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Alexandra von Burg
La pittura sperimentale di Alexandra von Burg porta l’artista a spaziare dal figurativo all’astratto. Pittura di superficie resa materica, soggetti estrapolati dalla realtà rappresentati da elementi e contesti che trasportano in un’atmosfera fantastica energicamente positiva e dal fascino misterioso.
Comunicato stampa
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Alexandra von Burg nasce nel 1968 in Ticino, dove attualmente vive e pittura.
Nel 2000 comincia il suo percorso artistico da autodidatta.
Alle prime esperienze pittoriche su seta affianca presto la pittura acrilica su tela e tecniche miste in cui sperimenta sempre nuove soluzioni.
Dal 2001 è presente a manifestazioni artistiche a livello nazionale ed internazionale.
Nel 2002 diventa membro dell’Associazione Pittori e Scultori Ticinesi.
Per 10 anni ha tenuto corsi di pittura espressive per bambini nel suo atelier di Tesserete, inoltre ha eseguito diversi murales in edifici pubblici e case private in Ticino.
La sua attività espositiva si svolge in particolare tra Svizzera Italiana e Svizzera Interna, ma non mancano le tappe all’estero.
Appassionato sperimentalismo
La straordinaria libertà creativa di Alexandra von Burg sfugge, intenzionalmente, ad ogni possibile definizione tradizionale; il suo intenso e appassionato sperimentalismo la porta infatti a spaziare dal figurativo all’astratto, da una pittura di superficie ad una
resa esplicitamente materica, dalla scelta di soggetti estrapolati dal reale alla rappresentazione di elementi e di contesti che ci trasportano in un’atmosfera fantastica, ideale, luminosa, pervasa da un’energia positiva dal fascino misterioso.
Nella serie dei paesaggi invita ad immergersi in una natura incontaminata, ad assaporare la vastità degli spazi, la loro sospensione temporale ed il silenzio che li avvolge.
Nel corso degli anni Alexandra von Burg ha elaborato un alfabeto iconografico personale, fortemente simbolico, che caratterizza una serie di dipinti di medio e piccolo formato in cui l’artista dà libero sfogo all’espressività creativa. Attinge all’immaginario collettivo per estrapolare simboli universali dotati di una immediata riconoscibilità per reinterpretarli, secondo il suo stile e secondo la nostra sensibilità contemporanea, in contesti nuovi.
E’ emblematica, in questo senso, la scelta del quadrato visto come la rappresentazione di uno stile di vita banale e ripetitivo, ordinato e pertanto scontato, contrapposto al cerchio che, al contrario, rappresenta da sempre l’equilibrio ma anche la circolarità della vita. Il cerchio può essere una campitura piatta o una sfera, può circoscrivere un perimetro o generare una spirale; in ogni caso, conferisce alla dinamicità della composizione un movimento che non è mai lineare, non è mai prevedibile.
Testo critico di Emanuela Rindi
Nel 2000 comincia il suo percorso artistico da autodidatta.
Alle prime esperienze pittoriche su seta affianca presto la pittura acrilica su tela e tecniche miste in cui sperimenta sempre nuove soluzioni.
Dal 2001 è presente a manifestazioni artistiche a livello nazionale ed internazionale.
Nel 2002 diventa membro dell’Associazione Pittori e Scultori Ticinesi.
Per 10 anni ha tenuto corsi di pittura espressive per bambini nel suo atelier di Tesserete, inoltre ha eseguito diversi murales in edifici pubblici e case private in Ticino.
La sua attività espositiva si svolge in particolare tra Svizzera Italiana e Svizzera Interna, ma non mancano le tappe all’estero.
Appassionato sperimentalismo
La straordinaria libertà creativa di Alexandra von Burg sfugge, intenzionalmente, ad ogni possibile definizione tradizionale; il suo intenso e appassionato sperimentalismo la porta infatti a spaziare dal figurativo all’astratto, da una pittura di superficie ad una
resa esplicitamente materica, dalla scelta di soggetti estrapolati dal reale alla rappresentazione di elementi e di contesti che ci trasportano in un’atmosfera fantastica, ideale, luminosa, pervasa da un’energia positiva dal fascino misterioso.
Nella serie dei paesaggi invita ad immergersi in una natura incontaminata, ad assaporare la vastità degli spazi, la loro sospensione temporale ed il silenzio che li avvolge.
Nel corso degli anni Alexandra von Burg ha elaborato un alfabeto iconografico personale, fortemente simbolico, che caratterizza una serie di dipinti di medio e piccolo formato in cui l’artista dà libero sfogo all’espressività creativa. Attinge all’immaginario collettivo per estrapolare simboli universali dotati di una immediata riconoscibilità per reinterpretarli, secondo il suo stile e secondo la nostra sensibilità contemporanea, in contesti nuovi.
E’ emblematica, in questo senso, la scelta del quadrato visto come la rappresentazione di uno stile di vita banale e ripetitivo, ordinato e pertanto scontato, contrapposto al cerchio che, al contrario, rappresenta da sempre l’equilibrio ma anche la circolarità della vita. Il cerchio può essere una campitura piatta o una sfera, può circoscrivere un perimetro o generare una spirale; in ogni caso, conferisce alla dinamicità della composizione un movimento che non è mai lineare, non è mai prevedibile.
Testo critico di Emanuela Rindi
24
ottobre 2019
Alexandra von Burg
Dal 24 ottobre 2019 al 10 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE EXTRAFID ART
Lugano, Via Canova, 9, (Lugano)
Lugano, Via Canova, 9, (Lugano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 9-12 e 14-17
Vernissage
24 Ottobre 2019, ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico