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Alessandro Spadari – Riflessioni 20.10
Nell’opera di Spadari il paesaggio interiore ed esteriore si uniscono in una pittura attenta alle modifiche tonali del colore e a quelle emozionali dell’anima. Non rappresenta la natura in modo descrittivo, filtra i viaggi. Dopo oltre dieci anni di attività ha inserito grandi petroliere abbandonate
Comunicato stampa
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P.O.W Gallery inaugura la programmazione alla Torre di San Mauro con la personale di Alessandro Spadari.
Nell’opera dell’artista milanese il paesaggio interiore ed esteriore si compenetrano in una pittura attenta alle variazioni tonali del colore così come a quelle emozionali dell’anima.
Non rappresenta la natura in modo descrittivo; l’immaginazione è toccata in profondità.
Benchè la pittura di paesaggio sia uno dei filoni che percorrono la storia dell’arte italiana e diversi artisti si siano confrontati con la natura e le sue forme il lavoro di Spadari è diverso da quello dei naturalisti lombardi dove c’era una stesura stratificata, fatta di paste dense e spesse. Il suo colore è steso a vari livelli ma presenta lievi trapassi tonali.
Trae suggestione da visioni naturali di montagne appenniniche, vulcani siculi, ambienti lacustri e marine tirreniche, nebbie, e restituisce sulla tela la risonanza interiore di queste visioni. Filtra i viaggi, li vive ed interpreta, li seleziona attraverso la sua sensibilità.
Le colature di colore sono sinonimo di pioggia o acqua che scorre. Le accensioni luminose dei rossi e dei magenta possono diventare albe luminose o tramonti infuocati. Le tracce ocra e marrone possono costituire lo strato magmatico dei vulcani.
Ci sono momenti in cui la terra è ferma e altri in cui è in tempesta e ciò corrisponde a due modi di dipingere: uno meditativo e l’altro più istintivo e passionale.
Il fare di Spadari ha un che di temerario, nel suo mostrarsi cosi meditativo e cosi caparbio, nell’affrontare una continua sfida tecnica e intellettuale: un lavoro che sul “muro della pittura” mescola e dichiara apertamente diverse citazioni romantiche, moderne e contemporanee.
La materia pittorica – sempre liquida, a volte nebulizzata, colata, diluita, tamponata – compone un gioco di luci, ombre e prospettive se osservata da una certa distanza. Ma vista da vicino riconquista tutta la folgorante autonomia del vero colore.
Dopo oltre 10 anni di attività sul paesaggio ha sentito recentemente il bisogno di "smuovere" il lavoro, di cercarne un nuovo limite. Da qui l’ idea dell’ inserimento di un elemento iconografico che dia all'opera una nuova valenza e visione, senza scardinarne le tematiche emotive. Questa nuova serie di opere, con la presenza forte di queste grandi petroliere, abbandonate, alla deriva, pongono silenziosamente delle domande, mediante le quali lo spettatore, intimamente, deve rispondere a sè stesso.
Ci raccontano di viaggi? Di luoghi e persone, di solitudini?...
Alessandro Spadari è nato nel 1969 a Milano, dove vive e lavora.
Figlio d’arte, si diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove insegna pittura.
Numerose le personali presentate negli ultimi anni. Nel 2001 ”Petrolio” alla Galleria Ragno di Milano, “Viaggio al termine della notte” presentata sia a Milano che al Castello di Belgioioso (Pavia), “Generazioni” al Museo dell’Arte Contemporanea e dell’Informazione di Senigallia. Nel 2003 presenta “Appunti di viaggio” allo Spazio Obraz di Milano. Nel 2004 allestisce la personale “Terre emerse” nel Castello di Zavattarello (Pavia) e “Tele-Vision” allo “Spazio Vita” di Milano, pensata per il terzo ciclo di mostre “Giovani Artisti e Non Profit”. Nel 2005 espone “…nella sperduta acqua” presso la Galleria delle Battaglie di Brescia e New proposal alla Galleria Carzaniga di Basilea.
Nel 2006 con “Viaggio in Italia” alla galleria Spirale di Verona e Pietrasanta :
Sempre nel 2006, “Della natura.il peccato” alla Galleria Costantini di Milano a cui segue a Villa Banfi di Carnate “Una misura del Paesaggio”.
Il 2007 si apre con la mostra “Bianco metafisico” alla galleria Rosso27 di Roma, “Acqua di stelle” alla galleria Factory di Modena e “Sehnsucht” alla Galleria Arte e Altro di Gattinara.
Nel 2008 presenta “True colors” alla galleria Spirale di Monza.
Nel 2009 “Opus Incertum” a cura di Valerio Deho alla Galleria delle battaglie di Brescia.
“Variazioni sul tema del paesaggio” a cura di Maurio Giufrè alle Terme di Saint Vincent.
Ha vinto il 1°Premio al concorso nazionale di pittura Paolo Parati di Vittuone, il premio giovani al XXV premio città di Sulmona, e nel 2005 il 1° premio alla X edizione del premio Morlotti di Imbersago.
