Artista italiano, attualmente vive e lavora a Parigi.

Alessandro Stella da diversi anni lavora intorno a un personaggio chiamato«SUPERSTAR». Questa figura vive in un universo immaginario ; la sua realtà. Egli modella il suo aspetto e quello degli esseri che lo circondano. Si disvela e si cela dietro a un « logo ». Diventa oggetto, immagine, presenza, ci appare in movimento.

L´artista ha scelto Roma per presentare la sua nuova opera«GLIOBLASTOMA MULTIFORME», parte di un progetto che da diverso tempo sta sviluppando. Questo episodio del suo personaggio è una riflessione sulla solitudine e la sofferenza nella malattia, trasformata visivamente in una installazione video e dei disegni.



Nel luogo d´incontro fra il mare e la terra, tutto è morbido, delicato, fertile. Passeggiare sulla spiaggia sprofondando nel bagnasciuga è sempre un´esperienza di scoperta ma anche una sensazione di compenetrazione con altri corpi, quasi come se si entrasse in un nuovo mondo, immergendoci lentamente, come nelle sabbie mobili. Nel camminare i piedi smuovono il terreno e spesso compaiono piccoli cristalli, conchiglie e altri oggetti, segnali di universi paralleli al nostro sguardo. Una volta ho trovato una piccola mattonella incisa, con strani caratteri, probabilmente un testo decomposto dal flusso della marea, ma nella mia mente di fanciullo, ciò pareva un segnale di un’altro universo inviatomi per aprire la mia consapevolezza a queste realtà parallele. Anche Superstar nella sua ultima comparsa, in una dimensione interiore, trova preziosi oggetti, forse elementi di una decomposizione del vivere. Forse le tracce della memoria di Elle, che ormai manipolata dalla solitudine e dalla alterazione della mente ammalata chiama a se le presenze che più non riconosce. Figure misteriose passano nel suo spazio mentale, queste nuove presenze la circondano, ma non sa se fidarsene, tenta comunque un dialogo una relazione. Aiutata da Superstar che attraversa le nostre rappresentazioni adattandosi ad esse e rigenerandole in nuove funzioni, creando strumenti che accompagnano i nostri sentimenti o li trasformano nelle nostre paure. La dimensione narrativa, molto libera e decodificata, percorre i nostri pensieri più personali, le nostre pulsioni più segrete. Da queste scaturiscono nuovi significati, nuovi supporti al domani che ci aspetta. In un percorso continuo che cresce e si ramifica toccando anche i nostri momenti di incertezza e angoscia.

Domenico OLIVERO