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Alessandro Verdi – Sulla pelle della pittura
Alessandro Verdi ha progettato un percorso lungo le sale de La Pelanda che si snoda attraverso installazioni che dialogano con l’architettura dello spazio. Le opere sono tutte di grandi dimensioni, alcune in moduli di 250×180 cm. costituite da pannelli di legno su cui l’artista interviene direttamente con la grafite, oppure grandi carte ad acrilico stese sul pavimento (in mostra una di 10 metri), o intarsiate da migliaia di piccoli pezzi di carta come a formare una pelle mobile e duttile su cui poi interviene con piccoli segni minimali (ambiente di 350x300x300 cm)
Comunicato stampa
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Alessandro Verdi
Sulla pelle della pittura
a cura di Achille Bonito Oliva
Nell’ambito del progetto
From La Biennale di Venezia & OPEN to MACRO.
International Perspectives #5
a cura di Paolo De Grandis e Claudio Crescentini
Preview Stampa: 12 aprile ore 11.00
Inaugurazione: 12 aprile 2017 ore 18.30
Apertura al pubblico: 13 aprile – 17 maggio 2017
MACRO Testaccio – La Pelanda
Foyer 2, Teatro Studio 2, Piazza Orazio Giustiniani 4 – Roma
Giunge alla quinta tappa From La Biennale di Venezia & OPEN to MACRO. International Perspectives,
ideato e curato da Paolo De Grandis e Claudio Crescentini, dedicato alla presentazione presso gli spazi
del MACRO di alcune installazioni internazionali provenienti dall’Esposizione Internazionale d’Arte - La
Biennale di Venezia e da OPEN - Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni.
Promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni
Culturali, e organizzato in collaborazione con PDG Arte Communications, il progetto vede convergere
insieme le “prospettive” d’arte di due città che lavorano per far viaggiare le esperienze dell’arte
internazionale sul territorio nazionale. Dalla città lagunare appunto alla Capitale: due città legate da una
tradizione storico-artistica imponente che sono riuscite ad arricchire ulteriormente questo bagaglio per dare
voce e vita all’arte contemporanea e far emergere e valorizzare questa risorsa, ricorrendo ad azioni di
documentazione dell’esistente, di promozioni di iniziative ma anche di connessioni internazionali. Ricerca
avviata da Paolo De Grandis già nel 1995 con l’ideazione dei padiglioni esterni alla Biennale di Venezia e
la presentazione di nuovi paesi.
Alessandro Verdi presenta al MACRO Testaccio un ciclo di lavori che prende le mosse dalla mostra
realizzata alla Biennale di Venezia nel 2009 e curata da Achille Bonito Oliva.
Alessandro Verdi ha progettato un percorso lungo le sale de La Pelanda che si snoda attraverso
installazioni che dialogano con l’architettura dello spazio. Le opere sono tutte di grandi dimensioni, alcune
in moduli di 250x180 cm. costituite da pannelli di legno su cui l’artista interviene direttamente con la grafite,
oppure grandi carte ad acrilico stese sul pavimento (in mostra una di 10 metri), o intarsiate da migliaia di
piccoli pezzi di carta come a formare una pelle mobile e duttile su cui poi interviene con piccoli segni
minimali (ambiente di 350x300x300 cm).
Come scrive Achille Bonito Oliva nel testo in catalogo (Edizioni Fondazione Mudima): “Alessandro Verdi,
seppur combatte con la materia, non la punisce fino al punto di annullarla, ma cerca di contenerne la
brutale presenza mediante la costruzione di una pelle che ne asseconda la plasticità e ne leviga le
asperità. Qui l’artista lavora sulla pelle della pittura, segnalando ed accostando materiali diversi tra loro che
portano a sviluppare lo sguardo tattile dell’osservatore. Così lo sguardo sviluppa un’attenzione più capillare
verso le asperità della superficie e si spinge fino a saggiare con la mano la densità delle miriadi di particelle
accostate e condensate tra loro in un sistema formale altamente narrativo”.
Il lavoro di Verdi si configura qui come un grande schermo dove risuonano fantasmi collettivi e desideri
individuali, estasi e caduta. Le opere mostrano piccole cellule che fluttuano e si relazionano nel vuoto,
come negli Ukiyo-e giapponesi. La complessità dell’uomo contemporaneo, il senso profondo del suo agire
e del suo essere nel mondo e lo spirito del vago sono i temi attorno a cui si svolge la sua pittura e questo
nuovo percorso espositivo.
Sulla pelle della pittura
a cura di Achille Bonito Oliva
Nell’ambito del progetto
From La Biennale di Venezia & OPEN to MACRO.
International Perspectives #5
a cura di Paolo De Grandis e Claudio Crescentini
Preview Stampa: 12 aprile ore 11.00
Inaugurazione: 12 aprile 2017 ore 18.30
Apertura al pubblico: 13 aprile – 17 maggio 2017
MACRO Testaccio – La Pelanda
Foyer 2, Teatro Studio 2, Piazza Orazio Giustiniani 4 – Roma
Giunge alla quinta tappa From La Biennale di Venezia & OPEN to MACRO. International Perspectives,
ideato e curato da Paolo De Grandis e Claudio Crescentini, dedicato alla presentazione presso gli spazi
del MACRO di alcune installazioni internazionali provenienti dall’Esposizione Internazionale d’Arte - La
Biennale di Venezia e da OPEN - Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni.
Promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni
Culturali, e organizzato in collaborazione con PDG Arte Communications, il progetto vede convergere
insieme le “prospettive” d’arte di due città che lavorano per far viaggiare le esperienze dell’arte
internazionale sul territorio nazionale. Dalla città lagunare appunto alla Capitale: due città legate da una
tradizione storico-artistica imponente che sono riuscite ad arricchire ulteriormente questo bagaglio per dare
voce e vita all’arte contemporanea e far emergere e valorizzare questa risorsa, ricorrendo ad azioni di
documentazione dell’esistente, di promozioni di iniziative ma anche di connessioni internazionali. Ricerca
avviata da Paolo De Grandis già nel 1995 con l’ideazione dei padiglioni esterni alla Biennale di Venezia e
la presentazione di nuovi paesi.
Alessandro Verdi presenta al MACRO Testaccio un ciclo di lavori che prende le mosse dalla mostra
realizzata alla Biennale di Venezia nel 2009 e curata da Achille Bonito Oliva.
Alessandro Verdi ha progettato un percorso lungo le sale de La Pelanda che si snoda attraverso
installazioni che dialogano con l’architettura dello spazio. Le opere sono tutte di grandi dimensioni, alcune
in moduli di 250x180 cm. costituite da pannelli di legno su cui l’artista interviene direttamente con la grafite,
oppure grandi carte ad acrilico stese sul pavimento (in mostra una di 10 metri), o intarsiate da migliaia di
piccoli pezzi di carta come a formare una pelle mobile e duttile su cui poi interviene con piccoli segni
minimali (ambiente di 350x300x300 cm).
Come scrive Achille Bonito Oliva nel testo in catalogo (Edizioni Fondazione Mudima): “Alessandro Verdi,
seppur combatte con la materia, non la punisce fino al punto di annullarla, ma cerca di contenerne la
brutale presenza mediante la costruzione di una pelle che ne asseconda la plasticità e ne leviga le
asperità. Qui l’artista lavora sulla pelle della pittura, segnalando ed accostando materiali diversi tra loro che
portano a sviluppare lo sguardo tattile dell’osservatore. Così lo sguardo sviluppa un’attenzione più capillare
verso le asperità della superficie e si spinge fino a saggiare con la mano la densità delle miriadi di particelle
accostate e condensate tra loro in un sistema formale altamente narrativo”.
Il lavoro di Verdi si configura qui come un grande schermo dove risuonano fantasmi collettivi e desideri
individuali, estasi e caduta. Le opere mostrano piccole cellule che fluttuano e si relazionano nel vuoto,
come negli Ukiyo-e giapponesi. La complessità dell’uomo contemporaneo, il senso profondo del suo agire
e del suo essere nel mondo e lo spirito del vago sono i temi attorno a cui si svolge la sua pittura e questo
nuovo percorso espositivo.
12
aprile 2017
Alessandro Verdi – Sulla pelle della pittura
Dal 12 aprile al 17 maggio 2017
arte contemporanea
Location
LA PELANDA
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, 4, (Roma)
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, 4, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a domenica, ore 14.00-20.00
Chiuso il lunedì
Vernissage
12 Aprile 2017, ore 18.30
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore