Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alfonso e Massimo de Angelis – Fratelli
Entrambi autodidatti, sono in un certo senso un tipico esempio di cosa sia l’artista oggi. Non praticano questa attività a tempo pieno e lavorano in campi completamente diversi, insomma fanno altro per vivere: Massimo è psicologo, Alfonso lavora nella produzione televisiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Associazione Culturale ARTEtrad, presenta “Fratelli”, opere di Alfonso e Massimo De Angelis. Nella suggestiva e quanto mai attuale cornice del dismesso Lanificio oggi Laboratorio Napoletano LA.NA. nei pressi della chiesa di Santa Caterina a Formiello, saranno esposte le creazioni di due giovani artisti, fratelli, che nella loro espressione artistica hanno scelto linguaggi differenti. Entrambi autodidatti, sono in un certo senso un tipico esempio di cosa sia l’artista oggi. Non praticano questa attività a tempo pieno e lavorano in campi completamente diversi, insomma fanno altro per vivere: Massimo è psicologo, Alfonso lavora nella produzione televisiva.
Alfonso, in continua evoluzione e in cerca del linguaggio più consono, ha sperimentato recentemente la tecnica dello stencil, che riproporrà insieme a collage e riproduzioni “semi-seriali”. In questi anni ha elaborato un suo stile, che ha molto a che vedere con l’attivismo politico. I temi della denuncia sociale, le scene di quotidiana e onirica esistenza si fondono con le impressioni dei rumori e i suoni della strada, della televisione dei cartoni animati. Un immaginario che viene da lontano, dagli anni dell’infanzia e percorre l’esistenza senza nascondersi nulla, cercando al contempo di esprimere una voce, di gridare ciò che è troppo forte per essere accettato. La sua opera è stratificata, come se ritornasse sempre su se stesso, sullo stesso pensiero che attraversa la mente. La produzione di Alfonso è quanto mai attuale, pura espressione del senso di smarrimento che una società mondiale globalizzata provoca in chi è ancora capace di pensare; le impressioni, le emozioni negative, tutto ciò che l’inconscio lascia insondato, il dolore, la sofferenza per un mondo le cui regole ci sono sconosciute, sono espresse e riportate da Alfonso in maniera diretta, senza mediazioni in un cupo ma cosciente spirito Punk. Ha partecipato alla collettiva “Televisione, arma di distrAzione di massa” (29 ottobre-19 novembre 2004, Casina Pompeiana, Riviera di Chiaia, Napoli) organizzata dal Goethe Institut e a cura di Thobias Marx.
Massimo, MadMax, nel tratto più lineare e pulito, e nei soggetti apparentemente più semplici, interpreta la realtà in modo da semplificarla, tornando a segni quasi primordiali. È pura emozione e linguaggio cromatico con attenzione estrema al colore, ben modulato, e al suo valore percettivo. Volutamente bidimensionali, le immagini occupano sempre una superficie quadrata rivelando un’apparente facilità di lettura. Il suo tratto, infatti, è quasi fumettistico, e lo leggiamo come un’intenzione di giungere all’essenziale, spogliandosi di inutili valori formali, per una pittura provocatoria e lievemente pensosa. Non a caso i suoi punti di riferimento sono la Pop art, la corrente Astratto-Informale ma anche l’arte contemporanea Giapponese. Ha esposto in diversi locali napoletani (Velvet Garage, Granhattan, U-Turn).
Alfonso e Massimo De Angelis, nascono a Portici ed il loro percorso artistico fino ad ora non si è mai incrociato.
La mostra è la prima personale dei due artisti e si propone di mettere a confronto i linguaggi artistici dei due fratelli, in un esperimento quasi psicologico, nell’intento di scorgere nella diversità una matrice comune inevitabile, il legame di sangue.
L’associazione Artetrad, impegnata nella ricerca di giovani talenti e decisa a dare spazio a voci che rimangono spesso nel buio, propone un percorso attraverso due interiorità a confronto, due stili che trovano talvolta analogie, e dimostrano quanto l’arte, alla quale si ricorre per capire e per capirsi, sia spesso un’esigenza.
Alfonso, in continua evoluzione e in cerca del linguaggio più consono, ha sperimentato recentemente la tecnica dello stencil, che riproporrà insieme a collage e riproduzioni “semi-seriali”. In questi anni ha elaborato un suo stile, che ha molto a che vedere con l’attivismo politico. I temi della denuncia sociale, le scene di quotidiana e onirica esistenza si fondono con le impressioni dei rumori e i suoni della strada, della televisione dei cartoni animati. Un immaginario che viene da lontano, dagli anni dell’infanzia e percorre l’esistenza senza nascondersi nulla, cercando al contempo di esprimere una voce, di gridare ciò che è troppo forte per essere accettato. La sua opera è stratificata, come se ritornasse sempre su se stesso, sullo stesso pensiero che attraversa la mente. La produzione di Alfonso è quanto mai attuale, pura espressione del senso di smarrimento che una società mondiale globalizzata provoca in chi è ancora capace di pensare; le impressioni, le emozioni negative, tutto ciò che l’inconscio lascia insondato, il dolore, la sofferenza per un mondo le cui regole ci sono sconosciute, sono espresse e riportate da Alfonso in maniera diretta, senza mediazioni in un cupo ma cosciente spirito Punk. Ha partecipato alla collettiva “Televisione, arma di distrAzione di massa” (29 ottobre-19 novembre 2004, Casina Pompeiana, Riviera di Chiaia, Napoli) organizzata dal Goethe Institut e a cura di Thobias Marx.
Massimo, MadMax, nel tratto più lineare e pulito, e nei soggetti apparentemente più semplici, interpreta la realtà in modo da semplificarla, tornando a segni quasi primordiali. È pura emozione e linguaggio cromatico con attenzione estrema al colore, ben modulato, e al suo valore percettivo. Volutamente bidimensionali, le immagini occupano sempre una superficie quadrata rivelando un’apparente facilità di lettura. Il suo tratto, infatti, è quasi fumettistico, e lo leggiamo come un’intenzione di giungere all’essenziale, spogliandosi di inutili valori formali, per una pittura provocatoria e lievemente pensosa. Non a caso i suoi punti di riferimento sono la Pop art, la corrente Astratto-Informale ma anche l’arte contemporanea Giapponese. Ha esposto in diversi locali napoletani (Velvet Garage, Granhattan, U-Turn).
Alfonso e Massimo De Angelis, nascono a Portici ed il loro percorso artistico fino ad ora non si è mai incrociato.
La mostra è la prima personale dei due artisti e si propone di mettere a confronto i linguaggi artistici dei due fratelli, in un esperimento quasi psicologico, nell’intento di scorgere nella diversità una matrice comune inevitabile, il legame di sangue.
L’associazione Artetrad, impegnata nella ricerca di giovani talenti e decisa a dare spazio a voci che rimangono spesso nel buio, propone un percorso attraverso due interiorità a confronto, due stili che trovano talvolta analogie, e dimostrano quanto l’arte, alla quale si ricorre per capire e per capirsi, sia spesso un’esigenza.
05
maggio 2006
Alfonso e Massimo de Angelis – Fratelli
Dal 05 maggio al 05 giugno 2006
arte contemporanea
Location
LA.NA
Napoli, Piazza Enrico De Nicola, 46, (Napoli)
Napoli, Piazza Enrico De Nicola, 46, (Napoli)
Vernissage
5 Maggio 2006, ore 19
Autore