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Alexis Marguerite Teplin – The Other Side of Paradise
Immaginate il sogno più sfrenato e affascinante che un pittore potrebbe fare: il dipinto appena concluso d’improvviso prende vita e letteralmente trabocca dalla tela.
Comunicato stampa
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Outstretched fantasy di Martha Kirszenbaum
Immaginate il sogno più sfrenato e affascinante che un pittore potrebbe fare: il dipinto appena concluso d'improvviso prende vita e letteralmente trabocca dalla tela. Immaginate un balletto di tele volanti, una danza di lino antropomorfo dipinto con vivide “taches” di pittura ad olio, che ballano felicemente ad un suono impercettibile.
Benvenuti a The Other Side of Paradise.
Nel modo di dipingere di Alexis Marguerite Teplin c'è un'inconfutabile fisicità, uno stretto legame con il corpo e la performance. I suoi lavori pulsano di materia, muovendo gli elementi di una scenografia teatrale, la cui forma trova un corrispettivo diretto nei costumi, richiamando brillantemente i personaggi della Commedia dell'Arte, Pierrot e Arlecchino. E' questo il caso di Three Women (2011), un dipinto ad olio largo due metri composto da pezzi di tela assemblati tra loro, un patchwork che rievoca formalmente la famosa coperta di Sonia Delaunay del 1911, fonte d'ispirazione per l'Orfismo.
Le opere Boy with Leaf, HUM e POI (2011) condividono una qualità estetica influenzata dal paesaggio francese e da sensibili percezioni che potrebbero essere interpretati come un “Neo-impressionismo 2.0”. I suoi dipinti ricordano in maniera vivida I “taches” di colore di Cézanne, così come le irradianti linee e I nodi colorati della pittrice americana Joan Mitchell.
Boy with Leaf è una composizione astratta sulla cui superficie l'artista ha incollato una piuma delicata che esce leggermente dalla cornice. HUM e POI si presentano come grandi tele dipinte a chiazze di colore. I titoli onomatopeici di entrambi I lavori sono “segretamente” inscritti nei dipinti in una forma direttamente ispirata all'alfabeto nudo di Anthon Beeke del 1971.
Di nuovo, il corpo è connesso in modo viscerale al soggetto dell'opera.
La mostra presenta tre nuove sculture che confermano l'abilità della Teplin di amalgamare i materiali in un ensemble di femminile forza. Le sculture Chicken (2011) e Shield (2011) rappresentano due oggetti legati all'universo e al corpo femminile. La Teplin usa I vestiti di carta di Scott degli anni '60 per realizzare questi lavori, gli iconici, informi e non attraenti indumenti da un dollaro, il cui incredibile successo testimoniò un nuovo rapporto con la produzione industriale di massa e una rivoluzione nella femminile idea di bellezza – un concetto centrale nel lavoro dell'artista.
Altro oggetto di culto, utilizzato per la creazione di Shield, è un piatto di Clarice Cliff, meravigliosamente disegnato dalla ceramista inglese nel 1930.
Questi elementi della cultura popolare si fondono con le materie prime come il gesso e la pittura, dando vita a ibridi che sfidano la storia e I riferimenti culturali.
Il lavoro multidisciplinare di Alexis Marguerite Teplin appare come una riflessione sul concetto di pittura «estesa» – la pittura che esce dalla tela, la scultura-pittura, la performance-pittura. La sua prima performance The Party (2009), recentemente rappresentata alla Serpentine Gallery di Londra, interpretata da quattro attori-filosofi vestiti con colorati abiti di lino disegnati dalla stessa Teplin, può essere considerata il pezzo chiave nella produzione dell'artista, uno sviluppo del suo lavoro, una possibilità per impugnare e aprire il dibattito su cos'altro può essere la pittura.
Alexis Marguerite Teplin (USA, 1976) vive e lavora a Londra. Recenti esposizioni personali e collettive presso Gavlak a Palm Beach; Tramway e Mary Mary a Glasgow; Serpentine Gallery, Hotel e White Deer Project a Londra; Blanket a Vancouver.
Martha Kirszenbaum è una curatrice indipendente e una scrittrice, vive a Parigi.