Nell’opera dell’artista milanese il paesaggio interiore ed esteriore si compenetrano in una pittura attenta alle variazioni tonali del colore così come a quelle emozionali dell’anima.
Non rappresenta la natura in modo descrittivo; l’immaginazione è toccata in profondità.
Benchè la pittura di paesaggio sia uno dei filoni che percorrono la storia dell’arte italiana e diversi artisti si siano confrontati con la natura e le sue forme il lavoro di Spadari è diverso da quello dei naturalisti lombardi dove c’era una stesura stratificata, fatta di paste dense e spesse. Il suo colore è steso a vari livelli ma presenta lievi trapassi tonali.
Trae suggestione da visioni naturali di montagne appenniniche, vulcani siculi, ambienti lacustri e marine tirreniche, nebbie, e restituisce sulla tela la risonanza interiore di queste visioni. Filtra i viaggi, li vive ed interpreta, li seleziona attraverso la sua sensibilità.
Le colature di colore sono sinonimo di pioggia o acqua che scorre. Le accensioni luminose dei rossi e dei magenta possono diventare albe luminose o tramonti infuocati. Le tracce ocra e marrone possono costituire lo strato magmatico dei vulcani.
Ci sono momenti in cui la terra è ferma e altri in cui è in tempesta e ciò corrisponde a due modi di dipingere: uno meditativo e l’altro più istintivo e passionale.
Il fare di Spadari ha un che di temerario, nel suo mostrarsi cosi meditativo e cosi caparbio, nell’affrontare una continua sfida tecnica e intellettuale: un lavoro che sul “muro della pittura” mescola e dichiara apertamente diverse citazioni romantiche, moderne e contemporanee.
La materia pittorica – sempre liquida, a volte nebulizzata, colata, diluita, tamponata – compone un gioco di luci, ombre e prospettive se osservata da una certa distanza. Ma vista da vicino riconquista tutta la folgorante autonomia del vero colore.
Dopo oltre 10 anni di attività sul paesaggio ha sentito recentemente il bisogno di "smuovere" il lavoro, di cercarne un nuovo limite. Da qui l’ idea dell’ inserimento di un elemento iconografico che dia all'opera una nuova valenza e visione, senza scardinarne le tematiche emotive. Questa nuova serie di opere, con la presenza forte di queste grandi petroliere, abbandonate, alla deriva, pongono silenziosamente delle domande, mediante le quali lo spettatore, intimamente, deve rispondere a sè stesso.
Ci raccontano di viaggi? Di luoghi e persone, di solitudini?...
Alessandro Spadari è nato nel 1969 a Milano, dove vive e lavora.
Figlio d’arte, si diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove insegna pittura.
Numerose le personali presentate negli ultimi anni. Nel 2001 ”Petrolio” alla Galleria Ragno di Milano, “Viaggio al termine della notte” presentata sia a Milano che al Castello di Belgioioso (Pavia), “Generazioni” al Museo dell’Arte Contemporanea e dell’Informazione di Senigallia. Nel 2003 presenta “Appunti di viaggio” allo Spazio Obraz di Milano. Nel 2004 allestisce la personale “Terre emerse” nel Castello di Zavattarello (Pavia) e “Tele-Vision” allo “Spazio Vita” di Milano, pensata per il terzo ciclo di mostre “Giovani Artisti e Non Profit”. Nel 2005 espone “…nella sperduta acqua” presso la Galleria delle Battaglie di Brescia e New proposal alla Galleria Carzaniga di Basilea.
Nel 2006 con “Viaggio in Italia” alla galleria Spirale di Verona e Pietrasanta :
Sempre nel 2006, “Della natura.il peccato” alla Galleria Costantini di Milano a cui segue a Villa Banfi di Carnate “Una misura del Paesaggio”.
Il 2007 si apre con la mostra “Bianco metafisico” alla galleria Rosso27 di Roma, “Acqua di stelle” alla galleria Factory di Modena e “Sehnsucht” alla Galleria Arte e Altro di Gattinara.
Nel 2008 presenta “True colors” alla galleria Spirale di Monza.
Nel 2009 “Opus Incertum” a cura di Valerio Deho alla Galleria delle battaglie di Brescia.
“Variazioni sul tema del paesaggio” a cura di Maurio Giufrè alle Terme di Saint Vincent.
Ha vinto il 1°Premio al concorso nazionale di pittura Paolo Parati di Vittuone, il premio giovani al XXV premio città di Sulmona, e nel 2005 il 1° premio alla X edizione del premio Morlotti di Imbersago.
18
aprile 2010
Alessandro Spadari – Riflessioni 20.10
Dal 18 aprile al 16 maggio 2010
arte contemporanea
Location
POW GALLERY – TORRE DI SAN MAURO
Almese, Vicolo San Mauro, (Torino)
Almese, Vicolo San Mauro, (Torino)
Orario di apertura
venerdì e sabato 16-19,30
domenica 10,30-19,30
Vernissage
18 Aprile 2010, ore 17,00
Autore
Curatore