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Alessandro Zaffonato – Return to Nature
La ricerca dell’artista parte da una considerazione: oggi tutti noi siamo obbligati ad avere molti accessori superflui che ci allontanano dalle reali necessità e dall’ambiente che ci circonda. Da questa presa di coscienza, nata durante le numerose escursioni in valli e montagne isolate e lontane dai percorsi turistici, prende spunto la volontà di rappresentare l’ideale ritorno alla natura ritraendo soggetti umani in ambienti incontaminati
Comunicato stampa
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Domenica 3 febbraio sarà inaugurata negli ambienti di Spazio Nadir la mostra fotografica che riassume i due anni di lavoro del fotografo vicentino. La mostra fotografica verrà allestita a Vicenza dopo l'anteprima di Lucca.
La ricerca parte da una considerazione: oggi tutti noi siamo obbligati ad avere molti accessori superflui che ci allontanano dalle reali necessità e dall'ambiente che ci circonda.
Da questa presa di coscienza, nata durante le numerose escursioni in valli e montagne isolate e lontane dai percorsi turistici, prende spunto la volontà di rappresentare l'ideale ritorno alla natura ritraendo soggetti umani in ambienti incontaminati.
Dalla presentazione della serie, curata da Alice Traforti (www.alicetraforti.it):
"[...]Le sue non sono solo escursioni nei territori, ma soprattutto incursioni nella memoria dei luoghi antichi conservata nei ricordi, ormai sbiaditi, degli abitanti di prima generazione che ancora vivono nei paesi, come se l'atto di risvegliare una sorta di coscienza collettiva dormiente fosse il punto di partenza di tutto il processo di ritorno alle origini che sta alla base della sua indagine fotografica.[...]"
Tutte le location utilizzate per gli scatti si trovano fra le montagne venete e trentine e sono state scelte a testimonianza di come a pochi passi da casa si possano ancora trovare piccoli angoli non ancora modificati dalla mano dell'uomo. Le foto sono state volutamente scattate in questa area geografica, territorio che più di ogni altro è stato sfruttato e cementificato, per sollevare un piccolo grido in difesa di questi angoli ancora intatti, dimostrando come il nostro territorio possa ancora offrire dei luoghi mozzafiato che nulla hanno da invidiare a luoghi esotici da preservare e tutelare.
Ogni scatto vuole raccontare, attraverso la composizione e la posa del soggetto, una diversa sensazione che questo riavvicinarsi alla natura può suscitare nell'essere umano. In molti scatti si può notare come il soggetto, ritratto volutamente molto piccolo, abbia assunto una posa di difesa, come a proteggersi di fronte all'immensità ed alla forza della natura; in altri scatti il soggetto viene ritratto in una posa che vuole rappresentare la serenità che l'essere umano può raggiungere una volta spogliati degli oggetti superflui che ognuno di noi oggi è obbligato ad avere ed usare.
Zaffonato inizia a fotografare durante gli studi universitari, come succede a tanti per semplice svago, tuttavia comprende subito come l'espressione fotografia gli sia congeniale per raccontare ciò che sente. Il suo percorso inizia con la fotografia naturalistica, con cui esprime il suo amore per la natura e per gli animali delle sue montagne. In un secondo momento si avvicina, anche grazie a numerosi viaggi alla fotografia di reportage, mentre negli ultimi anni si concentra sul ritratto ambientato e sul nudo, ottenendo riconoscimenti nazionali ed internazionali in 15 stati.
Presso Spazio Nadir, in contrà santa Caterina a Vicenza, saranno esposte le 25 fotografie più significative del progetto stampate in grande formato. La mostra sarà inaugurata domenica 3 febbraio alle ore 11:00 con un brunch di benvenuto. La mostra rimarrà poi visitabile, negli orari di apertura di apertura dell'attività, fino al 28 febbraio.
La ricerca parte da una considerazione: oggi tutti noi siamo obbligati ad avere molti accessori superflui che ci allontanano dalle reali necessità e dall'ambiente che ci circonda.
Da questa presa di coscienza, nata durante le numerose escursioni in valli e montagne isolate e lontane dai percorsi turistici, prende spunto la volontà di rappresentare l'ideale ritorno alla natura ritraendo soggetti umani in ambienti incontaminati.
Dalla presentazione della serie, curata da Alice Traforti (www.alicetraforti.it):
"[...]Le sue non sono solo escursioni nei territori, ma soprattutto incursioni nella memoria dei luoghi antichi conservata nei ricordi, ormai sbiaditi, degli abitanti di prima generazione che ancora vivono nei paesi, come se l'atto di risvegliare una sorta di coscienza collettiva dormiente fosse il punto di partenza di tutto il processo di ritorno alle origini che sta alla base della sua indagine fotografica.[...]"
Tutte le location utilizzate per gli scatti si trovano fra le montagne venete e trentine e sono state scelte a testimonianza di come a pochi passi da casa si possano ancora trovare piccoli angoli non ancora modificati dalla mano dell'uomo. Le foto sono state volutamente scattate in questa area geografica, territorio che più di ogni altro è stato sfruttato e cementificato, per sollevare un piccolo grido in difesa di questi angoli ancora intatti, dimostrando come il nostro territorio possa ancora offrire dei luoghi mozzafiato che nulla hanno da invidiare a luoghi esotici da preservare e tutelare.
Ogni scatto vuole raccontare, attraverso la composizione e la posa del soggetto, una diversa sensazione che questo riavvicinarsi alla natura può suscitare nell'essere umano. In molti scatti si può notare come il soggetto, ritratto volutamente molto piccolo, abbia assunto una posa di difesa, come a proteggersi di fronte all'immensità ed alla forza della natura; in altri scatti il soggetto viene ritratto in una posa che vuole rappresentare la serenità che l'essere umano può raggiungere una volta spogliati degli oggetti superflui che ognuno di noi oggi è obbligato ad avere ed usare.
Zaffonato inizia a fotografare durante gli studi universitari, come succede a tanti per semplice svago, tuttavia comprende subito come l'espressione fotografia gli sia congeniale per raccontare ciò che sente. Il suo percorso inizia con la fotografia naturalistica, con cui esprime il suo amore per la natura e per gli animali delle sue montagne. In un secondo momento si avvicina, anche grazie a numerosi viaggi alla fotografia di reportage, mentre negli ultimi anni si concentra sul ritratto ambientato e sul nudo, ottenendo riconoscimenti nazionali ed internazionali in 15 stati.
Presso Spazio Nadir, in contrà santa Caterina a Vicenza, saranno esposte le 25 fotografie più significative del progetto stampate in grande formato. La mostra sarà inaugurata domenica 3 febbraio alle ore 11:00 con un brunch di benvenuto. La mostra rimarrà poi visitabile, negli orari di apertura di apertura dell'attività, fino al 28 febbraio.
03
febbraio 2019
Alessandro Zaffonato – Return to Nature
Dal 03 al 28 febbraio 2019
fotografia
Location
SPAZIO NADIR
Vicenza, Santa Caterina, 20, (Vicenza)
Vicenza, Santa Caterina, 20, (Vicenza)
Vernissage
3 Febbraio 2019, ore 11
Autore