scena di un processo (concettualismo),
ma rispetto per il coagulo di segno e superficie nel quadro e se lascia talvolta in evidenza, a margine, la
cruda tela fa sì che il disegno, libero foriero dell’idea, sfidi di continuo l’intellegibilità della forma, al
contempo grammatica e sintassi di segni..." Marcello Carriero
20
aprile 2013
Alessandro Sarra – L’inedito di Mozart e altri appunti per la rivoluzione
Dal 20 aprile al 23 giugno 2013
arte contemporanea
Location
CIAC – CENTRO INTERNAZIONALE PER L’ARTE CONTEMPORANEA – CASTELLO COLONNA
Genazzano, Piazza San Nicola, 4, (Roma)
Genazzano, Piazza San Nicola, 4, (Roma)
Orario di apertura
sabato – domenica – venerdì su appuntamento
10.00 – 13.00
16.00 – 19.00
Vernissage
20 Aprile 2013, h 11.30
Autore
Curatore