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Alfonso Mangone – Mari, Miti e Città
L’Espressionismo di Alfonso Mangone al MARTE. Una serie di ritratti di città, 15 opere con tecnica ad olio e acrilico. Il progetto è inserito all’interno della rassegna d’arte curata dalla Fornace Falcone di Montecorvino Rovella, con l’obiettivo di presentare artisti del territorio salernitano.
Comunicato stampa
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La mostra intitolata “Mari, Miti e Città” mette in risalto la vocazione espressionista del Maestro Mangone, che porta in galleria 15 opere con tecnica ad olio e acrilico su tela. Come gli espressionisti del Novecento, che esprimevano tensioni, sentimenti stati d’animo attraverso la violenza del colore, la sintesi della forma, l’incisività del segno, realizzando come soggetti i paesaggi, le scene di vita quotidiana e le città, così Mangone porta all’estremo il concetto di viaggio, di esperienza umana che muove dall’interno dell’anima per poi esternarsi al mondo esterno, attraverso la rappresentazione dei luoghi in cui ha vissuto.
Le 15 opere esposte al MARTE, infatti, rappresentano 12 città italiane e internazionali (Milano, Venezia, Amsterdam, Berlino, Roma) più un trittico di natura religiosa in cui vengono ritratti Giovanni Paolo II, Padre Pio e Madre Teresa di Calcutta. Mangone racconta la civiltà contemporanea, reinterpretando la realtà attraverso un’ottica istintiva, dove la passionalità dell’artista “di strada” prevale sulla ragione. Mangone ritrae la neo-civiltà urbana con occhio fotografico, lontano dagli stereotipi turistici. L’artista, prima di dipingere la città-soggetto, parte proprio dalla fotografia: 20 scatti, 20 foto su cui porre le basi per il futuro lavoro su tela.
<> spiega Mangone. <>.
Su Alfonso Mangone, dal testo critico di Rosaria Sgroia: <>.
La Mostra è visibile al MARTE Mediateca fino al 27 gennaio 2013
Alfonso Mangone nasce ad Altavilla Silentina il 1 marzo 1958. Nel 1976 si trasferisce a Catanzaro per seguire gli studi presso l’Accademia di Belle Arti, dove segue il corso di pittura del Prof Gianni Pisani. Prosegue gli studi dal 1977, per poi completarli nel 1980, presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze , seguendo il corso di pittura del professore Gustavo Giulietti. La ricerca pittorica di Mangone inizia proprio in questi anni e grazie ad essa l’autore, appena ventenne, si mantiene agli studi ed instaura rapporti di collaborazione ed amicizia con numerosi artisti, intellettuali e critici d’arte, fra i quali Aldo Braibanti, Antonio di Palma, Gianni Pozzi, Carlo Sain, Gino Tarantino, Alvaro Bracaloni ed altri. Quegli anni, ricchi di frequentazioni, lo portano a contatto con diversi artisti stranieri come Kcrista Von Baum e Felicitas Pallat. Negli stessi anni Mangone avvia una intensa attività espositiva in gallerie e spazi pubblici italiani. I numerosi viaggi che Mangone compie in questi anni lo portano a frequentare gli ambienti artistici ed intellettuali di Berlino. Nel 1990 si trasferisce in Olanda, partecipando a diverse mostre nelle maggiori città olandesi: Amsterdam, l’ Aia, Groningen, etc. attirando l’ interesse del mondo culturale olandese. Realizza una serie di mostre presso l’ Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam, presentate da Aldo Braibanti, Alfonso Pecoraro Scanio e Barbara Tosi. Oltre ad opere pittoriche, in Olanda, realizza murales in spazi pubblici come: Metropolitane, teatri, discoteche, parchi; murales commissionati da “Stad-Kunst”, “Greenpeace”, “Amnesty International”, nonché performance con gruppi rock ed installazioni di materiali. Mangone interrompe questa frenetica attività nel 1995, trasferendosi inizialmente a Berlino e ritornando successivamente in Italia. È qui che instaura un rapporto di lavoro con il gruppo multinazionale Heineken Italia, realizzando una serie limitata di bicchieri per Stella Artois ed una collezione di olii ed acrilici su tela, inseriti nei locali “Heineken gree stage”, sparsi su tutto il territorio italiano.
