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Alessio Schiavon – Il liguaggio universale dell’Arte, alfabeto della anima
Un personale composta da due sezioni: al piano nobile di Palazzo Santo Stefano, sede della Provincia di Padova, una antologica racconta il percorso dell’artista, mentre nel sottostante rifugio antigas del Museo è ambientata una serie di tele che ricordano i bombardamenti del 1944.
Comunicato stampa
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L’artista padovano Alessio Schiavon torna ad esporre nelle prestigiose sale di Palazzo Santo Stefano, sede di rappresentanza della Provincia di Padova in Piazza Antenore. La prima volta fu nell’ottobre 2021 con una prestigiosa bi-personale, accostato alle tele del grande Mario Schifano.
La mostra attuale è una personale e si compone di due sezioni: al piano nobile del Palazzo, una antologica racconta il percorso dell’artista dagli esordi sino alle ultime sperimentazioni, mentre nel sottostante rifugio antigas del Museo di Palazzo Santo Stefano è ambientata una serie di tele che raccontano con il linguaggio simbolico dell’arte, i bombardamenti alleati che colpirono l'Italia nel 1944 e che causarono, oltre alle migliaia di vittime civili, danni irreparabili al patrimonio artistico.
In occasione dell’ 80° anniversario di quegli avvenimenti storici, Schiavon ha realizzato due grandi cicli di opere: il primo è stato esposto nei mesi dii febbraio e marzo nella città martire di Cassino e nell’Abbazia benedettina di Montecassino, entrambe distrutte, successivamente ricostruite e divenute simbolo e monito nel mondo contro gli orrori della guerra; mostra presentata il 23 gennaio con una conferenza stampa in Senato promossa dal Sen. Antonio De Poli dal titolo “L’arte vince sempre” e inserita nella commemorazioni culminate con la visita a Cassino del Presidente della Repubblica.
Il secondo ciclo di opere, Schiavon lo ha realizzato per la sua città, Padova, città dove le bombe distrussero gli affreschi di Mantegna della Cappella Ovetari; la sensibilità del Consigliere Provinciale Vicenzo Gottardo ha colto l’alto valore artistico e di memoria di questo progetto espositivo ed ha aperto le porte del Museo di Palazzo Santo Stefano a queste tele e al pubblico che vorrà ammirarle.
Un’opera (un tricolore, come quello che campeggia sulla locandina ufficiale) è inoltre esposta, grazie all’ANEI, al Museo Nazionale dell’ Internamento di Padova, altro luogo della memoria da visitare assolutamente e che tra l'altro custodisce la Radio Caterina, di cui troverete un racconto nella mostra di Alessio Schiavon.
La sezione antologica ripercorre i soggetti cari all’artista (le nebulose, le connessioni neurali, i cavalli, le velature) e le sue palette cromatiche (dal nero al bianco, i colori del cielo, i colori della terra).
La mostra tematica sui fatti del 1944 racconta invece le tragiche sequenze della guerra: lo scatenarsi della bestia umana, il sangue delle vittime, l’apocalisse dei bombardamenti, la polvere delle macerie, il buio della notte e infine la vita che rinasce. Per terminare con i papaveri della resistenza (e dei veterani), i tricolori della nascita della Repubblica e terminare con immagini di luce.
L’arte di Schiavon parla di sentimenti, di un viaggio interiore, di Storia, di ricordi e di resistenza. Attraverso le sue corolle - che sono sentimenti, frammenti d’anima, emozioni - l’artista racconta la vita. Vita che è più forte di ogni notte dell’anima o della Storia, e rinasce. Sempre.
Le opere diventano allora memoria condivisa, un ponte tra passato e futuro, un anelito di speranza.
La mostra sarà visitabile ogni giorno, inclusi sabato e domenica, dal 14 aprile al 5 maggio compresi, con orario 10-12,30 e 14,30-19,00 con due aperture straordinarie il 25 aprile e 1° maggio. INGRESSO LIBERO.
Catalogo disponibile sul posto.
