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Alfredo Müller. Il trionfo della grafica nella Parigi della Belle Époque
Dopo l’Anteprima al Rifugio Gualdo dello scorso settembre, inaugura la mostra specificamente dedicata alla produzione dell’artista Alfredo Müller, con circa 100 opere eseguite a Parigi dal 1895 e 1906, a cura di Emanuele Bardazzi ed Hélène Koehl.
Comunicato stampa
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Dopo l’Anteprima al Rifugio Gualdo, che ha presentato una selezione di opere dei maggiori autori della grafica europea tra ‘800 e ‘900, la rassegna dedicata ad Alfredo Müller prosegue con l’appuntamento più atteso. Domenica 16 ottobre, alle ore 10.00 presso il Centro Espositivo Antonio Berti, e alle ore 11.00 presso la Soffitta Spazio della Arti di Sesto Fiorentino (Firenze), sarà inaugurata la mostra specificamente dedicata alla produzione dell’artista Alfredo Müller, con circa 100 opere eseguite a Parigi dal 1895 e 1906, ad oggi la più vasta raccolta di suoi lavori grafici parigini mai esposta in Italia e all’estero, a cura di Emanuele Bardazzi ed Hélène Koehl.
Il Centro Espositivo Antonio Berti accoglierà le opere di Müller incentrate sul tema del paesaggio – in gran parte realizzate durante la sua permanenza ad Osny – eseguite ad acquaforte in nero e a colori o litografate prevalentemente tra il 1902 e il 1903. Tra esse, la serie di sei grandi litografie decorative a colori dette Frises e destinate all’arredo delle case secondo i principi di William Morris, due delle quali, Les Paons e Les Cygnes, manifestano pienamente l’adesione allo stile Art Nouveau, per la prima volta presentate nella loro completezza. Esposta per la prima volta completa è anche la suite, di straordinaria rarità e importanza, de La Vie heureuse de Dante Alighieri ispirata alla Vita Nuova, costituita da sei soggetti danteschi incisi ad acquaforte e acquatinta pubblicati a Parigi nel 1898 in soli 12 esemplari da Ambroise Vollard, gallerista famoso per i suoi legami con gli impressionisti e i Nabis. La serie, con i disegni preparatori, è ispirata ai quadri di Dante Gabriel Rossetti e ne offre un’interpretazione molto originale, prossima al Simbolismo esoterico di marca rosacrociana. Dedicato a questa suite sarà un evento in programma domenica 23 ottobre alle 16.00, con brani di musica-lettura dalla Vita Nuova di Dante e un approfondimento sulle incisioni che la compongono.
Presso La Soffitta Spazio delle Arti sono invece esposte le opere realizzate da Müller durante gli anni di Montmartre raccolte in sei sezioni tematiche: Sguardo sul palco, Musica, Letture, Scene infantili, Scene femminili, Visioni simboliste. La panoramica è ricca e affascinante, e illustra l’attività incisoria di Müller nella culla artistica parigina per eccellenza, frequentata dagli artisti più importanti e innovativi del tempo. Ci sono i ritratti di Paul Verlaine, delle stelle della danza e del teatro Jane Avril, Cléo de Mérode, Sada Yacco, Sarah Bernhardt, Edouard De Max, Marthe Mellot e Suzanne Desprès, il porfolio con i grandi musicisti Johann Sebastian Bach, Christoph Gluck, Ludwig van Beethoven, Richard Wagner e un ritratto di Guido Biagi, il conservatore della Biblioteca Laurenziana, che fu il “cicerone” del giovane Alfredo al tempo dei suoi studi fiorentini. Oltre ai ritratti, figurano alla “Soffitta” altri soggetti importanti come le bagnanti, tipico tema francese dell’epoca interpretato da Müller nella propria maniera soave e malinconica, i gatti che