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Alexis Harding / Sean Shanahan / Daniel Sturgis – Skin Deep
Quel che c’è di più profondo nell’uomo è la pelle (Paul Valéry). La pelle, come primo confine del corpo, frontiera tra l’uomo e il mondo interno ed esterno, si identifica con la pelle della pittura attraverso il colore e la forma. Da qui il titolo della mostra Skin deep.
Comunicato stampa
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Quel che c’è di più profondo nell’uomo è la pelle (Paul Valéry). La pelle, come primo confine del corpo, frontiera tra l’uomo e il mondo interno ed esterno, si identifica con la pelle della pittura attraverso il colore e la forma. Da qui il titolo della mostra Skin deep che vede protagonisti gli artisti Alexis Harding (Londra, 1973), Daniel Sturgis (Londra, 1966) e Sean Shanahan (Dublino, 1960).
Ad accomunare i tre autori che saranno presenti all’inaugurazione dell’esposizione, venerdì 6 settembre alla Galleria Antonella Cattani, è la ricerca sulla pittura aniconica. Le opere in mostra sono state selezionate a rappresentare il linguaggio e la poetica che li distinguono. Alexis Harding è un interprete puntuale dell’estetica della nostra epoca; ne capta i tratti essenziali, li rimette in gioco e in movimento sottoponendoli a prove ardite anche dal punto di vista tecnico. La realizzazione dei dipinti segue una processualità, dalla gestazione ai tempi della sovrapposizione di più strati di pittura su tavola MDF, lavorato in orizzontale. Lontano da un discorso narrativo o descrittivo, l’artista si concentra sul rapporto tra la materia e il colore. A conferire l’idea di uno spazio di azione illimitato è infatti proprio il colore che si espande irregolarmente annullando i bordi del supporto. Nella fase di asciugatura del colore e della vernice poi, il quadro viene manipolato dall’artista, come riferisce Harding: “è una manipolazione che può voler dire muovere fisicamente il supporto”. Si innesca così un processo di mescolanza tra casualità e volontarietà che trova un sottile equilibrio fra controllo e accidentalità. La ricerca di Sean Shanahan è orientata invece all’interazione con lo spazio; al posto di una sottrazione della pittura in sé per sé, punta sul rigore di un linguaggio che procede da elementi basilari per dar vita a costruzioni complesse.
I dipinti su tavola in fibra di legno mostrano margini netti, sagomati di taglio che, oltre a funzionare da ingresso al dipinto stesso, lo allontanano dalla bidimensionalità della parete, proiettandoli in un gioco di rimandi geometrici con lo spazio. Si instaura così un dialogo tra dimensione pittorica e scultorea come pure tra costruzione programmata e naturalezza.
I dipinti di Daniel Sturgis si distinguono invece per una caratteristica ludica; la quadrettatura molto pronunciata presente nei dipinti può indurre infatti a pensare al gioco degli scacchi. L’artista concepisce i dipinti in rapporto alla creazione di un sistema ordinato pur consentendo all’imperfezione di entrarci. Gli elementi all’interno dell’opera devono essere bilanciati in relazione alle dimensioni di una mano - afferma l’artista - si deve sentire che si possono muovere, spostare. Nel mio lavoro, utilizzo un repertorio di forme, colori e ripetizioni che suggeriscono diverse letture o possibilità senza mai diventare completamente nessuna di esse. Lo sguardo di chi osserva può procedere così in un gioco di associazioni.
Ad accomunare i tre autori che saranno presenti all’inaugurazione dell’esposizione, venerdì 6 settembre alla Galleria Antonella Cattani, è la ricerca sulla pittura aniconica. Le opere in mostra sono state selezionate a rappresentare il linguaggio e la poetica che li distinguono. Alexis Harding è un interprete puntuale dell’estetica della nostra epoca; ne capta i tratti essenziali, li rimette in gioco e in movimento sottoponendoli a prove ardite anche dal punto di vista tecnico. La realizzazione dei dipinti segue una processualità, dalla gestazione ai tempi della sovrapposizione di più strati di pittura su tavola MDF, lavorato in orizzontale. Lontano da un discorso narrativo o descrittivo, l’artista si concentra sul rapporto tra la materia e il colore. A conferire l’idea di uno spazio di azione illimitato è infatti proprio il colore che si espande irregolarmente annullando i bordi del supporto. Nella fase di asciugatura del colore e della vernice poi, il quadro viene manipolato dall’artista, come riferisce Harding: “è una manipolazione che può voler dire muovere fisicamente il supporto”. Si innesca così un processo di mescolanza tra casualità e volontarietà che trova un sottile equilibrio fra controllo e accidentalità. La ricerca di Sean Shanahan è orientata invece all’interazione con lo spazio; al posto di una sottrazione della pittura in sé per sé, punta sul rigore di un linguaggio che procede da elementi basilari per dar vita a costruzioni complesse.
I dipinti su tavola in fibra di legno mostrano margini netti, sagomati di taglio che, oltre a funzionare da ingresso al dipinto stesso, lo allontanano dalla bidimensionalità della parete, proiettandoli in un gioco di rimandi geometrici con lo spazio. Si instaura così un dialogo tra dimensione pittorica e scultorea come pure tra costruzione programmata e naturalezza.
I dipinti di Daniel Sturgis si distinguono invece per una caratteristica ludica; la quadrettatura molto pronunciata presente nei dipinti può indurre infatti a pensare al gioco degli scacchi. L’artista concepisce i dipinti in rapporto alla creazione di un sistema ordinato pur consentendo all’imperfezione di entrarci. Gli elementi all’interno dell’opera devono essere bilanciati in relazione alle dimensioni di una mano - afferma l’artista - si deve sentire che si possono muovere, spostare. Nel mio lavoro, utilizzo un repertorio di forme, colori e ripetizioni che suggeriscono diverse letture o possibilità senza mai diventare completamente nessuna di esse. Lo sguardo di chi osserva può procedere così in un gioco di associazioni.
06
settembre 2019
Alexis Harding / Sean Shanahan / Daniel Sturgis – Skin Deep
Dal 06 settembre al 25 ottobre 2019
arte contemporanea
Location
ANTONELLA CATTANI CONTEMPORARY ART
Bolzano, Rosengartenstrasse, 1a, (Bolzano)
Bolzano, Rosengartenstrasse, 1a, (Bolzano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-12 e 16-19
Vernissage
6 Settembre 2019, ore 18.30
Sito web
Ufficio stampa
Galleria Antonella Cattani
Autore
Curatore