Le 15 opere esposte al MARTE, infatti, rappresentano 12 città italiane e internazionali (Milano, Venezia, Amsterdam, Berlino, Roma) più un trittico di natura religiosa in cui vengono ritratti Giovanni Paolo II, Padre Pio e Madre Teresa di Calcutta. Mangone racconta la civiltà contemporanea, reinterpretando la realtà attraverso un’ottica istintiva, dove la passionalità dell’artista “di strada” prevale sulla ragione. Mangone ritrae la neo-civiltà urbana con occhio fotografico, lontano dagli stereotipi turistici. L’artista, prima di dipingere la città-soggetto, parte proprio dalla fotografia: 20 scatti, 20 foto su cui porre le basi per il futuro lavoro su tela.
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Su Alfonso Mangone, dal testo critico di Rosaria Sgroia: <
La Mostra è visibile al MARTE Mediateca fino al 27 gennaio 2013
Alfonso Mangone nasce ad Altavilla Silentina il 1 marzo 1958. Nel 1976 si trasferisce a Catanzaro per seguire gli studi presso l’Accademia di Belle Arti, dove segue il corso di pittura del Prof Gianni Pisani. Prosegue gli studi dal 1977, per poi completarli nel 1980, presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze , seguendo il corso di pittura del professore Gustavo Giulietti. La ricerca pittorica di Mangone inizia proprio in questi anni e grazie ad essa l’autore, appena ventenne, si mantiene agli studi ed instaura rapporti di collaborazione ed amicizia con numerosi artisti, intellettuali e critici d’arte, fra i quali Aldo Braibanti, Antonio di Palma, Gianni Pozzi, Carlo Sain, Gino Tarantino, Alvaro Bracaloni ed altri. Quegli anni, ricchi di frequentazioni, lo portano a contatto con diversi artisti stranieri come Kcrista Von Baum e Felicitas Pallat. Negli stessi anni Mangone avvia una intensa attività espositiva in gallerie e spazi pubblici italiani. I numerosi viaggi che Mangone compie in questi anni lo portano a frequentare gli ambienti artistici ed intellettuali di Berlino. Nel 1990 si trasferisce in Olanda, partecipando a diverse mostre nelle maggiori città olandesi: Amsterdam, l’ Aia, Groningen, etc. attirando l’ interesse del mondo culturale olandese. Realizza una serie di mostre presso l’ Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam, presentate da Aldo Braibanti, Alfonso Pecoraro Scanio e Barbara Tosi. Oltre ad opere pittoriche, in Olanda, realizza murales in spazi pubblici come: Metropolitane, teatri, discoteche, parchi; murales commissionati da “Stad-Kunst”, “Greenpeace”, “Amnesty International”, nonché performance con gruppi rock ed installazioni di materiali. Mangone interrompe questa frenetica attività nel 1995, trasferendosi inizialmente a Berlino e ritornando successivamente in Italia. È qui che instaura un rapporto di lavoro con il gruppo multinazionale Heineken Italia, realizzando una serie limitata di bicchieri per Stella Artois ed una collezione di olii ed acrilici su tela, inseriti nei locali “Heineken gree stage”, sparsi su tutto il territorio italiano.
11
gennaio 2013
Alfonso Mangone – Mari, Miti e Città
Dall'undici al 27 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
MEDIATECA MARTE
Cava De' Tirreni, Corso Umberto I, 137, (Salerno)
Cava De' Tirreni, Corso Umberto I, 137, (Salerno)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 09-13 e 15-22
Vernissage
11 Gennaio 2013, h 19.30
Autore
Curatore