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Alessandro Tiarini – Il miracolo del monaco dissotterrato e assolto di disobbedienza
L’affresco di Alessandro Tiarini, rimosso dal Chiostro Ottagonale detto “dei Carracci” in San Michele in Bosco, torna al luogo di origine dopo l’intervento di restauro ad opera del laboratorio Ottorino Nonfarmale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 1 ottobre 2009, alle ore 18
presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli
Sala Vasari del Complesso Monumentale di San Michele in Bosco
(Via G.C. Pupilli, 1 - 40136 Bologna)
presentazione dell’affresco di Alessandro Tiarini (1577-1668)
Il miracolo del monaco
dissotterrato e assolto di disobbedienza
restaurato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
L’affresco di Alessandro Tiarini, rimosso dal Chiostro Ottagonale detto “dei Carracci” in San Michele in Bosco, torna al luogo di origine dopo l’intervento di restauro ad opera del laboratorio Ottorino Nonfarmale.
La Fondazione CARISBO ha stipulato nel luglio del 2007 una convenzione con la Curia Arcivescovile e l’Istituto Ortopedico Rizzoli per la cura, la valorizzazione e la gestione della parte monumentale di San Michele in Bosco. In virtù di tale convenzione la parte monumentale del complesso diventa uno dei luoghi del Museo della Città.
Primo atto concreto di collaborazione fra lo IOR e la Fondazione CARISBO è stato il restauro a cura della Fondazione di un grande affresco di Alessandro Tiarini staccato dal chiostro dei Carracci oltre trent’anni orsono per salvaguardarlo dall’umidità e dagli altri agenti atmosferici che minacciavano di rovinarlo definitivamente come accaduto agli altri scomparti del Chiostro Ottagonale. Da allora è rimasto custodito nei laboratori di Ottorino Nonfarmale, che ne eseguì a suo tempo il distacco e che oggi, su incarico della Fondazione CARISBO, ha eseguito il restauro che lo ha riportato all’antico splendore. L’affresco verrà ricollocato temporaneamente nella “manica lunga” del convento, il più lungo vano architettonico della città di Bologna. È il luogo più vicino al Chiostro che permette una corretta conservazione dell’affresco.
Il dipinto murale figurava nello scomparto centrale della settima campata del Chiostro Ottagonale. Raffigura Il miracolo del monaco dissotterrato e assolto di disobbedienza, parte del ciclo di storie della Vita di San Benedetto, eseguite tra il 1604 e il 1605 da Ludovico Carracci e i suoi allievi e da Guido Reni. Lo scomparto, realizzato a cantiere chiuso da Alessandro Tiarini, era in origine uno dei due assegnati a Guido Reni, che tuttavia ne realizzò solo uno.
Alessandro Tiarini (1577-1668), si forma a Bologna presso Prospero Fontana e Bartolomeo Cesi, prima di entrare a Firenze nella bottega di Domenico Cresti detto il Passignano. Tornato nella sua città si avvicina a Ludovico Carracci, recependone le istanze naturalistiche della sua nuova pittura. Oltre alle opere licenziate a Bologna (tra cui i dipinti in San Petronio e San Domenico), si ricordano i lavori svolti a Reggio Emilia, tra cui gli affreschi nella Basilica della Ghiara e diverse pale d’altare nelle chiese cittadine. Sensibile interprete dell’iconografia sacra, Tiarini declina i soggetti con mirabile sapienza scenografica dando vita ad impaginazioni solenni, con figure poste in abili scorci entro soluzioni luministiche dagli effetti teatrali.
San Michele in Bosco - Il complesso monumentale
Iniziato nel 1437 dai monaci olivetani, ha affascinato nei secoli i suoi tanti visitatori, tra cui papi, sovrani, principi e condottieri, non solo per la grandiosa vista della città che dal convento si poteva - e si può tuttora - ammirare, ma anche per lo spettacolo di uno fra i più imponenti e solenni complessi monastici presenti in Italia.
