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Alessio Carrucciu – Sweet Cage
Nella Mostra “Sweet Cage”, personale di Alessio Carrucciu, ci presenta un mondo fuori scala, ironico, fatto di riferimenti, di cibi e trappole. In mostra una serie di oggetti comuni manipolati che guidano nella fusione tra tradizione, cibo e cultura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura a Cagliari l'8 maggio alle ore 18:30 presso la sede de "Il cornetto acustico APS" in Via San Giovanni 219, Cagliari, la mostra Sweet Cage di Alessio Carrucciu.
Mostra personale di Alessio Carrucciu
Alessio Carrucciu ci presenta un mondo fuori scala, ironico, fatto di riferimenti, di cibi e trappole. Con la sua mostra "Sweet Cage", espone una serie di oggetti comuni, esplorando la fusione tra tradizione, cibo e cultura attraverso la manipolazione estetica di oggetti d'uso comune.
Le opere di Carrucciu, nella maggior parte dei casi, rappresentano oggetti banali ingigantiti. Dai dolci e cibi ai gioielli ispirati alla tradizione sarda, ogni pezzo è un inno alla reinterpretazione, al riciclo intelligente.
Tra le opere più interessanti, emergono i dolci legati all'elemento trappola, come la Medusa i cui serpenti vengono trasformati in dolci di plastica o i bignè che fanno da esca nelle trappole per topi. Queste creazioni evocano una profonda riflessione sul concetto di attrazione e pericolo, portandoci a contemplare la natura umana e le tentazioni che la circondano.
L'opera ironica dal titolo "Gulliver", rappresentata semplicemente da due gemelli da uomo in scala 1 a 50, gioielli tipici della tradizione sarda.
Un'altra opera di rilievo è l'hamburger realizzato con ruote di macchina e altri oggetti di plastica, un'iconica rappresentazione del cibo americano che sfida i nostri standard estetici e ci spinge a riflettere sulle implicazioni ambientali della nostra cultura consumistica; il salvagente che si trasforma in una ciambella al cioccolato ricoperta di canditi.
Carrucciu si ispira anche a artisti come Claes Oldenburg, famoso per le sue gigantesche riproduzioni di oggetti quotidiani, evidenziando non solo il legame tra la sua ricerca artistica e la tradizione del ready-made aiutato, ma anche l'elemento celebrativo come nelle opere di Giuseppe Carta; o inteso come elemento sacrale, in questo affine al lavoro di Antonello Dessì nella sua Degustazione Futurista e in "il serpente di pane" del 1987.
La nostra esistenza è intrinsecamente soggetta a luoghi comuni e abitudini percettive. Le opere di Carrucciu ci ricordano questa nostra fragilità, invitandoci a riflettere sulla natura effimera dell'abitudine e sull'importanza di abbracciare l'assurdo, il sorprendente, sfidando le nostre percezioni in una realtà che tendiamo a dare per scontata. La sua è una ricerca intrisa anche di riferimenti all'antropologia del cibo, in quanto esplora il complesso rapporto tra cibo, cultura e società; attraverso la rappresentazione di cibi tradizionali e iconici, l'artista ci invita a riflettere sui nostri comportamenti alimentari e sulle implicazioni culturali e sociali legate all'atto del mangiare.
In un'epoca in cui i cibi spazzatura e gli alti tassi di dipendenza da cibo sono sempre più diffusi, le opere di Carrucciu ci spingono a interrogarci sulle nostre scelte alimentari e sulle conseguenze anche patologiche che possono avere sulla nostra salute e sull'ambiente.
"SWEET CAGE" di Alessio Carrucciu è un invito a esplorare il mondo attraverso gli occhi dell'artista, a riflettere sulle nostre abitudini e a riconsiderare il significato del cibo nella nostra vita quotidiana.
Francesco Cogoni
Quando:
Visitabile dal giovedì al sabato dalle ore 18:30 alle 20:00 oppure su prenotazione al numero 3355205993 sino al 31 maggio.
