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Alessio Zanfini – L’altra faccia della maschera
Saranno esposti i suggestivi scatti che Alessio Zanfini ha effettuato al Carnevale di Venezia.
Comunicato stampa
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L'altra faccia della maschera:
Saranno esposti i suggestivi scatti che Alessio Zanfini ha effettuato al Carnevale di Venezia.
Venezia ogni anno durante in Carnevale richiama circa 50.000 turisti in laguna per ammirare le splendide maschere che si incrociano lungo i canali della città galleggiante.
Avvolte da un alone di mistero con tradizione millenaria, le maschere veneziane non celano solo un volto sotto le ceramiche, sotto i lunghi drappi rossi. E' qualcosa di più. Che tu sia uomo o donna, adulto o bambino, a Venezia esiste qualcosa che ti cattura; sono sguardi magnetici, sono odori, sono note musicali che spesso accompagnano le maschere durante le loro lunghe passeggiate, sono sensazioni tattili diabolicamente originate dai vestiti ricchi di piumaggi, rasi, dorature e velluti.
"Una maschera ci dice di più di una faccia" sosteneva Oscar Wilde e solo ammirandola lo si può comprendere. Sono maschere che si raccontano e lo fanno recitando una storia, la loro, che vivono in quelle due settimane di festeggiamenti. Alcuni fanno sfoggio dei loro abiti e dei loro inserti con spavalderia, altri con movimenti dolci e sorrisi che ti avvicinano per essere immortalati e poi ci sono le maschere misteriose e solitarie, quelle che con movenze fugaci si aggirano per Piazza San Marco cercando l'angolo più nascosto per immergersi anonimamente in una realtà surreale, quasi come se volessero debuttare in sordina.
La cornice è offerta dalla città di Venezia che offre la giusta location per un evento del genere, con i suoi mille scorci, i suoi vicoli, i suoi canali, gli odori che si rincorrono fuori dalle taverne o nei pressi dei mercati galleggianti e il gusto che può essere risvegliato se ci si appresta a sorseggiare un'umbra di vino in un'osteria al calar della sera.
Sono scatti che rappresentano una passeggiata indietro nel tempo, quando nel 1094 d.C. le genti, grazie alle maschere a garanzia dell'anonimato, ottenevano un livellamento delle varie divisioni sociali ed era permessa anche la pubblica derisione delle autorità e dell'aristocrazia.
Esiste il Carnevale nelle varie città del mondo, ed esiste a Venezia.
Non c'è null'altro da aggiungere.
Saranno esposti i suggestivi scatti che Alessio Zanfini ha effettuato al Carnevale di Venezia.
Venezia ogni anno durante in Carnevale richiama circa 50.000 turisti in laguna per ammirare le splendide maschere che si incrociano lungo i canali della città galleggiante.
Avvolte da un alone di mistero con tradizione millenaria, le maschere veneziane non celano solo un volto sotto le ceramiche, sotto i lunghi drappi rossi. E' qualcosa di più. Che tu sia uomo o donna, adulto o bambino, a Venezia esiste qualcosa che ti cattura; sono sguardi magnetici, sono odori, sono note musicali che spesso accompagnano le maschere durante le loro lunghe passeggiate, sono sensazioni tattili diabolicamente originate dai vestiti ricchi di piumaggi, rasi, dorature e velluti.
"Una maschera ci dice di più di una faccia" sosteneva Oscar Wilde e solo ammirandola lo si può comprendere. Sono maschere che si raccontano e lo fanno recitando una storia, la loro, che vivono in quelle due settimane di festeggiamenti. Alcuni fanno sfoggio dei loro abiti e dei loro inserti con spavalderia, altri con movimenti dolci e sorrisi che ti avvicinano per essere immortalati e poi ci sono le maschere misteriose e solitarie, quelle che con movenze fugaci si aggirano per Piazza San Marco cercando l'angolo più nascosto per immergersi anonimamente in una realtà surreale, quasi come se volessero debuttare in sordina.
La cornice è offerta dalla città di Venezia che offre la giusta location per un evento del genere, con i suoi mille scorci, i suoi vicoli, i suoi canali, gli odori che si rincorrono fuori dalle taverne o nei pressi dei mercati galleggianti e il gusto che può essere risvegliato se ci si appresta a sorseggiare un'umbra di vino in un'osteria al calar della sera.
Sono scatti che rappresentano una passeggiata indietro nel tempo, quando nel 1094 d.C. le genti, grazie alle maschere a garanzia dell'anonimato, ottenevano un livellamento delle varie divisioni sociali ed era permessa anche la pubblica derisione delle autorità e dell'aristocrazia.
Esiste il Carnevale nelle varie città del mondo, ed esiste a Venezia.
Non c'è null'altro da aggiungere.
17
febbraio 2011
Alessio Zanfini – L’altra faccia della maschera
Dal 17 febbraio al 02 marzo 2011
fotografia
Location
ALCHIMISTA
Torino, Via Delle Rosine, 10, (Torino)
Torino, Via Delle Rosine, 10, (Torino)
Vernissage
17 Febbraio 2011, dalle 19.30
Autore
Curatore