popolavano la casa condivisa con l’amico Steinlen a Montmartre e alcune visioni simboliste tra cui L’Île heureuse, un paesaggio di sogno alla maniera di Puvis de Chavannes ispirato al lago di Osny. Completa l’escursus una sezione apposita che propone una scelta mirata di fogli eseguiti dagli artisti particolarmente vicini, amici e sodali, insieme ad altri legati all’ambiente della danza e del teatro a partire dalla diva più iconica in assoluto, Sarah Bernhardt, ai programmi teatrali d’avanguardia, all’editoria e alla bibliofilia con alcuni libri illustrati di Octave Uzanne, il manifesto de “La Revue blanche” e le pubbicità dell’editore Edmond Sagot con incisioni di Paul Berthon, Pierre Bonnard, Leonetto Cappiello, Jules Chéret, Eugène Delâtre, Maxime Dethomas, Marie-Charles Dulac, Maurice Dumont, Eugène Grasset, Francis Jourdain, Alexandre Lunois, Gustave Marie, Alfons Mucha, Manuel Robbe, Théophile-Alexandre Steinlen, Jan Toorop, Henri de Toulouse-Lautrec e Félix Vallotton. La mostra è arricchita dallo “sguardo” sulla grafica parigina tra ‘800 e ‘900 costituito dal gruppo di opere presenti al Rifugio Gualdo (la sezione ha inaugurato, in anteprima, domenica 11 settembre) con oltre cento opere su carta in cornici prevalentemente d’epoca – dalle affiches alle riviste illustrate, dalle incisioni d’élite a quelle più popolari – di autori come Henri de Toulouse-Lautrec, Félix Vallotton, Jules Chéret, Alfons Mucha, Georges De Feure, Marcel-Lenoir, Henri Martin, Paul Berthon, Frantisek Kupka. L’intento è quello di offrire un’immersione totale nel mondo della grafica e della pubblicità del periodo, toccando i suoi aspetti più effervescenti e gioiosi fino a quelli più inquietanti e oscuri. Nel comporre questo caleidoscopio, una precisa scelta di campo è stata quella di non limitarsi ad offrire della cosiddetta Belle Époque solo il lato superficiale e festaiolo dei balli al Moulin Rouge oppure mettere in luce soprattutto gli aspetti più modernisti della rivoluzione grafica come è avvenuto in varie mostre sul tema allestite all’estero negli ultimi anni, ma di esplorarne anche lati che rimanevano più nell’ombra e per questo meno noti oggi all’immaginario collettivo.
Il Centro Espositivo Antonio Berti accoglierà le opere di Müller incentrate sul tema del paesaggio – in gran parte realizzate durante la sua permanenza ad Osny – eseguite ad acquaforte in nero e a colori o litografate prevalentemente tra il 1902 e il 1903. Tra esse, la serie di sei grandi litografie decorative a colori dette Frises e destinate all’arredo delle case secondo i principi di William Morris, due delle quali, Les Paons e Les Cygnes, manifestano pienamente l’adesione allo stile Art Nouveau, per la prima volta presentate nella loro completezza. Esposta per la prima volta completa è anche la suite, di straordinaria rarità e importanza, de La Vie heureuse de Dante Alighieri ispirata alla Vita Nuova, costituita da sei soggetti danteschi incisi ad acquaforte e acquatinta pubblicati a Parigi nel 1898 in soli 12 esemplari da Ambroise Vollard, gallerista famoso per i suoi legami con gli impressionisti e i Nabis. La serie, con i disegni preparatori, è ispirata ai quadri di Dante Gabriel Rossetti e ne offre un’interpretazione molto originale, prossima al Simbolismo esoterico di marca rosacrociana. Dedicato a questa suite sarà un evento in programma domenica 23 ottobre alle 16.00, con brani di musica-lettura dalla Vita Nuova di Dante e un approfondimento sulle incisioni che la compongono.