Dove:
Presso la sede de "Il cornetto acustico APS" in Via San Giovanni 219, Cagliari
Mostra personale di Alessio Carrucciu
Alessio Carrucciu ci presenta un mondo fuori scala, ironico, fatto di riferimenti, di cibi e trappole. Con la sua mostra "Sweet Cage", espone una serie di oggetti comuni, esplorando la fusione tra tradizione, cibo e cultura attraverso la manipolazione estetica di oggetti d'uso comune.
Le opere di Carrucciu, nella maggior parte dei casi, rappresentano oggetti banali ingigantiti. Dai dolci e cibi ai gioielli ispirati alla tradizione sarda, ogni pezzo è un inno alla reinterpretazione, al riciclo intelligente.
Tra le opere più interessanti, emergono i dolci legati all'elemento trappola, come la Medusa i cui serpenti vengono trasformati in dolci di plastica o i bignè che fanno da esca nelle trappole per topi. Queste creazioni evocano una profonda riflessione sul concetto di attrazione e pericolo, portandoci a contemplare la natura umana e le tentazioni che la circondano.
L'opera ironica dal titolo "Gulliver", rappresentata semplicemente da due gemelli da uomo in scala 1 a 50, gioielli tipici della tradizione sarda.
Un'altra opera di rilievo è l'hamburger realizzato con ruote di macchina e altri oggetti di plastica, un'iconica rappresentazione del cibo americano che sfida i nostri standard estetici e ci spinge a riflettere sulle implicazioni ambientali della nostra cultura consumistica; il salvagente che si trasforma in una ciambella al cioccolato ricoperta di canditi.
Carrucciu si ispira anche a artisti come Claes Oldenburg, famoso per le sue gigantesche riproduzioni di oggetti quotidiani, evidenziando non solo il legame tra la sua ricerca artistica e la tradizione del ready-made aiutato, ma anche l'elemento celebrativo come nelle opere di Giuseppe Carta; o inteso come elemento sacrale, in questo affine al lavoro di Antonello Dessì nella sua Degustazione Futurista e in "il serpente di pane" del 1987.
La nostra esistenza è intrinsecamente soggetta a luoghi comuni e abitudini percettive. Le opere di Carrucciu ci ricordano questa nostra fragilità, invitandoci a riflettere sulla natura effimera dell'abitudine e sull'importanza di abbracciare l'assurdo, il sorprendente, sfidando le nostre percezioni in una realtà che tendiamo a dare per scontata. La sua è una ricerca intrisa anche di riferimenti all'antropologia del cibo, in quanto esplora il complesso rapporto tra cibo, cultura e società; attraverso la rappresentazione di cibi tradizionali e iconici, l'artista ci invita a riflettere sui nostri comportamenti alimentari e sulle implicazioni culturali e sociali legate all'atto del mangiare.
In un'epoca in cui i cibi spazzatura e gli alti tassi di dipendenza da cibo sono sempre più diffusi, le opere di Carrucciu ci spingono a interrogarci sulle nostre scelte alimentari e sulle conseguenze anche patologiche che possono avere sulla nostra salute e sull'ambiente.
"SWEET CAGE" di Alessio Carrucciu è un invito a esplorare il mondo attraverso gli occhi dell'artista, a riflettere sulle nostre abitudini e a riconsiderare il significato del cibo nella nostra vita quotidiana.
Francesco Cogoni
Quando:
Visitabile dal giovedì al sabato dalle ore 18:30 alle 20:00 oppure su prenotazione al numero 3355205993 sino al 31 maggio.
Dove:
Presso la sede de "Il cornetto acustico APS" in Via San Giovanni 219, Cagliari
08
maggio 2024
Alessio Carrucciu – Sweet Cage
Dall'otto al 31 maggio 2024
arte contemporanea
Location
Il cornetto acustico aps
Cagliari, Via San Giovanni, 219, (CA)
Cagliari, Via San Giovanni, 219, (CA)
Orario di apertura
dal giovedì al sabato dalle ore 18:30 alle 20:00
oppure su prenotazione al numero 3355205993
Sito web
Autore
Autore testo critico
Produzione organizzazione