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Alessio Fralleone – Crocivisioni
Nel progetto ‘CrociVisioni’ Alessio Fralleone presenta una serie di crocifissioni dove appaiono messaggi commerciali e carta stampata a incorniciare supplizi del corpo e soprattutto dell’anima, in cui l’uomo vessato diventa un mezzo per rappresentare se stesso alla mercé del mercato dell’arte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ho conosciuto Alessio Fralleone durante il vernissage della prima mostra personale di Marco Rèa, tenutasi a rgb46 nel marzo del 2009.
In quell’occasione mi venne presentato dallo stesso Marco, uno strano personaggio che mi diede da visionare alcune cartoline da lui create rappresentanti fatine e folletti, e che mi disse: “…questo è ciò che faccio, si potrebbe organizzare una mostra da te?”. Passarono circa 12 secondi e la risposta fu, ovviamente: “No.”
Per carità, la tecnica c’era, così come la leggerezza e la fantasia che occorrono per rappresentare certi soggetti, ma non era ciò che interessava alla Galleria.
Da lì a pochi mesi, mentre mi trovavo alla finale della rassegna d’arte “Martelive” nelle vesti di giurato della sezione di fotografia, vidi all’opera il vincitore del premio di pittura, o meglio: notai una sorta di polipo che roteava e impattava i sui tentacoli colorati su un foglio di carta semi trasparente di grandi dimensioni. L’immagine che ho stampata nelle retine è proprio quella di un gran turbinio di terre colorate, pennarelli, pastelli e mani variopinte, ma non solo, il polipo era tutto intriso di colore, dalle punte dei capelli ai piedi che, scalzi nella polvere, parevano tenere il ritmo di quella danza che si stava tenendo sul muro a pochi centimetri da lui.
In quel momento mi arrivò il primo schiaffo; sì perché l’immagine di lui al lavoro e soprattutto quella che si stava creando sulla carta era di una potenza e di una decisione che mi lasciò per parecchi minuti immobile, stordito, come se mi dovessi riprendere da una brutta caduta da una certa altezza.
Il secondo schiaffo mi giunse quando, ripresomi dal primo,
lo bloccai a distanza di pochi minuti dall’inizio della sua performance che era già sul finire, dato che la creazione fu di una velocità disarmante; il poco che avevo visto mi bastava per proporgli una mostra in galleria e la sua risposta fu
“Ciao Alessandro!, va bene, anche anche se un po’di tempo fa, quando ti ho mostrato le mie creazioni non mi avevi dato retta…”
SCIAFFF!!!
Era lui! E chi avrebbe mai detto che quelle fatine, che mi diedero la sensazione di una carezza un po’ affettata, potessero trasformarsi in quell’uno-due a pugno chiuso che mi mise alle corde?
Da allora è passato un anno, periodo ndurante il quale ho potuto seguire lo svolgere del lavoro di Alessio e collaborare con lui in più di un’occasione, invitandolo in galleria ad eseguire alcuni livepainting, studiare e apprezzare in pieno la sua tecnica e la sua pittura fatta di corpi ritorti, carni al limite dello strazio, figure livide incorniciate su sfondi appena accennati di mondriana memoria. Nel progetto “Crocivisioni”, Alessio rappresenta una serie di crocifissioni, dove appaiono messaggi commerciali e carta stampata ad incorniciare supplizzi del corpo e soprattutto dell’anima in cui l’uomo vessato diventa un mezzo per rappresentare se stesso alla mercè del mercato dell’arte.
Alessandro Gorla.
In quell’occasione mi venne presentato dallo stesso Marco, uno strano personaggio che mi diede da visionare alcune cartoline da lui create rappresentanti fatine e folletti, e che mi disse: “…questo è ciò che faccio, si potrebbe organizzare una mostra da te?”. Passarono circa 12 secondi e la risposta fu, ovviamente: “No.”
Per carità, la tecnica c’era, così come la leggerezza e la fantasia che occorrono per rappresentare certi soggetti, ma non era ciò che interessava alla Galleria.
Da lì a pochi mesi, mentre mi trovavo alla finale della rassegna d’arte “Martelive” nelle vesti di giurato della sezione di fotografia, vidi all’opera il vincitore del premio di pittura, o meglio: notai una sorta di polipo che roteava e impattava i sui tentacoli colorati su un foglio di carta semi trasparente di grandi dimensioni. L’immagine che ho stampata nelle retine è proprio quella di un gran turbinio di terre colorate, pennarelli, pastelli e mani variopinte, ma non solo, il polipo era tutto intriso di colore, dalle punte dei capelli ai piedi che, scalzi nella polvere, parevano tenere il ritmo di quella danza che si stava tenendo sul muro a pochi centimetri da lui.
In quel momento mi arrivò il primo schiaffo; sì perché l’immagine di lui al lavoro e soprattutto quella che si stava creando sulla carta era di una potenza e di una decisione che mi lasciò per parecchi minuti immobile, stordito, come se mi dovessi riprendere da una brutta caduta da una certa altezza.
Il secondo schiaffo mi giunse quando, ripresomi dal primo,
lo bloccai a distanza di pochi minuti dall’inizio della sua performance che era già sul finire, dato che la creazione fu di una velocità disarmante; il poco che avevo visto mi bastava per proporgli una mostra in galleria e la sua risposta fu
“Ciao Alessandro!, va bene, anche anche se un po’di tempo fa, quando ti ho mostrato le mie creazioni non mi avevi dato retta…”
SCIAFFF!!!
Era lui! E chi avrebbe mai detto che quelle fatine, che mi diedero la sensazione di una carezza un po’ affettata, potessero trasformarsi in quell’uno-due a pugno chiuso che mi mise alle corde?
Da allora è passato un anno, periodo ndurante il quale ho potuto seguire lo svolgere del lavoro di Alessio e collaborare con lui in più di un’occasione, invitandolo in galleria ad eseguire alcuni livepainting, studiare e apprezzare in pieno la sua tecnica e la sua pittura fatta di corpi ritorti, carni al limite dello strazio, figure livide incorniciate su sfondi appena accennati di mondriana memoria. Nel progetto “Crocivisioni”, Alessio rappresenta una serie di crocifissioni, dove appaiono messaggi commerciali e carta stampata ad incorniciare supplizzi del corpo e soprattutto dell’anima in cui l’uomo vessato diventa un mezzo per rappresentare se stesso alla mercè del mercato dell’arte.
Alessandro Gorla.
18
giugno 2010
Alessio Fralleone – Crocivisioni
Dal 18 giugno al primo luglio 2010
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
RGB46
Roma, Piazza Di Santa Maria Liberatrice, 46, (Roma)
Roma, Piazza Di Santa Maria Liberatrice, 46, (Roma)
Orario di apertura
Lunedì 16-01
dal martedì al sabato 10-13/16-01
domenica chiuso
Vernissage
18 Giugno 2010, ore 19:00
Autore
Curatore