Immaginate il sogno più sfrenato e affascinante che un pittore potrebbe fare: il dipinto appena concluso d'improvviso prende vita e letteralmente trabocca dalla tela. Immaginate un balletto di tele volanti, una danza di lino antropomorfo dipinto con vivide “taches” di pittura ad olio, che ballano felicemente ad un suono impercettibile.
Benvenuti a The Other Side of Paradise.
Nel modo di dipingere di Alexis Marguerite Teplin c'è un'inconfutabile fisicità, uno stretto legame con il corpo e la performance. I suoi lavori pulsano di materia, muovendo gli elementi di una scenografia teatrale, la cui forma trova un corrispettivo diretto nei costumi, richiamando brillantemente i personaggi della Commedia dell'Arte, Pierrot e Arlecchino. E' questo il caso di Three Women (2011), un dipinto ad olio largo due metri composto da pezzi di tela assemblati tra loro, un patchwork che rievoca formalmente la famosa coperta di Sonia Delaunay del 1911, fonte d'ispirazione per l'Orfismo.
Le opere Boy with Leaf, HUM e POI (2011) condividono una qualità estetica influenzata dal paesaggio francese e da sensibili percezioni che potrebbero essere interpretati come un “Neo-impressionismo 2.0”. I suoi dipinti ricordano in maniera vivida I “taches” di colore di Cézanne, così come le irradianti linee e I nodi colorati della pittrice americana Joan Mitchell.
Boy with Leaf è una composizione astratta sulla cui superficie l'artista ha incollato una piuma delicata che esce leggermente dalla cornice. HUM e POI si presentano come grandi tele dipinte a chiazze di colore. I titoli onomatopeici di entrambi I lavori sono “segretamente” inscritti nei dipinti in una forma direttamente ispirata all'alfabeto nudo di Anthon Beeke del 1971.
Di nuovo, il corpo è connesso in modo viscerale al soggetto dell'opera.
La mostra presenta tre nuove sculture che confermano l'abilità della Teplin di amalgamare i materiali in un ensemble di femminile forza. Le sculture Chicken (2011) e Shield (2011) rappresentano due oggetti legati all'universo e al corpo femminile. La Teplin usa I vestiti di carta di Scott degli anni '60 per realizzare questi lavori, gli iconici, informi e non attraenti indumenti da un dollaro, il cui incredibile successo testimoniò un nuovo rapporto con la produzione industriale di massa e una rivoluzione nella femminile idea di bellezza – un concetto centrale nel lavoro dell'artista.
Altro oggetto di culto, utilizzato per la creazione di Shield, è un piatto di Clarice Cliff, meravigliosamente disegnato dalla ceramista inglese nel 1930.
Questi elementi della cultura popolare si fondono con le materie prime come il gesso e la pittura, dando vita a ibridi che sfidano la storia e I riferimenti culturali.
Il lavoro multidisciplinare di Alexis Marguerite Teplin appare come una riflessione sul concetto di pittura «estesa» – la pittura che esce dalla tela, la scultura-pittura, la performance-pittura. La sua prima performance The Party (2009), recentemente rappresentata alla Serpentine Gallery di Londra, interpretata da quattro attori-filosofi vestiti con colorati abiti di lino disegnati dalla stessa Teplin, può essere considerata il pezzo chiave nella produzione dell'artista, uno sviluppo del suo lavoro, una possibilità per impugnare e aprire il dibattito su cos'altro può essere la pittura.
Alexis Marguerite Teplin (USA, 1976) vive e lavora a Londra. Recenti esposizioni personali e collettive presso Gavlak a Palm Beach; Tramway e Mary Mary a Glasgow; Serpentine Gallery, Hotel e White Deer Project a Londra; Blanket a Vancouver.
Martha Kirszenbaum è una curatrice indipendente e una scrittrice, vive a Parigi.
03
dicembre 2011
Alexis Marguerite Teplin – The Other Side of Paradise
Dal 03 dicembre 2011 al 17 marzo 2012
arte contemporanea
Location
CAR PROJECTS
Bologna, Viale Pietro Pietramellara, 4/4, (Bologna)
Bologna, Viale Pietro Pietramellara, 4/4, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato 14.30 - 20
Vernissage
3 Dicembre 2011, ore 18
Autore