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Alessandro Vignali – Cosmo interiore
La nuova stagione dei VenerdìOCRA di Montalcino inaugura con una mostra dedicata alla pittura di Alessandro Vignali: pura, profonda, scomoda e intensa, nata come necessità interiore nella continua ricerca di una purezza espressiva assoluta, frutto del rifiuto consapevole di ogni genere e scuola.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alessandro Vignali nasce a Roma nel 1965 e attualmente vive e lavora ad Alviano, in provincia di Terni, dove si è trasferito all'inizio degli anni ’90 dopo un periodo caratterizzato da una serie di viaggi, soprattutto nei Paesi nordici, che hanno notevolmente influenzato la sua arte e la sua visione del mondo.
Vignali inizia a dipingere nella tarda adolescenza e da allora non smette più: la pittura diventa la sua unica attività. Dopo molti anni di lavoro e un gran numero di opere prodotte, la prima mostra per lui arriva nella metà degli anni ’90, in Umbria. Da lì inizia a esporre in diverse gallerie in Italia e all’estero, tra le quali la galleria Il Melone di Rovigo (in una personale a cura di Nicola Galvan) fino alle recenti mostre a Londra, New York, Bratislava e Terni, con una personale a Palazzo di Primavera curata da Enrico Mascelloni. Una sua opera è in mostra permanente al museo di arte contemporanea della stessa città umbra e recentemente un’opera dell’artista è stata selezionata per partecipare alla HCMAB 2016 (la quintaedizione della Himeji Castle Modern Art Biennale) che si terrà a luglio in Giappone.
In questi oltre trent’anni di attività artistica, Vignali ha prodotto un numero straordinario di tele, incentrando la propria cifra espressiva su alcuni soggetti forti e significativi: la guerra, le città del futuro e i volti femminili.
In tutti i quadri dell’artista emerge diuturno, pur se filtrato da una simbologia molto articolata, il proprio conflitto interiore. Siamo tuttavia lontani da una pittura autoreferenziale: una delle grandi doti del pittore è la capacità di sollevare questioni universali e di costringere chi si pone dinanzi alla sua opera a riflettere su se stesso, sui propri turbamenti. Non sono solo i quadri a entrare nell’immaginario dell’osservatore, ma è anche quest’ultimo a essere coinvolto e calamitato dalle tele dando così vita a un interscambio che diventa metapittura.
L’incontro con Vignali e con le sue tele sarà accompagnato da un calice di vino offerto dall’azienda Cupano di Montalcino, una realtà di pregio nata dalla passione di Ornella e Lionel Cousin per questo territorio, che iniziano a frequentare a partire dagli anni settanta e che oggi gli permette di produrre un vino all’interno del quale scoprire “un ricordo, il paesaggio, una stagione, la memoria, un incanto” in una parola Montalcino.
Vignali inizia a dipingere nella tarda adolescenza e da allora non smette più: la pittura diventa la sua unica attività. Dopo molti anni di lavoro e un gran numero di opere prodotte, la prima mostra per lui arriva nella metà degli anni ’90, in Umbria. Da lì inizia a esporre in diverse gallerie in Italia e all’estero, tra le quali la galleria Il Melone di Rovigo (in una personale a cura di Nicola Galvan) fino alle recenti mostre a Londra, New York, Bratislava e Terni, con una personale a Palazzo di Primavera curata da Enrico Mascelloni. Una sua opera è in mostra permanente al museo di arte contemporanea della stessa città umbra e recentemente un’opera dell’artista è stata selezionata per partecipare alla HCMAB 2016 (la quintaedizione della Himeji Castle Modern Art Biennale) che si terrà a luglio in Giappone.
In questi oltre trent’anni di attività artistica, Vignali ha prodotto un numero straordinario di tele, incentrando la propria cifra espressiva su alcuni soggetti forti e significativi: la guerra, le città del futuro e i volti femminili.
In tutti i quadri dell’artista emerge diuturno, pur se filtrato da una simbologia molto articolata, il proprio conflitto interiore. Siamo tuttavia lontani da una pittura autoreferenziale: una delle grandi doti del pittore è la capacità di sollevare questioni universali e di costringere chi si pone dinanzi alla sua opera a riflettere su se stesso, sui propri turbamenti. Non sono solo i quadri a entrare nell’immaginario dell’osservatore, ma è anche quest’ultimo a essere coinvolto e calamitato dalle tele dando così vita a un interscambio che diventa metapittura.
L’incontro con Vignali e con le sue tele sarà accompagnato da un calice di vino offerto dall’azienda Cupano di Montalcino, una realtà di pregio nata dalla passione di Ornella e Lionel Cousin per questo territorio, che iniziano a frequentare a partire dagli anni settanta e che oggi gli permette di produrre un vino all’interno del quale scoprire “un ricordo, il paesaggio, una stagione, la memoria, un incanto” in una parola Montalcino.
25
marzo 2016
Alessandro Vignali – Cosmo interiore
Dal 25 marzo al 20 aprile 2016
arte contemporanea
Location
OCRA – OFFICINA CREATIVA DELL’ABITARE
Montalcino, Via Boldrini, 4, (Siena)
Montalcino, Via Boldrini, 4, (Siena)
Orario di apertura
martedì - venerdì ore 10.00 - 13.00 e 14.00 - 17.30
Vernissage
25 Marzo 2016, ore 19.00
Autore
Curatore