Ancora oggi sono visitabili alcuni gioielli architettonici come il dormitorio, detto anche “manica lunga”, una galleria monumentale su cui si affacciavano le cellette dei monaci lunga 162 metri, la biblioteca del 1517, riccamente decorata, che conserva una delle più complete e rare collezioni librarie esistenti in campo ortopedico - 28.000 volumi - e di strumenti chirurgici, lo studio Putti, che custodisce 17 manoscritti, 66 incunaboli, 238 cinquecentine, il chiostro ottagonale, unico per il modo in cui ibrida la tipologia tradizionale del chiostro con quella dell’architettura civile nei cortili di ville e palazzi, la sala Vasari, l’antico refettorio, costruito nel 1445 e decorato nel 1539 da Giorgio Vasari.
Il convento e la collina di San Michele in Bosco furono acquistati alla fine del XIX secolo dal famoso chirurgo bolognese Francesco Rizzoli, che affidò un lascito alla Provincia di Bologna affinché vi realizzasse un istituto di cura specializzato nell’ortopedia. L’Istituto Ortopedico Rizzoli fu inaugurato nel 1896 e presto divenne uno tra i migliori ospedali ortopedici del mondo per dimensioni, attrezzature, organizzazione, ricerca e didattica.
Programma
Saluti
dott. GIOVANNI BALDI Direttore Generale Istituto Ortopedico Rizzoli
prof. FABIO ROVERSI-MONACO Presidente Fondazione CARISBO
Interventi
dott.ssa ELENA ROSSONI Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici di Bologna
OTTORINO NONFARMALE Restauratore
Visita all’affresco restaurato
Concerto per organo di Andrea Macinanti
Chiesa di San Michele in Bosco - ore 19 - con musiche di Michel Angelo Rossi, Cristoforo Malvezzi, Aurelio Bonelli, Adriano Banchieri, Girolamo Frescobaldi
presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli
Sala Vasari del Complesso Monumentale di San Michele in Bosco
(Via G.C. Pupilli, 1 - 40136 Bologna)
presentazione dell’affresco di Alessandro Tiarini (1577-1668)
Il miracolo del monaco
dissotterrato e assolto di disobbedienza
restaurato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
L’affresco di Alessandro Tiarini, rimosso dal Chiostro Ottagonale detto “dei Carracci” in San Michele in Bosco, torna al luogo di origine dopo l’intervento di restauro ad opera del laboratorio Ottorino Nonfarmale.
La Fondazione CARISBO ha stipulato nel luglio del 2007 una convenzione con la Curia Arcivescovile e l’Istituto Ortopedico Rizzoli per la cura, la valorizzazione e la gestione della parte monumentale di San Michele in Bosco. In virtù di tale convenzione la parte monumentale del complesso diventa uno dei luoghi del Museo della Città.
Primo atto concreto di collaborazione fra lo IOR e la Fondazione CARISBO è stato il restauro a cura della Fondazione di un grande affresco di Alessandro Tiarini staccato dal chiostro dei Carracci oltre trent’anni orsono per salvaguardarlo dall’umidità e dagli altri agenti atmosferici che minacciavano di rovinarlo definitivamente come accaduto agli altri scomparti del Chiostro Ottagonale. Da allora è rimasto custodito nei laboratori di Ottorino Nonfarmale, che ne eseguì a suo tempo il distacco e che oggi, su incarico della Fondazione CARISBO, ha eseguito il restauro che lo ha riportato all’antico splendore. L’affresco verrà ricollocato temporaneamente nella “manica lunga” del convento, il più lungo vano architettonico della città di Bologna. È il luogo più vicino al Chiostro che permette una corretta conservazione dell’affresco.
Il dipinto murale figurava nello scomparto centrale della settima campata del Chiostro Ottagonale. Raffigura Il miracolo del monaco dissotterrato e assolto di disobbedienza, parte del ciclo di storie della Vita di San Benedetto, eseguite tra il 1604 e il 1605 da Ludovico Carracci e i suoi allievi e da Guido Reni. Lo scomparto, realizzato a cantiere chiuso da Alessandro Tiarini, era in origine uno dei due assegnati a Guido Reni, che tuttavia ne realizzò solo uno.
Alessandro Tiarini (1577-1668), si forma a Bologna presso Prospero Fontana e Bartolomeo Cesi, prima di entrare a Firenze nella bottega di Domenico Cresti detto il Passignano. Tornato nella sua città si avvicina a Ludovico Carracci, recependone le istanze naturalistiche della sua nuova pittura. Oltre alle opere licenziate a Bologna (tra cui i dipinti in San Petronio e San Domenico), si ricordano i lavori svolti a Reggio Emilia, tra cui gli affreschi nella Basilica della Ghiara e diverse pale d’altare nelle chiese cittadine. Sensibile interprete dell’iconografia sacra, Tiarini declina i soggetti con mirabile sapienza scenografica dando vita ad impaginazioni solenni, con figure poste in abili scorci entro soluzioni luministiche dagli effetti teatrali.
San Michele in Bosco - Il complesso monumentale
Iniziato nel 1437 dai monaci olivetani, ha affascinato nei secoli i suoi tanti visitatori, tra cui papi, sovrani, principi e condottieri, non solo per la grandiosa vista della città che dal convento si poteva - e si può tuttora - ammirare, ma anche per lo spettacolo di uno fra i più imponenti e solenni complessi monastici presenti in Italia.
Ancora oggi sono visitabili alcuni gioielli architettonici come il dormitorio, detto anche “manica lunga”, una galleria monumentale su cui si affacciavano le cellette dei monaci lunga 162 metri, la biblioteca del 1517, riccamente decorata, che conserva una delle più complete e rare collezioni librarie esistenti in campo ortopedico - 28.000 volumi - e di strumenti chirurgici, lo studio Putti, che custodisce 17 manoscritti, 66 incunaboli, 238 cinquecentine, il chiostro ottagonale, unico per il modo in cui ibrida la tipologia tradizionale del chiostro con quella dell’architettura civile nei cortili di ville e palazzi, la sala Vasari, l’antico refettorio, costruito nel 1445 e decorato nel 1539 da Giorgio Vasari.
Il convento e la collina di San Michele in Bosco furono acquistati alla fine del XIX secolo dal famoso chirurgo bolognese Francesco Rizzoli, che affidò un lascito alla Provincia di Bologna affinché vi realizzasse un istituto di cura specializzato nell’ortopedia. L’Istituto Ortopedico Rizzoli fu inaugurato nel 1896 e presto divenne uno tra i migliori ospedali ortopedici del mondo per dimensioni, attrezzature, organizzazione, ricerca e didattica.
Programma
Saluti
dott. GIOVANNI BALDI Direttore Generale Istituto Ortopedico Rizzoli
prof. FABIO ROVERSI-MONACO Presidente Fondazione CARISBO
Interventi
dott.ssa ELENA ROSSONI Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici di Bologna
OTTORINO NONFARMALE Restauratore
Visita all’affresco restaurato
Concerto per organo di Andrea Macinanti
Chiesa di San Michele in Bosco - ore 19 - con musiche di Michel Angelo Rossi, Cristoforo Malvezzi, Aurelio Bonelli, Adriano Banchieri, Girolamo Frescobaldi
01
ottobre 2009
Alessandro Tiarini – Il miracolo del monaco dissotterrato e assolto di disobbedienza
01 ottobre 2009
presentazione
Location
COMPLESSO MONUMENTALE SAN MICHELE IN BOSCO
Bologna, Via Giulio Cesare Pupilli, 1, (Bologna)
Bologna, Via Giulio Cesare Pupilli, 1, (Bologna)
Vernissage
1 Ottobre 2009, ore 18
Autore