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Alexander Hahn – La Signoria degli Astri
La signoria degli astri è la prima rassegna monografica dedicata in Italia ad Alexander Hahn, videoartista svizzero, conosciuto sulla scena internazionale fin dalla fine degli anni Settanta come pioniere e maestro nell’utilizzo dei new media
Comunicato stampa
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La signoria degli astri è la prima rassegna monografica dedicata in Italia ad Alexander Hahn, videoartista svizzero, conosciuto sulla scena internazionale fin dalla fine degli anni Settanta come pioniere e maestro nell’utilizzo dei new media.
L’intento principale della mostra è di mettere alla prova le potenzialità espressive dell’arte elettronica e delle nuove tecnologie digitali impiegate da Hahn in un confronto serrato, sul piano dei contenuti e su quello formale, con uno dei più straordinari monumenti della tradizione figurativa rinascimentale: il ciclo di dipinti murali del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia
Frutto di tale confronto è The Propitious Stars and the Master of the Staring Eyes, maestosa e complessa video-proiezione realizzata appositamente per l’occasione. L’opera, che mantiene la monumentalità del modello quattrocentesco, si articola come un grande video-affresco: su una parete di 14 metri scorre un flusso continuo di immagini trasmesse da 3 proiettori collegati ad altrettanti lettori sincronizzati. Attraverso una sequenza di dodici tableaux-vivants – uno per ogni mese rappresentato nel ciclo degli affreschi ferraresi – Hahn intesse una rappresentazione a più facce della vita nel XXI secolo, così come i pittori impegnati a Schifanoia avevano composto un ritratto ideale e simbolico del loro universo cortese, sotto il domino del duca Borso.
Scene riprese dall’artista nella Ferrara contemporanea si alternano ad altre girate a New York e ad Amman, in Giordania; a queste si aggiungono brevi spezzoni di video con ambientazioni rurali e di periferia urbana. Sullo sfondo di un paesaggio fantastico generato digitalmente, le immagini evocano una città immaginaria, al di là di ogni confine politico, geografico o cronologico, che riflette l’esistenza nella nostra contemporaneità, in quello che è stato definito «un universo post-einsteiniano, uno spazio senza luoghi».
La rassegna del PAC è stata realizzata dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara con il patrocinio e il contributo dell’Istituto Svizzero di Cultura “ProHelvetia”, ed è a cura di Daniele Gasparinetti di Xing e di Maria Luisa Pacelli, curatrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. Le altre opere selezionate per la mostra, oltre ad offrire l’occasione per ripercorrere la ricerca portata avanti da Hahn dal 1987 ad oggi, creano anche un contesto di riferimento che serve ad illuminare il lavoro svolto dall’artista per The Propitious Stars and the Master of the Staring Eyes. Del suo interesse per il cosmo parla, ad esempio, My Own Private Universe, un’installazione del 1999 composta da tre video-animazioni in computer grafica, ispirata al planetario commissionato da papa Urbano VIII a Tommaso Campanella. Al tema della percezione del tempo sono invece dedicate Plant Cycle, una natura morta realizzata in 3D, che mostra il ciclo vitale di una pianta, dalla nascita fino al deperimento per autocombustione, e The Early Morning Redness in the East, una ripresa, della durata di 24 ore, di uno scorcio dell’appartamento newyorchese dell’artista. I Came Here to Sleep del 1996 e Occurrence on Broadway and Columbus, del 2005, sono invece due video-proiezioni su schermo circolare che trattano il tema della memoria in una prospettiva dagli echi warburghiani.
L’intento principale della mostra è di mettere alla prova le potenzialità espressive dell’arte elettronica e delle nuove tecnologie digitali impiegate da Hahn in un confronto serrato, sul piano dei contenuti e su quello formale, con uno dei più straordinari monumenti della tradizione figurativa rinascimentale: il ciclo di dipinti murali del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia
Frutto di tale confronto è The Propitious Stars and the Master of the Staring Eyes, maestosa e complessa video-proiezione realizzata appositamente per l’occasione. L’opera, che mantiene la monumentalità del modello quattrocentesco, si articola come un grande video-affresco: su una parete di 14 metri scorre un flusso continuo di immagini trasmesse da 3 proiettori collegati ad altrettanti lettori sincronizzati. Attraverso una sequenza di dodici tableaux-vivants – uno per ogni mese rappresentato nel ciclo degli affreschi ferraresi – Hahn intesse una rappresentazione a più facce della vita nel XXI secolo, così come i pittori impegnati a Schifanoia avevano composto un ritratto ideale e simbolico del loro universo cortese, sotto il domino del duca Borso.
Scene riprese dall’artista nella Ferrara contemporanea si alternano ad altre girate a New York e ad Amman, in Giordania; a queste si aggiungono brevi spezzoni di video con ambientazioni rurali e di periferia urbana. Sullo sfondo di un paesaggio fantastico generato digitalmente, le immagini evocano una città immaginaria, al di là di ogni confine politico, geografico o cronologico, che riflette l’esistenza nella nostra contemporaneità, in quello che è stato definito «un universo post-einsteiniano, uno spazio senza luoghi».
La rassegna del PAC è stata realizzata dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara con il patrocinio e il contributo dell’Istituto Svizzero di Cultura “ProHelvetia”, ed è a cura di Daniele Gasparinetti di Xing e di Maria Luisa Pacelli, curatrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. Le altre opere selezionate per la mostra, oltre ad offrire l’occasione per ripercorrere la ricerca portata avanti da Hahn dal 1987 ad oggi, creano anche un contesto di riferimento che serve ad illuminare il lavoro svolto dall’artista per The Propitious Stars and the Master of the Staring Eyes. Del suo interesse per il cosmo parla, ad esempio, My Own Private Universe, un’installazione del 1999 composta da tre video-animazioni in computer grafica, ispirata al planetario commissionato da papa Urbano VIII a Tommaso Campanella. Al tema della percezione del tempo sono invece dedicate Plant Cycle, una natura morta realizzata in 3D, che mostra il ciclo vitale di una pianta, dalla nascita fino al deperimento per autocombustione, e The Early Morning Redness in the East, una ripresa, della durata di 24 ore, di uno scorcio dell’appartamento newyorchese dell’artista. I Came Here to Sleep del 1996 e Occurrence on Broadway and Columbus, del 2005, sono invece due video-proiezioni su schermo circolare che trattano il tema della memoria in una prospettiva dagli echi warburghiani.
08
settembre 2007
Alexander Hahn – La Signoria degli Astri
Dall'otto settembre al 14 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
PAC – PALAZZO MASSARI
Ferrara, Corso Porta Mare, 5, (Ferrara)
Ferrara, Corso Porta Mare, 5, (Ferrara)
Biglietti
€ 3.00, ridotto € 2.00 (giovani dai 18 ai 30 anni titolari della carta giovani, over 65 anni, studenti universitari, categorie convenzionate)
Orario di apertura
Da martedì a domenica, 9.00-13.00 e 15.00-18.00
Vernissage
8 Settembre 2007, ore 18.30
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore