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Alfonso Rocchi – Lo stupore della bellezza
Rocchi lavora sul tema della bellezza folgorante e insolita che diventa, quadro dopo quadro, compendio dell’idea di perfezione calata nella quotidianità della vita. Rarefatti e pacati, i lavori di quest’artista, dicono di una passione naturale che è presenza e compromissione con la realtà.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell'appuntamento di luglio la Galleria Franca Pezzoli Arte Contemporanea a Clusone (BG) propone una personale di Alfonso Rocchi, dopo Bruno Lucchi, un altro artista che si dedica alla “Bellezza”.
Quale “Bellezza” troviamo nella mostra? Anna Caterina Bellati, nella presentazione critica, la definisce così: “bellezza fino al punto in cui questa diventa stupore. Divino o terreno non conta. Purché ci consoli del male dell’esistenza.”
Rocchi dipinge fanciulle adolescenti, icone di bellezza e purezza, che si rifanno alle immagini rinascimentali della femminilità e della “dea-donnasogno-donnadesiderata-futuramadre”. Non si accontenta di immagini perfette e serene, in queste aggiunge oggetti simbolici, che ne completano il significato.
Gioielli, broccati, acconciature mostrano la ricchezza e il prestigio; a questi si aggiungono altri oggetti simbolici come animali e fiori, che si collegano nel significato alla pittura sacra, ma anche altri dell'oggi; lattine o bottiglie di Coca Cola o di un pacchetto di sigarette “Malboro”, cioè i simboli del consumismo del mondo che ci circonda.
Le fanciulle di Rocchi di solito compaiono in campo scuro, un debito che Rocchi ha contratto da tempo con la pittura fiamminga; di rado le sue ragazze sono ritratte al mare o in campagna. Il loro viso purissimo si staglia sullo sfondo come un cameo, sia quando compare su un fondo scuro, sia quando alle sue spalle c'è un paesaggio collinare.
Sono immagini statuarie, immobili, eppure sembra che si muovano lentamente fino a girarsi verso chi le guarda, anche se restano distanti, chiuse nell'allegoria della loro perfezione.
“Hanno volti ovali di una dolcezza imperiosa, incarnato magnolia fragile e in procinto di sciogliersi nell’aria, occhi spalancati sul mondo, sguardo rivolto al futuro, fuori dalla cornice del dipinto, bocche piccole e carnose appena dischiuse al sorriso, acconciature elaborate con cerchietti incrostati di perle, quando non portano sul capo cespugli di rose multicolori che coltivano la perfezione della fronte e l’arco nobile delle sopracciglia. Sono sottili come giunchi, eleganti nella posa, calme nella postura, assorte nella propria intimità di giovani con un lungo percorso ancora da compiere.” così ce le descrive la Bellati
Anche noi, attraverso queste sue opere, possiamo realizzare un percorso verso la “ serenità perfetta e consapevole” che Rocchi ci invita ad assumere.
Quale “Bellezza” troviamo nella mostra? Anna Caterina Bellati, nella presentazione critica, la definisce così: “bellezza fino al punto in cui questa diventa stupore. Divino o terreno non conta. Purché ci consoli del male dell’esistenza.”
Rocchi dipinge fanciulle adolescenti, icone di bellezza e purezza, che si rifanno alle immagini rinascimentali della femminilità e della “dea-donnasogno-donnadesiderata-futuramadre”. Non si accontenta di immagini perfette e serene, in queste aggiunge oggetti simbolici, che ne completano il significato.
Gioielli, broccati, acconciature mostrano la ricchezza e il prestigio; a questi si aggiungono altri oggetti simbolici come animali e fiori, che si collegano nel significato alla pittura sacra, ma anche altri dell'oggi; lattine o bottiglie di Coca Cola o di un pacchetto di sigarette “Malboro”, cioè i simboli del consumismo del mondo che ci circonda.
Le fanciulle di Rocchi di solito compaiono in campo scuro, un debito che Rocchi ha contratto da tempo con la pittura fiamminga; di rado le sue ragazze sono ritratte al mare o in campagna. Il loro viso purissimo si staglia sullo sfondo come un cameo, sia quando compare su un fondo scuro, sia quando alle sue spalle c'è un paesaggio collinare.
Sono immagini statuarie, immobili, eppure sembra che si muovano lentamente fino a girarsi verso chi le guarda, anche se restano distanti, chiuse nell'allegoria della loro perfezione.
“Hanno volti ovali di una dolcezza imperiosa, incarnato magnolia fragile e in procinto di sciogliersi nell’aria, occhi spalancati sul mondo, sguardo rivolto al futuro, fuori dalla cornice del dipinto, bocche piccole e carnose appena dischiuse al sorriso, acconciature elaborate con cerchietti incrostati di perle, quando non portano sul capo cespugli di rose multicolori che coltivano la perfezione della fronte e l’arco nobile delle sopracciglia. Sono sottili come giunchi, eleganti nella posa, calme nella postura, assorte nella propria intimità di giovani con un lungo percorso ancora da compiere.” così ce le descrive la Bellati
Anche noi, attraverso queste sue opere, possiamo realizzare un percorso verso la “ serenità perfetta e consapevole” che Rocchi ci invita ad assumere.
17
luglio 2010
Alfonso Rocchi – Lo stupore della bellezza
Dal 17 luglio al 17 agosto 2010
arte contemporanea
Location
FRANCA PEZZOLI ARTE CONTEMPORANEA
Clusone, Via Giuseppe Mazzini, 39, (Bergamo)
Clusone, Via Giuseppe Mazzini, 39, (Bergamo)
Orario di apertura
ore 10.00 - 12.30 e 16.00 - 19.30 Chiuso il mercoledì
Vernissage
17 Luglio 2010, ore 18.00
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