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Alfredo d’Andrade: l’attività in Canavese e in Valle d’Aosta
Secondo incontro del ciclo di serate dedicate alla figura e all’opera di Alfredo d’Andrade. Oggetto della serata sarà l’intensa attività di d’Andrade in Canavese e in Valle d’Aosta.
Comunicato stampa
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L’ arch Scalva farà una carrellata dell’attività svolta da Alfredo d’Andrade in territorio canavesano, luogo di adozione dell’architetto portoghese in virtù della sua residenza di Pavone.
In particolare verranno illustrati i monumenti da cui d’Andrade trasse ispirazione per la realizzazione delle case del Borgo Medioevale, sorto sulle sponde del Po per l’Esposizione Generale di Torino del 1884.
La torre porta di Oglianico divenne così l’ingresso del Borgo, dove gli elementi decorativi furono ripresi dal castello di Malgrà in Rivarolo; altre decorazioni del Castello vennero riprodotti, sempre nel Borgo, nella “Casa di Malgrà”.
Analogamente d’Andrade si ispirò alla Casa di Re Arduino di Cuorgnè per l’omonima Casa del Borgo, alla Casa di piazza Germanetti di Borgofranco per la “Casa di Borgofranco”. Altre case d’abitazione sorte in riva al Po riprendono edifici canavesani, come il castello di Montalto Dora, di Strambino, la Chiesa di Valperga e quella di Ciriè.
L’arch Orlandoni riassumerà i termini e le tappe principali dell’attività di Alfredo d’Andrade in Valle d’Aosta, dal suo continuo interessamento alla salvaguardia dei castelli di Fénis e di Verrès e alla loro acquisizione al patrimonio dello Stato italiano, agli interventi in Aosta sulla torre del Pailleron o sul priorato di Sant’Orso.
Parallelamente affronterà l’attività attorno al castello di Issogne del cui restauro e ripristino d’Andrade è responsabile a fianco del nuovo proprietario, Vittorio Avondo, e di una cerchia di amici e intellettuali tra cui spiccano soprattutto i due fratelli Giacosa.
L’intervento si chiuderà con un riassunto di alcune delle principali informazioni sul patrimonio monumentale valdostano che dobbiamo alla documentazione elaborata da d’Andrade e solo a questa documentazione in quanto i monumenti in questione sono stati poi ampiamente trasformati o sono del tutto scomparsi.
In particolare verranno illustrati i monumenti da cui d’Andrade trasse ispirazione per la realizzazione delle case del Borgo Medioevale, sorto sulle sponde del Po per l’Esposizione Generale di Torino del 1884.
La torre porta di Oglianico divenne così l’ingresso del Borgo, dove gli elementi decorativi furono ripresi dal castello di Malgrà in Rivarolo; altre decorazioni del Castello vennero riprodotti, sempre nel Borgo, nella “Casa di Malgrà”.
Analogamente d’Andrade si ispirò alla Casa di Re Arduino di Cuorgnè per l’omonima Casa del Borgo, alla Casa di piazza Germanetti di Borgofranco per la “Casa di Borgofranco”. Altre case d’abitazione sorte in riva al Po riprendono edifici canavesani, come il castello di Montalto Dora, di Strambino, la Chiesa di Valperga e quella di Ciriè.
L’arch Orlandoni riassumerà i termini e le tappe principali dell’attività di Alfredo d’Andrade in Valle d’Aosta, dal suo continuo interessamento alla salvaguardia dei castelli di Fénis e di Verrès e alla loro acquisizione al patrimonio dello Stato italiano, agli interventi in Aosta sulla torre del Pailleron o sul priorato di Sant’Orso.
Parallelamente affronterà l’attività attorno al castello di Issogne del cui restauro e ripristino d’Andrade è responsabile a fianco del nuovo proprietario, Vittorio Avondo, e di una cerchia di amici e intellettuali tra cui spiccano soprattutto i due fratelli Giacosa.
L’intervento si chiuderà con un riassunto di alcune delle principali informazioni sul patrimonio monumentale valdostano che dobbiamo alla documentazione elaborata da d’Andrade e solo a questa documentazione in quanto i monumenti in questione sono stati poi ampiamente trasformati o sono del tutto scomparsi.
27
gennaio 2011
Alfredo d’Andrade: l’attività in Canavese e in Valle d’Aosta
27 gennaio 2011
incontro - conferenza
Location
MUSEO ALFREDO D’ANDRADE
Pavone Canavese, Via Giuseppe Quilico, 5, (Torino)
Pavone Canavese, Via Giuseppe Quilico, 5, (Torino)
Vernissage
27 Gennaio 2011, ore 21
Autore
Curatore