Continua, presso la Cappella di Villa Rufolo a Ravello, la mostra ARCHITETTURE DI CONFINE di Alfonso Di Masi.
L’evento è patrocinato dalla Soprintendenza Bappsad di Salerno e Avellino.
La manifestazione si inserisce in un programma di valorizzazione e di piena fruizione del monumento, tutelato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che la direttrice dott.ssa Maria Giovanna Sessa cura per la Soprintendenza ormai già da qualche anno.
La mostra dell’architetto Alfonso Di Masi, riguarda i suoi progetti più recenti, come concorsi di idee o realizzazioni di edifici industriali e commerciali, o case private. A partire dal progetto per il riassetto architettonico di piazzale Roma a Venezia del 1990, fino ai progetti più recenti, come il concorso per lo stadio FCB di Barcellona; l’industria Casearia realizzati ad Albanella, o varie altre realizzazioni effettuate nella realtà della piana del Sele; nella mostra si evidenzia l’exscursus progettuale di Di Masi, improntato sulla continuità della ricerca architettonica all’interno della tematica decostruttivista e moderna. Forte del supporto teorico che fonda le basi nella concezione organica dell’architettura di Bruno Zevi, egli rinuncia alla simmetria o ad una concezione oggettuale e storicistica del manufatto architettonico, affermando progressivamente il principio della “frammentazione –scomposizione” plano – volumetrica. Il “linguaggio marginale” che né deriva (definibile di confine), alla luce di una registrazione lucida delle recenti mutazioni socio-culturali, sembra elevarsi a dignitoso, quanto febbrile, strumento di interpretazione della realtà.