Presso La Soffitta Spazio delle Arti sono invece esposte le opere realizzate da Müller durante gli anni di Montmartre raccolte in sei sezioni tematiche: Sguardo sul palco, Musica, Letture, Scene infantili, Scene femminili, Visioni simboliste. La panoramica è ricca e affascinante, e illustra l’attività incisoria di Müller nella culla artistica parigina per eccellenza, frequentata dagli artisti più importanti e innovativi del tempo. Ci sono i ritratti di Paul Verlaine, delle stelle della danza e del teatro Jane Avril, Cléo de Mérode, Sada Yacco, Sarah Bernhardt, Edouard De Max, Marthe Mellot e Suzanne Desprès, il porfolio con i grandi musicisti Johann Sebastian Bach, Christoph Gluck, Ludwig van Beethoven, Richard Wagner e un ritratto di Guido Biagi, il conservatore della Biblioteca Laurenziana, che fu il “cicerone” del giovane Alfredo al tempo dei suoi studi fiorentini. Oltre ai ritratti, figurano alla “Soffitta” altri soggetti importanti come le bagnanti, tipico tema francese dell’epoca interpretato da Müller nella propria maniera soave e malinconica, i gatti che popolavano la casa condivisa con l’amico Steinlen a Montmartre e alcune visioni simboliste tra cui L’Île heureuse, un paesaggio di sogno alla maniera di Puvis de Chavannes ispirato al lago di Osny. Completa l’escursus una sezione apposita che propone una scelta mirata di fogli eseguiti dagli artisti particolarmente vicini, amici e sodali, insieme ad altri legati all’ambiente della danza e del teatro a partire dalla diva più iconica in assoluto, Sarah Bernhardt, ai programmi teatrali d’avanguardia, all’editoria e alla bibliofilia con alcuni libri illustrati di Octave Uzanne, il manifesto de “La Revue blanche” e le pubbicità dell’editore Edmond Sagot con incisioni di Paul Berthon, Pierre Bonnard, Leonetto Cappiello, Jules Chéret, Eugène Delâtre, Maxime Dethomas, Marie-Charles Dulac, Maurice Dumont, Eugène Grasset, Francis Jourdain, Alexandre Lunois, Gustave Marie, Alfons Mucha, Manuel Robbe, Théophile-Alexandre Steinlen, Jan Toorop, Henri de Toulouse-Lautrec e Félix Vallotton. La mostra è arricchita dallo “sguardo” sulla grafica parigina tra ‘800 e ‘900 costituito dal gruppo di opere presenti al Rifugio Gualdo (la sezione ha inaugurato, in anteprima, domenica 11 settembre) con oltre cento opere su carta in cornici prevalentemente d’epoca – dalle affiches alle riviste illustrate, dalle incisioni d’élite a quelle più popolari – di autori come Henri de Toulouse-Lautrec, Félix Vallotton, Jules Chéret, Alfons Mucha, Georges De Feure, Marcel-Lenoir, Henri Martin, Paul Berthon, Frantisek Kupka. L’intento è quello di offrire un’immersione totale nel mondo della grafica e della pubblicità del periodo, toccando i suoi aspetti più effervescenti e gioiosi fino a quelli più inquietanti e oscuri. Nel comporre questo caleidoscopio, una precisa scelta di campo è stata quella di non limitarsi ad offrire della cosiddetta Belle Époque solo il lato superficiale e festaiolo dei balli al Moulin Rouge oppure mettere in luce soprattutto gli aspetti più modernisti della rivoluzione grafica come è avvenuto in varie mostre sul tema allestite all’estero negli ultimi anni, ma di esplorarne anche lati che rimanevano più nell’ombra e per questo meno noti oggi all’immaginario collettivo.
16
ottobre 2022
Alfredo Müller. Il trionfo della grafica nella Parigi della Belle Époque
Dal 16 ottobre al 27 novembre 2022
arte moderna
Location
CENTRO ESPOSITIVO ANTONIO BERTI
Sesto Fiorentino, Via Pietro Bernini, 57, (Firenze)
Sesto Fiorentino, Via Pietro Bernini, 57, (Firenze)
Orario di apertura
martedì-sabato, 16-19, domenica 10-12/16-19. Lunedì chiuso
Vernissage
16 Ottobre 2022, ore 10.00
Sito web
Ufficio stampa
Sara Zolla | Ufficio stampa e comunicazione
Autore
Curatore