Alfonso Corsaro è un pittore dalla straordinaria inventiva, capace di creare opere in cui lo straniamento tipico del surrealismo si esplica in elaborate composizioni che però tendono verso un processo di astrazione di forme e colori puri.
L'astrazione è, infatti, per Corsaro, la chiave per entrare nella dimensione dell’onirico in cui si muovono i soggetti protagonisti delle sue complicate iconografie nate dal subconscio.
Il percorso di Corsaro parte sicuramente dal sogno, dalla scrittura meccanica, la quale produce sulle sue tele accostamenti inusuali di soggetti, animati e non animati.
La presenza straniante di tali soggetti, conseguentemente, innesca un processo di sintesi, in alcuni casi geometrica, in altri biomorfica, che apre le porte ad una dimensione diversa dalla realtà, fatta di linee e colori puri.
La tecnica usata da Corsaro è essenzialmente disegnativa, egli non concede nulla ad effetti pittorici, mostrando di avere un'affinità con la tendenza all’iperrealismo tipica dei surrealisti storici.
Tutto ciò si unisce ad una gamma coloristica brillante, dai toni accesi, che vivacizza le opere rendendole più efficaci anche su un piano espressionistico.
Peculiare è, tuttavia, una certa tendenza a comprimere tutto in uno spazio sostanzialmente bidimensionale riducendo la rappresentazione delle cose con un attitudine che può essere definita minimalista.
In questo modo risalta la purezza delle linee e dei colori che rende le opere di Alfonso Corsaro dei veri e propri capolavori di equilibri geometrici e cromatici.