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Alessandro Sciaraffa
Tre colori scandiscono il ritmo della mostra: verde, rosso e bianco, l’invito, anche esso opera dell’artista, funziona come mappa illustrativa del nuovo percorso che andremo a scoprire.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La sua ricerca nasce da un forte interesse per l’interazione uomo-spazio, partendo da questi presupposti ha creato un opera d’arte che si mette in moto, che segue il dinamismo o la staticità del corpo umano
Diabolico e intrigante
Sciaraffa obbliga
l’incedere dell’osservatore
che deve essere cauto, ad ogni angolo si cela una possibile imboscata , degli indovinelli da risolvere, l’artista pone sparsi qua e là degli indizi ma non svela mai
la soluzione, può essere pura rappresentazione machiavellica di un emozione o espressione alta di costruttivismo
moderno in cui è lo spazio
a disegnare la scultura.
Il significante contrasta con il significato nell’installazione troviamo una stanza piena di foglie secche
ma un diverso elemento interviene a stravolgere la percezione , ed è così che ci si ritrova ad immergere i piedi sulla riva agitata del mare, annullare i limiti della comprensione sociale, eliminare il preconcetto è il
fine di Alessandro Sciaraffa. Dare per scontato che una cosa sia come appare è un difetto sociale radicato che lentamente si sta smussando, raccolte tali conclusioni egli nella sua ricerca studia la formula per rappresentare questa lenta trasformazione.
Diabolico e intrigante
Sciaraffa obbliga
l’incedere dell’osservatore
che deve essere cauto, ad ogni angolo si cela una possibile imboscata , degli indovinelli da risolvere, l’artista pone sparsi qua e là degli indizi ma non svela mai
la soluzione, può essere pura rappresentazione machiavellica di un emozione o espressione alta di costruttivismo
moderno in cui è lo spazio
a disegnare la scultura.
Il significante contrasta con il significato nell’installazione troviamo una stanza piena di foglie secche
ma un diverso elemento interviene a stravolgere la percezione , ed è così che ci si ritrova ad immergere i piedi sulla riva agitata del mare, annullare i limiti della comprensione sociale, eliminare il preconcetto è il
fine di Alessandro Sciaraffa. Dare per scontato che una cosa sia come appare è un difetto sociale radicato che lentamente si sta smussando, raccolte tali conclusioni egli nella sua ricerca studia la formula per rappresentare questa lenta trasformazione.
11
febbraio 2004
Alessandro Sciaraffa
Dall'undici febbraio al 06 marzo 2004
arte contemporanea
Location
MACHE’
Torino, Via Della Consolata, 9/G, (Torino)
Torino, Via Della Consolata, 9/G, (Torino)
Orario di apertura
lunedì/sabato 19.00-2.00
Vernissage
11 Febbraio 2004, ore 21