Palazzo Santo Stefano - Piazza Antenore - Padova
La mostra attuale è una personale e si compone di due sezioni: al piano nobile del Palazzo, una antologica racconta il percorso dell’artista dagli esordi sino alle ultime sperimentazioni, mentre nel sottostante rifugio antigas del Museo di Palazzo Santo Stefano è ambientata una serie di tele che raccontano con il linguaggio simbolico dell’arte, i bombardamenti alleati che colpirono l'Italia nel 1944 e che causarono, oltre alle migliaia di vittime civili, danni irreparabili al patrimonio artistico.
In occasione dell’ 80° anniversario di quegli avvenimenti storici, Schiavon ha realizzato due grandi cicli di opere: il primo è stato esposto nei mesi dii febbraio e marzo nella città martire di Cassino e nell’Abbazia benedettina di Montecassino, entrambe distrutte, successivamente ricostruite e divenute simbolo e monito nel mondo contro gli orrori della guerra; mostra presentata il 23 gennaio con una conferenza stampa in Senato promossa dal Sen. Antonio De Poli dal titolo “L’arte vince sempre” e inserita nella commemorazioni culminate con la visita a Cassino del Presidente della Repubblica.
Il secondo ciclo di opere, Schiavon lo ha realizzato per la sua città, Padova, città dove le bombe distrussero gli affreschi di Mantegna della Cappella Ovetari; la sensibilità del Consigliere Provinciale Vicenzo Gottardo ha colto l’alto valore artistico e di memoria di questo progetto espositivo ed ha aperto le porte del Museo di Palazzo Santo Stefano a queste tele e al pubblico che vorrà ammirarle.
Un’opera (un tricolore, come quello che campeggia sulla locandina ufficiale) è inoltre esposta, grazie all’ANEI, al Museo Nazionale dell’ Internamento di Padova, altro luogo della memoria da visitare assolutamente e che tra l'altro custodisce la Radio Caterina, di cui troverete un racconto nella mostra di Alessio Schiavon.
La sezione antologica ripercorre i soggetti cari all’artista (le nebulose, le connessioni neurali, i cavalli, le velature) e le sue palette cromatiche (dal nero al bianco, i colori del cielo, i colori della terra).
La mostra tematica sui fatti del 1944 racconta invece le tragiche sequenze della guerra: lo scatenarsi della bestia umana, il sangue delle vittime, l’apocalisse dei bombardamenti, la polvere delle macerie, il buio della notte e infine la vita che rinasce. Per terminare con i papaveri della resistenza (e dei veterani), i tricolori della nascita della Repubblica e terminare con immagini di luce.
L’arte di Schiavon parla di sentimenti, di un viaggio interiore, di Storia, di ricordi e di resistenza. Attraverso le sue corolle - che sono sentimenti, frammenti d’anima, emozioni - l’artista racconta la vita. Vita che è più forte di ogni notte dell’anima o della Storia, e rinasce. Sempre.
Le opere diventano allora memoria condivisa, un ponte tra passato e futuro, un anelito di speranza.
La mostra sarà visitabile ogni giorno, inclusi sabato e domenica, dal 14 aprile al 5 maggio compresi, con orario 10-12,30 e 14,30-19,00 con due aperture straordinarie il 25 aprile e 1° maggio. INGRESSO LIBERO.
Catalogo disponibile sul posto.
Palazzo Santo Stefano - Piazza Antenore - Padova
13
aprile 2024
Alessio Schiavon – Il liguaggio universale dell’Arte, alfabeto della anima
Dal 13 aprile al 05 maggio 2024
arte contemporanea
Location
PALAZZO SANTO STEFANO
Padova, Piazza Antenore, 1, (Padova)
Padova, Piazza Antenore, 1, (Padova)
Orario di apertura
10,30-12,30 e 14,30-19,00
Vernissage
13 Aprile 2024, 16,30, su invito
Editore
Acca International
Autore
Curatore
Produzione organizzazione
Patrocini